Ascolta lo streaming di Radio Onda Rossa !

movimento lotta casa

San Basilio ricorda Fabrizio Ceruso (1974-2015)

Data di trasmissione
Durata 36m

Fabrizio Ceruso fu brutalmente ucciso dalle forze dell'ordine l'8 settembre 1974 durante le rivolte di massa del proletariato di San Basilio.

 

Oggi, a distanza di 41 anni, lo ricordiamo a Radio Onda Rossa assieme a due giovani compagni del progettosanbasilio.org.

 

Dopo l’iniziativa proposta lo scorso anno in occasione del quarantennale, il progetto “San Basilio, storie de Roma” è lieto di presentare le giornate 2015 per ricordare la morte di Fabrizio Ceruso, assassinato nel 1974 durante lo sgombero di case occupate nel quartiere San Basilio. Un anno in cui il progetto ha continuato a portare avanti i percorsi avviati, dal documentario che racconta la storia di San Basilio e della rivolta del ’74 fino alla squadra di rugby popolare passando per la partecipazione alle mobilitazioni sul problema degli sfratti. San Basilio è inserita in un quadrante di notevole interesse per le speculazioni di palazzinari e politicanti, come dimostra la grande attenzione che gli è stata riservata negli ultimi anni con vari progetti di presunta “riqualificazione”. Principale direttrice di espansione della città, la Tiburtina è ancora cuore pulsante della vita e della cultura popolare, caratteristica che però non ne consente il pieno sfruttamento. E’ così che sidipingono murales, si istituiscono nuovi mezzi pubblici, si portano servizi non tanto per migliorare la quotidianità degli abitanti quanto per aumentare il costo della vita e indurre una lenta, inesorabile migrazione di chi non può permettersi una sopravvivenza “a prezzi di mercato”. Proprio partendo dall’esperienza di Fabrizio e della rivolta del ’74, la memoria di quelle giornate può essere importante non come rito di consuetudine ma come organizzazione di una comunità di fronte ai bisogni, problemi e contraddizioni più che mai attuali come l’emergenza abitativa, il lavoro, le possibilità di sussistenza, il consumo di suolo, la cementificazione, la mancanza di spazi sociali. PROGRAMMA: Martedì 8 Settembre: alla lapide di via Fiuminata ore 9: “Un fiore per Fabrizio” ore 17: Presidio Sabato 12 Settembre: a Largo Arquata del Tronto ore 15: II Torneo di Calcetto Popolare “Fabrizio Ceruso” ore 17: Esibizioni di boxe e arti marziali con la KO BOXE San Basilio e le palestre popolari romane dalle 20: Cena popolare Presentazione del documentario sulla storia del quartiere e la rivolta del ’74 dalle 22: Concerto con Giulia Anania e Bella, Gabriella! Una dedica emozionale aa Gabriella Ferri e alla sua Roma di ieri e di oggi Durante tutta la giornata banchetti informativi, materiale autoprodotto, punto ristoro e tanto altro... 1974 – 2015 FABRIZIO CERUSO VIVE! www.progettosanbasilio.org progettosanbasilio@inventati.org fb: San Basilio, storie de Roma

In giro per l'Italia (12° puntata - parte 1): Toscana (entroterra)

Data di trasmissione
Durata 1h 59m 33s

   
p { margin-bottom: 0.25cm; line-height: 120%; }

Prima parte della puntata dedicata alla Toscana.

Oggi affrontiamo le realtà, per così dire, dell'entroterra.

Cominciamo con un compagno del Centro Popolare Autogestito – Firenze Sud, la cui attività si snoda a partire dal 1989 ed oggi può contare su un buon livello di relazioni e di campi di lotta aperti soprattutto nella città di Firenze.

Ci spostiamo a nord, nel paese di Campi Bisenzio: un compagno del Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos ci racconta le mobilitazioni che, a partire dal centro sociale, si portano avanti con “un piede a Campi e uno a Firenze”, spaziando anche nei paesi limitrofi soprattutto per quanto riguarda l'opposizione alle nocività.

Torniamo a Firenze, per parlare con un compagno del Movimento di Lotta per la Casa: una discussione approfondita sull'emergenza abitativa nella città trampolino di lancio di Renzi, sugli spunti di lotta che il Movimento sta dando da due anni a questa parte e la repressione che subisce da parte della questura, del prefetto e delle istituzioni comunali e regionali.

Concludiamo la puntata con un compagno del Collettivo Torpedo di Lucca: una piccola cittadina, 90mila abitanti, con un contesto molto duro per via della spropositata ricchezza dovuta alla forte presenza di banche e soprattutto per l'attività criminale dei gruppi fascisti, a cui i compagni stanno però rispondendo con coraggio e con iniziative culturali e politiche volte a suscitare un risveglio delle classi subalterne del territorio.

Prossimo appuntamento: sabato 27 con la seconda parte, dedicata alle realtà della “costa” toscana.