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more fire

Musica reggae ogni martedì dalle 22

"African Step"

Data di trasmissione
Durata 1h 0m

Dopo lo storico live in Roma, il primo nella lunga carriera della leggendaria band in attività dagli anni ‘70, apriamo la puntata con una piccola monografia dedicata ai Twinkle Brothers, mettendo sul piatto le seminali “Rasta pon top”, “Free Africa” e “Faith can move mountain”, indugiando poi per un’altra traccia sulla stessa linea di basso con “Jah Love” di Martin Campbell.

Per arrivare ai nostri giorni salpiamo su “ Dub it up”, del misterioso Cyber Dog, seguito inna rub a dub style da “Revolutionary Youth” di Jonnygo Figure, dal suo primo ep “Crucial Youth”. Cruciale è davvero la traccia alla quale i tedeschi Silly Walks Discotheque pagano tributo sul “ Roots and Culture” riddim di Mikey Dread, riaffidato alla voce dei giovani Jah Lil, Inezi, Reemah e Small Axe Jesse Royal. La prima parte della puntata si chiude con Jhazahra, un'altra artista emergente giamaicana, e la traccia “Sound Killa”.

Nella seconda parte ci dedichiamo a tre album in uscita. Il primo,"Reggae from the Desert" dei Dreadsquad, è stato per ora annunciato solo dall’uscita dei primi due singoli che andremo ad ascoltare, usciti anche in lacca su dubplate limitati, “Yèkèrmo Sèw” (feat. Don Fe, Craig Crofton, Piotr Zabrodzki) cover del padre dell’ Ethio-Jazz Mulatu Astake, e “ Ethiopian Riddim”. Entrambi uniscono il soul del reggae con la profondità del dub, e le geometrie della esclusiva scala minore etiope Tizita .

Dal secondo album “Mount Zion” di Zion Head, anch’esso ancora in lavorazione, ascoltiamo “Praise to Jah”, con il featuring del veterano britannico Macka B, con il quale il giamaicano condivide temi illuminati da positività e spiritualità.

Già disponibile, anche in pre-order per gli amanti del vinile, è “Revelation Time”, realizzato dalla coppia mentore-discepolo della dubcore scene, Iration Steppas e O.B.F., dal quale ascoltiamo “Roots Radics” e “Earthman Style”. In chiusura con “African Step”, dall’omonimo lavoro del 2019, si rimane nello stesso ambito respirando aria d’Africa, filtrata dalle macchine di Toroki, e affidata alla voce di Isayah.

 

"Women makes the world go round "

Data di trasmissione
Durata 1h 2m 1s

Puntata dedicata alle donne nella musica reggae, che inizia con la regina del Rocksteady Phyllis Dillion, e la sua versione di “Woman of the ghetto”(Marlena Shaw), seguìta in scia da “People makes the world go round”(The Stylistics), killer track cantata da Hortense Ellis, degna sorella di Alton.

Le liriche consapevoli trovano terreno fertile nel ritmo ipnotico e cadenzato di “ Dread out deh” di Joy White,  prodotta da Lloyd 'Spiderman' Campbell, e incontrano il lato mistico con la seguente “ Inna Jah children” di Dahima alla corte di Joe Gibbs.

Entriamo quindi negli anni '80 con qualche  fortunata ristampa degli ultimi tempi, ovvero “Don’t mash up creation” di Sharon Little, Shaka tune, e la combo Nya & Natty “One Love Stylee”.  Sempre dall’archivio del compianto Jah Shaka, ascoltiamo un'altra  traccia di Sis Nya, questa volta da sola con “Jah Jah way”. Prima di arrivare ai nostri giorni, sul piatto girano ancora “Cush” delle Abacush e la cover di Anita Ward“ Ring My Bell” cantata dalle Blood Sisters.

Dopo il giro di boa visitiamo gli studi di due produttori attualmente punto di riferimento della scena, il pioniere Neil Peirch degli Zion Train,  che produce Jah9 nella traccia “Fire”, e il giovane veterano Paolo Baldini che nel cortile di Kingston Papine incontra l' unconquerable Hempress Sativa di“Boom – Wah Da Da Deng”.

Nell’ultima parte della puntata si passa ai suoni "digikal" con produzioni made in EU, dall’ Italia di R.esistence in Dub e Sister Awa con “ Soundsystem”, passando per la Spagna con Chalart58 e Matah  in “Music Box”,  fino alla Francia di Maunudigital, nella sua session con la devastante Queen Omega di “Don’t call me local”.

Sul finale si riprende il volo dal vecchio continente,  per le ultimissime tappe nel Messico dagli Eskimo Attack con Irie Nanara e “Digital Has nuh merci”, e quella in Giamaica con “Toast” della Grammy Winner Koffee.

"Sound It !"

Data di trasmissione
Durata 1h 1m 6s

La puntata si orienta principalmente sulle nuove leve giamaicane, su produzioni locali e internazionali. In apertura Yaadcore, producer, cantante e dj di riferimento della Rockers Era del nuovo millennio, in combo con il veterano Fredlocks con “ Sufferation”, e en solo con “ Ghetto Youth” cede il passo a due brani dall’album più interessante del momento, “ Strenght” di Samory – I, dal quale ascoltiamo “ Jah Love” e “Outside” feat Lila Ike.

Si continua poi con i produttori born in Ja con Iffa Cush e le tracce  “ Headline” feat Jahzabra, e “ Sound It” cantata dal personaggio della puntata Dahvid Slur. Nato e cresciuto in Trench Town, fa parte della  nuova generazione, che a sua volta si ispira anche alla precedente delle ormai nuove icone Chronixx, Kabaka e Jr gong. In particolare, dopo la parentesi con Inezi e la sua “African Proverbs”, ascoltiamo  “Cyan Kill Rasta”, insieme allo scomparso Jo Mersa Marley,” Sound di Alarm”, e “Stay Alive”.

Nell’ ultimo blocco, ascoltiamo  la nuova produzione di Joe Ariwa cantata da Abel Miller e I Jah “Revolution”, che si allontana dalle consuete sonorità britanniche, segue un personale ri-edit extended della traccia “ Inspiration” di Caveman Dub & Dubbing Sun Feat. Lady Skavya, e infine “Be Prudent” dell’amico Freddie StorK.

Jump Up Pon "Hits"

Data di trasmissione
Durata 59m 56s

JUMP UP PON HITs è una raccolta di produzioni europee di musica reggae della "new era",  che hanno fatto breccia nel cuore dei ravers delle dancehall "inna soundsystem style".

No chat no slack, roots & culture, no propaganda, militant style, heartikal souljah, bass lovers, real raggamuffin !

Brother Culture & Queenie Moy feat. Zion Train - Soundsystem
Charlie P feat Obf -  Sixteen Tone Of Pressure
Giallo Man - Heartikal Soljah
Jah Version - Likkle Bass
Jah Version - Respect
Echo Ranx feat Radikal Guru -  Raggamuffin Souljah
Mr Williamz feat Iron Dubz - It Haffi Bun
Doubble Spliff feat Mannaroman -  Mi Slim Mi Thin
Obf Feat Isha Bel -Nuh Call The Police
Michael Prophet - Searching For Jah
Brother Culture - Jump Up Pon It
High Tone feat Pupajim - Rub A Dub Anthem
Dreadsquad feat Blackout Ja - Last Tune
Dub Conductor feat Dark Angel - Propaganda
Professor Natti - R.A.S.T.A.F.A.R.I.

More Fire RRS - 19 Marzo 2024

Data di trasmissione
Durata 1h 0m 40s
La puntata parte con qualche traccia cruciale del roots '70 di The Gladiators "Music makers from Jamaica", Jacob Miller & Inner Circle " All night till daylights", Culture "Jah Rastahari" & Israel Vibration " Cool and Calm", per poi passare a produzioni contemporanee del panorama europeo.
Lyrical Benjie con la freschissima e solida "Sound of Reality" apre questa sezione, seguito dall' EP " Swinging in the trees" di Earth & Power records  con Ras Hassen Ti e Rassie Ai, e dall' EP "Step Up" dei Real Rockers con le tracce di Alpha Pup & Fidel. Si passa quindi ad un paio di voci femminili con " Survival" di Askala Selassie alla corte di Joe Ariwa, e "Fire"di Jah 9 feat Zion Train, altra collaborazione illustre.
Verso la fine della puntata si rimane "stepperini" con la romantica " Me Provoca Te Ver" di Manu Chao feat Chalart 58, ed un paio di rifacimenti notevoli. Il primo è un tributo alla traccia "the Model" dei Kraftwerk costituito da un mix di due brani differenti, ovvero " The Model" di Prince Fatty feat Shniece Mcmenamin & Horseman, e " Sound System" di Stick Figure. La chiusura è invece affidata al remix di O.L.P. (Orlando La Montagna) di " Burnin' & Lootin'" di Bob Marley.
RRRRRRRRRRUN IT!

More Fire meet Freddy Stork

Data di trasmissione
Durata 2h 39m 4s

Intervista al dub organizer Freddie Stork,dal collettivo di Astarbene.com, in studio con il suo scrigno carico di dubplate e take esclusivi, in viaggio attraverso le sue produzioni, e le sue esperienze nel mondo della musica reggae e non solo. Dalle sue mani passeranno Galas, Rankin Delgado, Mannaroman, Alfio B, Amparita, Sealow, Sola Mc ed un paio di sorprese assolutamente straordinarie .... In apertura e durante la puntata un saluto a Nazamba, recentemente scomparso, e un accenno alla dub poetry .

RUN IT