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Fuori i fascisti dalle scuole

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Oggi parliamo dei numeri dati dalla ministra, dei fascisti in cerca di visibilità, della situazione delle scuole ai castelli romani e della battaglia per la stabilizzazione del personale invisibile degli assistenti specialistici a Roma.

In apertura diamo una lettura meno superficiale dei primi dati sui contagi nelle scuole.

Passiamo poi ad una corrispondenza con un rappresentante degli/delle studenti del Liceo Augusto che ha subito un attacco dai fascisti di blocco studentesco lo scorso 2 ottobre.

Una seconda corrispondenza dà un aggiornamento sulla situazione delle scuole ai castelli romani.

Infine un'esponente del comitato romano Aec descrive la situazione di invisibilità e mancanza di diritti degli e delle Aec e lancia l'appuntamento del 16 ottobre prossimo in Campidoglio quando l'assemblea capitolina voterà la delibera di iniziativa popolare per la internalizzazione delle e degli assistenti.

Trasporto pubblico ai tempi del Covid

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Insieme ad Alessandro del blog Odissea Quotidiana approfondiamo lo stato attuale del trasporto pubblico a Roma, fortemente in difficoltà nell'affrontare le misure previste dal distanziamento per il covid. Mezzi sovraffollati, aumento del traffico dovuto alla paura delle persone di prendere i mezzi pubblici per paura del contagio, di questi ed altri temi parliamo nella corrispondenza.

La scuola non ha bisogno di eroi

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Durata 1h 6m 46s

Apertura della trasmissione con un resoconto della manifestazione "Priorità alla scuola" di sabato scorso; poi si prosegue aggiornando riguardo alla gestione dell'emergenza covid nelle scuole e all'indizione dei concorsi per l'insegnamento. Si conclude con l'incredibile iniziativa della regione Veneto di distribuire alle primarie un diario scolastico con eroe Luca Zaia.

A Madrid il lockdown solo per i poveri

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Durata 13m 21s

La giunta regionale di Madrid, retta da un'esponente della destra, per reagire all'innalzamento dei contagi da covid-19 ha decretato uno stato di lockdown parziale, che interessa solo alcuni quartieri popolari e con una forte componente di abitanti di origine straniera, mentre alle zone più agiate viene garantita la libertà di movimento e di assembramento. Un confinamento classista istituito da un personaggio come Isabel Diaz Ayuso, presidente della comunità autonoma di Madrid, che in passato si è più volte opposta alle misure indicate di contenimento del virus indicate dal governo, ritenute troppo drastiche. L'importante, evidentemente, è che a essere confinati non siano i suoi elettori.

La scuola è partita, male e precaria: discutiamone

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La scuola ha aperto: le questioni dei primi giorni della riapertura tra cui quella dei lavoratori e delle lavoratrici fragili.

Vengono inoltre presentate due assemblee di quartiere per discutere di scuola e favorire il confronto tra le diverse componenti interessate e la società tutta:

- al Pigneto, indetta dalla Comune del Crocicchio, domenica 20 settembre ore 17. 30 piazza Nuccitelli Persiani;

- a Centocelle, indetta dalla Libera Assemblea di Centocelle, venerdì 18 ore 17, piazza dei Mirti.

Infine un compagno ci aggiorna sulla situazione delle scuole dell'area dei Castelli dove in molti Comuni primarie e medie non hanno ancora riaperto per le carenze di personale e di spazi adeguati

 

USA e il Memorial Day

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Durata 4m 39s

Questo e’ stato un weekend di festa negli Stati Uniti. Lunedi si celebra il Memorial Day, giorno dedicato alla memoria dei militari americani caduti, e tradizionalmente segna l’inizio dell’estate. Trump non se l'è fatto ripetere due volte, e nonostante il numero di morti per il virus stia raggiungendo velocemente quota 100 mila, ha deciso di spendere il lungo weekend di festa in Virginia in uno dei golf club di sua proprieta’.

City/State budgets

Intanto stati e citta’ americane stanno finalizzando i bilanci in vista del nuovo anno fiscale che inizierà il primo luglio. L’imposizione dei lockdown ha determinato un crollo delle entrate nelle casse pubbliche rendendo necessari degli ingenti tagli. Per esempio le prime stime riguardanti il ricco stato della California parla di una perdita di ben 35 miliardi di dollari, pari al 23% del bilancio per il prossimo anno proposto dal governatore ad inizio gennaio.

Le prime indiscrezioni su come gli stati e citta’ americane affronteranno questa crisi, pero’, non promettono nulla di buono. Nelle passate settimane alcuni giornali hanno analizzato nel dettaglio le prime bozze di bilancio e hanno sottolineato come i tagli si concentreranno soprattutto su educazione e servizi pubblici. 

C’e’ pero’ un’eccezione, i bilanci della polizia. Sembra infatti che i bilanci dei vari dipartimenti di polizia subiranno solamente dei minimi tagli se non addirittura degli aumenti.

Prendiamo per esempio la citta’ di New York. Il sindaco De Blasio ha stimato che le casse della citta’ registreranno una perdita di almeno 7 miliardi e mezzo di dollari. In una prima bozza di bilancio, il sindaco ha proposto tagli per piu’ di 8 miliardi di dollari. Se andiamo a vedere come questi tagli verranno distribuiti scopriamo però che il 12% dei tagli proposti da De Blasio andranno a colpire il Dipartimento per lo Sviluppo dei Giovani e delle Comunità nonostante il suo bilancio rappresenti solamente lo 0,7% dell’intero budget di New York. Al contrario solamente l’1% dei tagli proposti andranno a colpire il dipartimento di polizia che pero’ rappresenta ben il 6% dell’intero bilancio cittadino.

Questo e’ in linea con le politiche di De Blasio che negli ultimi 5 anni hanno fatto registrare un aumento del bilancio della polizia di quasi un miliardo di dollari. 

La situazione non e’ certo diversa a Los Angeles. In una citta’ dove il 55% dei residenti hanno perso il lavoro in seguito alle conseguenze del virus, il sindaco Eric Garcetti ha proposto di tagliare il 18% dei fondi destinati ad affrontare la crisi abitativa e corsi di formazione mentre il dipartimento di polizia riceverà’ un aumento di piu’ del 7%.

Come molti attivisti hanno fatto notare, queste proposte dimostrano come non sia vero che gli Stati Uniti non investono in comunita’ povere e di colore. Piuttosto l’amara verita’ e’ che l’America ha invece deciso di spendere quei soldi per militarizzarne le strade.

Testing in SF and Google

Intanto da San Francisco arriva un’interessante storia che mostra come Silicon Valley sia sempre pronta a trasformare qualsiasi crisi in un’occasione per allargare i propri mercati.

Nelle ultime settimane Verily, una compagnia di proprieta’ di Google, si e’ offerta di aprire un centro test nel quartiere Tenderloin di San Francisco. Da sempre questo quartiere ha rappresentato un punto di aggregazione per tutti coloro che vivono ai margini della citta’, siano essi punk, queer o clochard. 

Sin dalla sua apertura, pero’, il centro ha somministrato un numero di test ben al di sotto delle aspettative. Il motivo e’ molto semplice. Chiunque voglia essere testato da Verily deve non solo avere uno smartphone ma anche avere un account con Google. Alcuni membri del quartiere hanno infatti testimoniato di essere stati costretti ad aprire un account con Gmail prima di poter essere testati.

Sia Verily che Google non hanno ancora offerto nessuna spiegazione sul perche’ queste misure siano state introdotte.

Carcere

Concludiamo questa corrispondenza con alcuni dati sulla situazione nelle carceri americane.

Ad oggi sono stati registrati quasi 30 mila casi di Covid-19 tra i detenuti e detenute, con piu’ di 415 decessi. Questi sono dati che molti esperti considerano non corretti in quanto c’e’ una grossa disparita’ nel numero di test effettuati nelle carceri dei diversi stati. E’ quindi probabile che i numeri di persone infette e di decessi siano molto piu’ alti.

Ancora piu’ drammatico e’ il fatto che a questo punto COvid-19 ha fatto piu’ vittime nelle carceri statunitensi che la pena di morte negli ultimi dieci anni. Infatti nell’ultima decade 329 sono state le esecuzioni eseguite in America.

Secondo il New York Times, in questo momento tra i 50 piu’ grandi focolai del virus ben 33 sono all’interno di prigioni.  

E’ importante leggere questi numeri in relazione ai tagli che abbiamo appena discusso. Se le priorita’ di citta’ come New York and Los Angele sono quelle espresse dai bilanci che De Blasio e Garcetti stanno cercando di far approvare diventa allora chiaro come mai quegli stessi sindaci non abbiano fatto quasi nulla per svuotare le prigioni americane ed evitare questa strage.
 

Covid e inquinamento: associazione rischiosa?

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Durata 32m 53s

Proviamo a fare chiarezza rispetto alla correlazione tra il virus Covid e l'inquinamento atmosferico, in particolare rispetto agli studi della SIMA (Società italiana di medicina ambientale) e ad uno studio effettuato da ricercatori dell’Università di Harvard. Una riflessione di tipo metodologico, provando a scongiurare il rischio di assumere in maniera acritica gli studi scientifici.