In questa puntata analizziamo le conseguenze sulla vita delle persone delle norme sul precariato della scuola.
La prima corrispondenza illustra le norme sulla Naspi che restringono fortemente la possibilità di usufruire dell'indennità di disoccupazione per il personale scolastico assunto con supplenze brevi e saltuarie e licenziato a fine attività didattica.
Parliamo anche della gravità della nuova norma relativa alla scelta da parte delle famiglie (e della/del dirigente) delle insegnanti precarie di sostegno.
La seconda corrispondenza spiega il meccanismo stritolapersone dei concorsi PNRR.
Ricomincia un anno scolastico, riprende l'Oradibuco, ritornano gli stessi temi: formazione e precariato.
Torna Educare alle differenze: la 10ma edizione "Le lotte che fanno scuola" si svolgerà a Roma, sabato 28 e domenica 29 settembre all'istituto Rossellini, in Via della Vasca Navale 58 ed è dedicata all’intersezionalità delle lotte: laboratori, assemblee, tavole rotonde per una formazione auto organizzata per una scuola più libera, plurale e inclusiva.
Tornano nella scuola le vite precarie: il ministero comunica che un quarto delle docenti è precario (su 940.000 docenti, il 75% è a tempo indeterminato, il 25% a tempo determinato, ovvero 234.000). Il ministro da' invece altri numeri (160.000). Invece di assumere tutte le precari3 storiche, si indicono concorsi PNRR che producono paradossi e disparità, la solita guerra tra precari3. Precarietà la produce anche l'algoritmo che colpisce ancora: l'assegnazione informatizzata (e poco trasparente) delle supplenze continua a produrre ingiustizie.
Chiudiamo con una corrispondenza con uno studente del Politecnico di Torino, dove è stata chiusa con i sigilli l'aula "Shereen Abu Akleh" occupata per 4 mesi per lottare a fianco del popolo palestinese