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instant messaging

Una app per domarti, una app per trovarti...

Data di trasmissione
Durata 2h 17m 26s
Durata 1h 35m 19s
Durata 30m 25s

Oggi parliamo di WeChat: applicazione che definire di messaggistica è un eufemismo, poco conosciuta da queste parti ma usatissima in Cina. Seguiamone la storia dalla nascita per cercare di capire come ha potuto diventare quello che è: un sistema omnicomprensivo che include le funzionalità di messaggistica, social network, e-commerce, dating, pagamenti online, portale della Pubblica Amministrazione, e molto altro. Senza farsi mancare funzionalità di sorveglianza e censura (anche automatica).

Facciamo il paragone con lo scenario dalle nostre parti: se tutte le grandi aziende del web sognano di diventare come WeChat, non è detto che la cosa sia possibile: non solo perché il mercato è conteso e offre tante alternative, ma anche perché le regolamentazioni antitrust - per quanto non sempre efficaci - probabilmente non permetterebbero di espandersi quanto ha fatto WeChat. Cosa che sarebbe stata difficile anche in Cina, senza l'appoggio del governo.

A seguire, notiziole:

  • novità su Signal
  • resuscitano le discussioni sulla supersorveglianza con la scusa dell'anti-pedopornografia
  • Gli AirTag: un gadget, mille sorprese

Più mi scrivi meno ti leggo: riflessioni sulla messaggistica istantanea

Data di trasmissione
Durata 1h 50m 52s

Quali sono le relazioni che stabiliamo attraverso le App di messagistica instantanea? Come lo strumento ci induce a preferire dei comportamenti piuttosto che altri? E perche?
Abbiamo esplorato le caratteristiche di questi strumenti e delle interazioni che si stabiliscono tra esseri umani ed esseri macchinici quando inviamo dei messaggi istantanei; perché scriviamo molti messaggi? Che effetto ha su di noi questa enorme produzione di messaggi?

In parte, questo è dovuto alla tecnologia dell'instant messaging in sé;  in parte questo è alimentato con tecniche inserite negli strumenti da chi li ha progettati, tecniche finalizzate a farci produrre sempre più dati, in un'epoca dove i dati sono il nuovo petrolio. Ma non è tutto nero quello che appiccica e in chiusura proponiamo delle tecniche di autodifesa che ripartendo dall'idea di relazioni conviviali e consapevoli ci permettono di usare questi strumenti senza essere posseduti dai loro demoni!

È tutto falso

Data di trasmissione
Durata 1h 37m 29s
Durata 32m 47s
Durata 18m 18s

Presentiamo un'intervista a Gabriela Coleman, antropologa e studiosa di Internet, che giovedì 25  maggio abbiamo avuto il piacere di avere in studio. Si parla soprattutto del ruolo delle "fake news" nella politica americana, allargando però ad un più generale panorama dell'informazione e del tema dell'identità della fonte.

Seguiamo con i frutti dell'iniziativa a 100celle aperte, in cui il pubblico ci faceva domande scrivendole su un bigliettino. Una delle domande più frequenti riguardava le applicazioni per chattare sugli smartphone. Parliamo quindi di alcune soluzioni possibili, e di altre ancora sperimentali.

Infine, commentiamo un recente articolo sugli IMSI catcher, una tecnologia usata per sorvegliare i cellulari in maniera particolarmente aggressiva. L'articolo presenta uno studio dell'effettivo utilizzo di questa tecnologia a Seattle, negli Stati Uniti.