Con Massimo del collettivo "Albero magico" diamo alcuni aggiornamenti sulla situazione del quartiere Prenestino dopo le esplosioni di ieri mattina in un distributore di gpl. Approfondiamo quindi le tematiche discusse nell'assemblea che si è tenuta ieri pomeriggio a Casale Garibaldi analizzando le forme di mobilitazione: appuntamento a tutt3 per una assemblea-presidio che si terrà mercoledì prossimo 9 luglio davanti alla scuola Balzani.
Con un compagno della Borgata Gordiani parliamo dell'incendi di stamattina. Intorno alle 8, infatti, una forte esplosione ha distrutto il distributore di benzina/Gpl di via dei Gordiani, di fronte Villa de Sanctis, a Roma.
Con un compagno della Borgata Gordiani parliamo dell'incendio di stamattina. Intorno alle 8 infatti una forte esplosione ha distrutto il distributore di benzina/gpl di via dei Gordiani, difronte Villa De Sanctis. Di seguito il comunicato della Borgata:
Al caldo asfissiante si aggiungono il fuoco, il fumo e le esplosioni. È lo scenario apocalittico generato dall’incidente alla pompa GPL di Via dei Gordiani di questa mattina, che segue di pochi giorni l’esplosione di un bus ATAC su via Prenestina.
Non è compito nostro ricercare le responsabilità sui singoli casi, ma abbiamo sempre più chiara una cosa: viviamo in un quadrante insicuro. E non per la microcriminalità e lo spaccio, che sicuramente sono problemi che vanno affrontati (ma davvero, sul piano sociale e non solo con la polizia), ma per la loro conformazione. Densità abitativa altissima e tanti luoghi potenzialmente letali, come una pompa GPL a pochi metri da un centro estivo, dai palazzi e dai campi sportivi.
Ricordate, poi, pochi anni fa gli incendi agli sfasci di Via Palmiro Togliatti, che generarono giorni interi di nubi tossiche? O quello di pochi giorni fa a centocelle, con l’obbligo per gli abitanti di tenere le finestre chiuse. Ecco. Non sono “casi isolati”, ma qualcosa di ciclico e strutturale. Chi vive nei quartieri popolari non è tutelato. Non lo siamo di fronte al cambiamento climatico, che soffoca le nostre vite e alimenta gli incendi, non lo siamo nella conformazione dei territori che diventano bombe a orologeria che ogni tanto, ma sempre più spesso, esplodono lanciando segnali e, soprattutto, causando feriti, case distrutte e paura, non lo siamo quando saliamo su mezzi pubblici antiquati, vecchi e insicuri.
Ora, per noi, è il tempo di stringerci attorno alla nostra comunità colpita, sostenere chi ha visto i vetri delle sue finestre distruggersi e di augurare la pronta guarigione a chi è ferito. Ma bisognerà, da domani, immaginare un modello diverso perché quelli che sembrano episodi isolati e casuali, andando a vedere poi nel dettaglio, non lo sono. Perché, se guardiamo agli altri disastri della città, vediamo come nelle periferie le certezze di ricostruire, di migliorare quello che c’era prima, non c’è mai. E su questo non dobbiamo abbassare la testa.
Lo dicevamo anni fa: vogliamo respirare. Oggi vogliamo anche vivere. Vogliamo la messa in sicurezza dei nostri quartieri, delle nostre case, delle nostre strade.
Perché le nostre vite contano.
In questa comunicazione telefonica, Massimo, del Collettivo Terra Terra, ci ha raccontato direttamente da Villa De Sanctis che situazione ha trovato dopo l'esplosione del distrinuitore di benzina e GPL in via dei Gordiani durante la mattina di questo venerdì 4 luglio.
La prima metà della trasmissione è dedicata al trasporto "pubblico" a Roma, al tema della sua privatizzazione e degli effetti concreti che questo causa: dai "normali" autobus che non passano, alla più sofisticata mancanza di interoperabilità con i sistemi informativi dell'Atac. Facciamo qualche considerazione sui meccanismi di privatizzazione e sulla tattica degli "spezzettamenti".
La seconda metà è invece dedicata alla notizia del recente blackout in Spagna, e all'accusa che le rinnovabili siano la causa. Cerchiamo di distillare la parte di verità contenuta in questa informazione, contestualizzandola però con delle spiegazioni su come funziona, a grandi linee, la rete elettrica e con uno sguardo anche all'importante precedente del blackout del 2003 in Italia.
Ciò che si muove nel movimento questa settimana. Per promuovere le iniziative e gli eventi nei posti occupati e di movimento mandare una mail a ondarossa@ondarossa.info .
Terza e, per ora, ultima puntata del ciclo di trasmissioni sul Giubileo.
Con compagn che lottano nei quartieri di periferia a Roma, cerchiamo di guardare il modo in cui l'ingente spesa pubblica risultante da PNRR, Giubileo, e più in generale della politica di ampliamento del budget degli ultimi 4 anni hanno concretamente agito. Lo facciamo usando i casi studio specifici della sanità e dell'edilizia residenziale pubblica.
Seconda puntata per questa trasmissione. La settimana scorsa abbiamo parlato di turismo e del suo impatto, oggi invece entriamo nel vivo di uno degli aspetti più visibili e discussi della speculazione: il cemento.
Durante la puntata cercheremo di andare dal particolare al generale, inframezzando le nostre voci con quelle di compagnə che seguono la vertenza del pratone di torre spaccata e del lago dell'ex-SNIA. Ci racconteranno per sommi capi la specificità del territorio in questione, le loro rivendicazioni, e in dialogo con loro cercheremo di sviluppare un ragionamento che mostri come le colate di cemento siano la parte visibile di un asservimento della politica non solo ad interessi privatistici, ma alla stessa logica della rendita. Un asservimento che si esprime attraverso azioni e inazioni legali, norme attuative e scelte.
Il giubileo, come tutti i grandi eventi, si trasforma subito in grande opera, e fa la sua parte in questo accelerando questi processi: una quantità di soldi così grande da essere impossibile da gestire in maniere effettivamente utili a chi vive la città, e che può solo essere fatta gestire a chi ha la capacità di riceverli: edilizia e infrastrutture.
Apriamo questo ciclo di trasmissioni che affronta l'ennesimo grande evento che si affaccia su questa città: il Giubileo.
In questa puntata di "cosa succede in città" abbiamo parlato dell'impatto del turismo sulla questione degli affitti, allargando il tema oltre il fenomeno airbnb.
Con il contributo di Barbara Brollo, abbiamo cercato di definire la turistificazione e le sue conseguenze sulla città di Roma. Definizione che abbiamo poi reso più concreta ascoltando l'intervento dell'assemblea di autodifesa dagli sfratti e del comitato no porto di fiumicino.
In studio con noi compagn di Zaum, con cui abbiamo approfondito il tipo di città che si propone/impone alle studenti, in particolare con gli studentati di lusso.
Prossimi appuntamenti: giovedì 12 dicembre (Cemento) e 19 dicembre (Soldi).