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Israele uccide ma la Palestina non si ferma

Data di trasmissione
Durata 35m 30s

Un nuovo aggiornamento direttamente dalla Palestina (Gaza) con una nostra compagna. Previste nuove manifestazioni - fino al giorno della Nabka - dopo la mattanza scatenata dall'esercito israeliano (il conto dei morti è salito a 17, oltre 1200 i feriti).

Sui giovani gazawi segnaliamo questo articolo: http://nena-news.it/striscia-di-gaza-scambio-formazione-il-free-style-festival/

Continuano, intanto, le speculazioni sui morti da parte di Israele; a tal proposito, riceviamo e diffondiamo una nota della Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese da Gaza:

*Qui, per i funerali, usano affiggere i manifesti con il volto delle persone uccise; se sono stati militanti o poliziotti dell'autorità palestinese pubblicano una foto con la kufia o in divisa. Questa usanza è stata utilizzata da fonti israeliane per sostenere che le persone uccise al border fossero militanti di Hamas,combattenti ecc ecc. Un’azione strumentale, di mera propaganda. Anche in Italia se viene ucciso un poliziotto si pubblica la sua foto in divisa. *

*Ora, all’ultimo momento siamo venuti a sapere che tra i tanti feriti ricoverati negli ospedali ve ne sono alcuni colpiti all’inguine o al pube: i cecchini insomma hanno mirato ai genitali. Abbiamo verificato che taluni di essi hanno dovuto subire operazioni di asportazione. Come dire vi colpiamo per rendervi sterili, per impedirvi di procreare. Un modo come un altro per svuotare la Palestina dei Palestinesi.