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Raisi costretto a saltare il global refugee forum di Ginevra.

Data di trasmissione
Durata 15m 56s

Il presidente iraniano Ebrahim Raisi non ha partecipato al Global Refugee Forum del 2023 in corso a Ginevra dal 13 al 15 dicembre. Si tratta dell’evento indetto dall’ONU per trattare la questione dei rifugiati nel mondo. L’obiettivo dell’incontro internazionale è quello di discutere delle condizioni di vita dei rifugiati, puntando ad un generale miglioramento e al sostegno dei Paesi terzi ospitanti.

La presenza di Raisi aveva suscitato profonda disapprovazione da parte della resistenza iraniana, di molti attivisti e associazioni che si occupano di diritti umani. Il dissenso è stato così forte da spingere i contrari a firmare un appello da presentare direttamente alle Nazioni Unite, ricordando che il presidente iraniano è responsabile di crimini contro l’umanità e di aver causato, nel 1988, la morte di migliaia di prigionieri politici.

Raisi avrebbe dovuto tenere un discorso di apertura nella prima giornata dedicata al Forum dei rifugiati 2023 a Ginevra, il 13 dicembre, ma ha dovuto saltare l’appuntamento.

Raisi è accusato di aver compiuto un genocidio, partecipando alle torture e alle esecuzioni extragiudiziali di decine di migliaia di oppositori nel 1988. Secondo un rapporto di Amnesty International uscito il 6 dicembre, Raisi avrebbe ordinato l’uccisione di oltre mille manifestanti nel novembre del 2019 mentre era a capo della magistratura e avrebbe fatto arrestare più di 30 mila cittadini nel 2022 nella rivolte che hanno infuocato l’Iran dopo l’uccisione della giovane Masha Amini per mano della Polizia della morale.