"Nah go put me inna box!”

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Questa puntata di More Fire ci porta in un viaggio musicale che attraversa epoche e sottogeneri del reggae: dallo ska e rocksteady delle origini fino alle contaminazioni moderne con hip hop, dub, elettronica e soul.
Una miscela bilanciata tra classici, rarità e nuove vibrazioni, per esplorare il genere senza restare ancorati al passato, e sempre con uno sguardo rivolto al messaggio.

Si parte con tre pilastri delle produzioni Studio One: la scanzonata militanza di "Freedom Fighter" di Eddie Fitzroy e il groove immortale di "Bobby Babylon" di Freddie McGregor, sono seguite dalla ipnotica denuncia sociale  di "Skylargin", sospesa nella voce unica ed eterea di Horace "Sleepy" Andy.

Il rocksteady consapevole entra in scaletta con due capolavori: "Man Next Door" dei Paragons – diventata celebre anche grazie alla versione dei Massive Attack – e l’enfatica "Fu Man Chu" del primo hit maker dell'isola caraibica Desmond Dekker.
A questo punto, l’amore per il genere viene dichiarato senza mezze misure sul roots serrato di "I Love the Reggae" dei Gaylads:

“Every time I hear the sound
It lifts me up when I am down.”

La seconda parte della puntata si apre con alcune gemme nascoste, principalmente di produzione recente come il rare groove psichedelico di "People (Who Killed People)" di G.T. Moore & the Reggae Guitars, diretto anche nelle liriche.
Seguono il suono vintage e incisivo di "Bang Bang" nella versione dei Tomorrow Children e "Admiration" dei Frightnrs, fino ad arrivare al soul malinconico di "Sunk In The Mist" di Jr. Thomas & The Volcanos, che chiude questa sezione con atmosfere rarefatte.

Le contaminazioni moderne prendono il controllo nell’ultima parte della scaletta. Si comincia con Protoje – ambassador del nuovo reggae – e la sua "Big 45", un inno new roots alla tradizionale sound system culture dal beat attuale e ormai caratteristico di King Diggy.
Segue KA$E, meno noto ma di grande impatto, con l'incalzante "What’s The Word", digital roots ipnotico realizzato con la Green Lion Crew.

A tenere accesa la vibrazione ci pensano i francesi L’Entourloop, maestri di beat e in questo caso di "feat" con Ras Demo in "Weh U Come From" e Kabaka Pyramid in "Rock Mi Nice".
Da qui parte una staffetta Francia-Giamaica-Inghilterra che prosegue con Taiwan MC (Gunshot Again), Original Koffee (Koffee) e Little Simz (Young), a rappresentare l’urban reggae più fresco e ricco di flow..

Chiudiamo in vivacità esplosiva con due tracce fuori dagli schemi: il mashup folle di "Love Shack" dei B-52’s in versione Kingston Sound System, e il gipsy reggae carico di energia di "Box" di Shanti Powa feat. Herbert Pixner.

Them nah go put me inna box!