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infrastrutture IT

Estrattivismo dei dati

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Puntata 27 di EM, parliamo di estrattivismo dei dati (6) e di cloud computing. In particolare analizziamo il bando per il "Cloud Nazionale": ben 723 milioni di euro di dotazione. Il Cloud Nazionale (si dichiara nel bando) dovrebbe tutelare “la titolarità, la sicurezza e la sovranità dei dati”. Finalmente anche l’Italia avrà un suo Cloud? Sarebbe stato bello e invece non andrà così: il bando si rivolge apertamente a soluzioni di “Cloud Provider Internazionali” (leggi Big Tech), che non possono fornire tali tutele, perché il loro business si basa esattamente sul furto dei dati degli utenti.

La maggior parte del denaro dei contribuenti finirà oltre oceano (più di mezzo miliardo solo in licenze!). Se in mancanza di competenze locali si indirizza la spesa verso l’acquisto di prodotti e servizi esistenti, offerti da attori terzi rispetto al contesto italiano ed europeo, viene meno l’obiettivo stesso del bando, o almeno quello dichiarato, di costruire un Cloud Nazionale. La vistosa capienza economica sarebbe stata l’occasione giusta, e forse l’unica, per dare impulso a un processo virtuoso di formazione di competenze e capacità produttive autonome in materia di Cloud, che rimarrebbero sul territorio e contribuirebbero effettivamente a costruire una solida e reale sovranità digitale.

Lo stato parla di sovranità digitale e l’obiettivo può imprimere un cambiamento positivo nella società. Ma si può andare oltre e parlare di comunità indipendenti che si autogestiscono per costruire una completa autonomia digitale.

 

La foto è di perspec_photo88

Estrattivismo dei dati

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PARTE 1

- Ciclo estrattivismo dei dati. Oggi un'esperienza territoriale di autonomia digitale. Comunità che si autodetermina e costruisce le proprie infrastrutture.

- Dati e cifratura (a riposto e in transito, ma non in elaborazione). Capitalismo della sorveglianza. Ricavare dalla conoscenza e dal condizionamento delle abitudini degli utenti.

- Utenti (e sfruttati dai GAFAM). Anche a noi è stato chiesto di lavorare per gli utenti. E' una buona idea?
    - Debian/Ubuntu: popolarizzare
    - LUG
    - Windows: utente da proteggere in modo oppressivo (no protetto, piuttosto capitalizzato: dati, abitudini...)

- Autonomia digitale: impone impegno e non delega
    - A parte avere Sistemi Operativi e software liberi, vogliamo avere delle infrastrutture libere. E vogliamo dei servizi online autogestiti.

- Come Ninux, insegnare a chi è interessata ad unirsi alla rete, quali sono le procedure per essere autosufficienti ed avere infrastruttura fai-da-te. Dall'altra parte gestirsi come comunità.

 

PARTE 2

- Le valli: una descrizione del progetto
    - Una internet che non è Internet, è un pezzo che si può attaccare a Internet (costa) 

- La parola comunità non è per niente scontata. Contrapposto alla parola utente.
    - Non ti monto l'antenna, ti mostro come si fa
    - Non è una infrastruttura che fa una comunità.
    - I protocolli dell'infrastruttura influenzano la comunità.

- Come facciamo a separare l'infrastruttura dai servizi? Google è una infrastruttura. I meccanismi di interazione utente non sono neutrali, ti manipolano.
    - Si può dire: tengo l'internet così com'è e poi faccio altro (servizi).
    - Il design con la comunità è iniziato dalla base. Reti wireless a vista. Software Libero (per qualunque scopo?)

- Si ispirano a Ninux. La comunità non si autogenera.
    - Comunità cosciente di esserlo?
    - Altre comunità che esistono sul territorio. Diverse ma antifasciste.
    - Chi abita i territori (antifascisti)

- Cresciamo lentamente, ma con persone che si conoscono e si riconoscono. Non ci sono paletti rigidi su cosa sia questa comunità.

 

PARTE 3

- Digitale e campagna. Tempi e meccanismi diversi.
    - Programma a 4/5 anni (vs. precariato)
    - Valori
    - Contadinanza
    - Con il Covid nuovi arrivi

- Servizi: connessione ad Internet
    - le 4 valli, isole?
    - NextCloud -> Manutenzione
    - Prometheus e libre mesh
    - Progetti futuri?

- Decentralizzazione: importanza
    - es: PeerTube

- Antenne e persone. Quanti siete?
    - Manutenzione
    - Sviluppo
    - Siete una entità oppure no?

- Divulgazione, educazione all'autocostruzione
    - Incontri
    - Comunicazione

- Dati?
    - Mappa
    - Statistiche di rete (affascinanti). Ti fanno capire quanto è mostruoso quello che fanno i GAFAM
    - Fiducia

Tecnologia e automazione

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Digitalizzazione pervasiva e iperconnessione ci rendono automaticamente cittadini più informati e partecipi? Ne parliamo con gli autori del libro "Cittadinanza digitale e tecnocivismo", scaricabile gratuitamente dalla rete. Per il ciclo Tecnologia e automazione, affrontiamo con gli ospiti di oggi il tema della non neutralità della rete, dei rischi della violazione sistematica del diritto alla privacy, verificando come le infrastrutture digitali siano ormai diventate merci.

Tecnologia e automazione

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Quarta puntata del ciclo Tecnologia e automazione. Parliamo del progetto europeo Gaia-x, che mira a costruire una infrastruttura per lo sfruttamento dei dati degli europei, che possa competere con l'analogo sfruttamento condotto dai Big Tech statunitensi e cinesi. Quali sono gli obiettivi del progetto, chi ne fa parte, quali problemi affronta e quanti ne risolve realmente? Queste alcune delle domande a cui tentiamo di dare una prima risposta.

Tecnologia e automazione

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La centralità dell'IT e l'incapacità nostrana di realizzare un IT di qualità, fanno sì che ci troviamo a dipendere da attori terzi e a regalare loro il nostro futuro. Che fare? Cominciamo intanto a capire come funzionano le cose. Solo in base a questo potremo ricavare, se ne saremo in grado, uno spazio di agibilità politica.
I servizi IT devono essere: sicuri, scalabili e affidabili. E' molto costoso costruirli così e manutenerli nel tempo, ci sarebbe bisogno di un esercito di addetti che lavorano 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Per questo è stata introdotta l'automazione spinta. L'Italia ancora fatica a cominciare questo percorso che in USA e in Cina ha già 20 anni di sperimentazione e pratica alle spalle. Per questo dobbiamo usare le loro infrastrutture e rinunciare così al quarto caposaldo dei servizi IT, che si dicementica sempre: la privacy.
 

Nella seconda parte della puntata, vediamo un esempio pratico: Signal, una app di messaggistica con crittografia end-to-end che sta rapidamente diffondendosi,  tra molte note positive a alcune criticità da conoscere, proponendosi come alternativa alle più note WhatsApp e Telegram.

Si arriva alla conclusione che i serivizi IT hanno senso solo in regime di Sovranità Digitale, ossia quando c'è una comunità, comunque estesa e comunque formalizzata, che prende in carico in proprio la responsabilità e gli oneri della gestione dell'infrastruttura IT.