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Operazione Panico - Considerazioni sulla sentenza

Data di trasmissione
Durata 14m 5s

In corrispondenza con un compagno parliamo della sentenza di primo grado nel processo dell'operazione Panico.

"In sostanza molte cose sono rimaste invariate rispetto alle richieste dei pm, alcune pene si sono addirittura inasprite.

Queste le differenze/considerazioni sostanziali così a colpo d’occhio:
Non è passata la qualificazione del reato di capodanno come tentato omicidio, ma è stato declassato a lesioni gravissime; questo però non ha determinato una grossa differenza nella pena rispetto alle richieste. E’ passata tuttavia la micidialità dell’ordigno. Giova, Ghespe e Paska sono stati condannati per capodanno, mentre un altro imputato è stato assolto da quella accusa.
E’ passata l’associazione a delinquere, ma 6 (su 15) degli “associati” ne sono stati assolti. Sono state confermate come “cape” dell’associazione 2 compagne, mentre non è stata accolta l’accusa per Giova di essere diventato il nuovo “capo” dopo l’arresto delle due in seguito alla prima ondata di misure cautelari.

Lo specifico del presidio a Sollicciano ha visto l’assoluzione in blocco di tutti gli imputati, probabilmente perché, a differenza di quello del 25 aprile, l’accusa non è riuscita a muovere alcuna particolare attribuzione di responsabilità rispetto a chi l’avesse organizzato.

Come si vede infatti dalle condanne per il banchetto di sant’ambrogio, ad essere condannate per manifestazione non autorizzata sono le due persone che hanno parlato al megafono; per il 25 aprile, le due persone che sono state intercettate mentre parlavano di un intervento da fare durante il presidio.

Le altre assoluzioni riguardano persone che non erano state riconosciute a processo dai testimoni o dalle telecamere di sorveglianza.

Per quanto riguarda le condanne, agli associati son stati dati come minimo 2 anni.
Sembrerebbe che siano andati giù particolarmente duri, spesso al di sopra delle aspettative dei pm, per i reati legati ai fatti del Melograno.

In ogni caso prima dell’uscita delle motivazioni non si saprà con certezza cosa è passato e cosa no. Penso sia scontato però che il DNA sia stato pienamente accettato come prova incriminante per Ghespe, e che difficilmente poteva andare peggio di così. D’altronde, la sensazione era che questa sentenza fosse già scritta da tempo.

Ghespe 9 anni
Giova 9 anni, 10 mesi e 15 giorni
Paska 9 anni e 10 mesi
Per tutti gli altri e le altre, le condanne vanno da un mese a 6 anni.

Il termine per il deposito delle motivazioni è di 90 giorni.
Le pene custodiali sono sospese eccetto Paska Ghespe e Giova che sono già ai domiciliari."