Presidio anticarcerario sotto Rebibbia
Quasi 60mila persone in Italia sono detenute. Circa 2mila sono a Rebibbia.
Questa società si illude di rieducare con il carcere; con la vendetta della privazione della libertà pretende di fare giustizia. Sappiamo bene che quello che ci dà lo Stato è sfruttamento, oppressione ed esclusione. Il carcere, con la sua violenza e la sua pervasività, riguarda anche chi è fuori, perché è uno degli ingranaggi con cui si mantiene in vita una società che ha la sopraffazione dell'ultimo come norma.
Il 31 dicembre 2019 saremo sotto Rebibbia per dire che non accettiamo la divisione che quelle mura vogliono imporci, per parlare con chi è dentro e per festeggiare insieme a chi è reclusa l'arrivo di un 2020 che vogliamo senza più galere.
L'appuntamento è alle 11.00 a via Bartolo Longo, dove manterremo unbanchetto e mangeremo qualcosa insieme. Da lì partiremo in corteo per andare al pratone del femminile e dare il nostro saluto a chi passerà il capodanno in carcere.