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Gaza

Luci sulla Palestina: 240 ospedali per Gaza

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Giovedì 2 ottobre dalle ore 21.00 la rete delle operatrici e degli operatori sanitari #DigiunoGaza promuove un flash mob in 225 ospedali di tutta Italia per esprimere solidarietà al popolo palestinese, condannare il genocidio in corso e ricordare i 1.677 sanitari uccisi a Gaza.

Continuano a crescere, di ora in ora, le adesioni al flash mob organizzato dalla reti  #DigiunoGaza e Sanitari per Gaza,  “Luci sulla Palestina: 100 ospedali per Gaza”, sicuramente il più grande e diffuso flash mob mai realizzato in Italia da quando è iniziato l’attacco israeliano a Gaza. Gli ospedali che il 2 ottobre saranno illuminati dalle operatrici e operatori sanitari sono arrivati a 225, dalla Valle d’Aosta alla Calabria alle Isole e sono oltre 20 mila le iscrizioni via modulo online del personale sanitario ma si stima che a partecipare saranno almeno il doppio.

Albano: prossime mobilitazioni per la Palestina

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Un compagno di Albano ci parla dei prossimi appuntamenti: il 2 ottobre Non Una di Meno alle h 19.30 sarà sotto il Comune con un cacerolazo, come tutti i giovedì e venerdì 3 ottobre ci sarà un Corteo. Racconta, poi dell'incontro on line in un liceo di Velletri con un attivista che si trova su una delle barche della Global Sumud Flotilla.

Molte parole sul Board of Peace, il genocidio continua

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Michele Giorgio, Giornalista de Il manifesto e di Pagine Esteri, nel giorno in cui gli occhi in Italia sono tutti puntati sulla Global Sumud Flottilla, racconta come questa iniziativa internazionale e internazionalista accenda speranze sebbene flebili nei Territori.

Torniamo poi a parlare della crudeltà del genocidio in corso per chiarire, nonostante le fake news istituzionali, che a Gaza manca tutto, cibo, acqua, medicine, persino le strade su cui spostarsi e che in Cisgiordania prosegue l'apartheid e la pulizia etnica assassine dei coloni.

Michele Giorgio chiarisce anche che il cosiddetto piano di pace di Trump, è un finto piano che sembra proposto per venire rifiutato da parte palestinese in modo che Israele possa "finire il suo lavoro"

Nessuna tecnologia per oppressione, apartheid o genocidio!

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Lunga puntata dedicata ad un racconto, attraverso molti report di 7amleh - centro di ricerca arabo sui social media - e non solo, dell'uso della tecnologia da parte di Israele come strumento di oppressione e di genocidio.

Il primo frammento di audio è dedicato al tema della distruzione dell'infrastruttura di rete; e alle difficoltà di comunicazione delle persone palestinesi in un contesto di censura che, in più, richiede a chi subisce un genocidio di performare il ruolo della vittima nei modi richiesti dai social media.

Proseguiamo con una rassegna delle tecnologie militari che non sarebbero possibili senza il coinvolgimento delle solite grandi imprese.

Infine, risultati delle campagne di boicottaggio e lotte per fermare i rapporti tra queste aziende e Israele.

La scuola sciopera per la Palestina

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La prima parte della trasmissione è dedicata a una serie di corrispondenze che illustrano la straordinaria partecipazione della scuola alla mobilitazione per la Palestina di ieri, lunedì 22 settembre.

Nella seconda parte affrontiamo con Graffio di C.I.R.C.E. l'analisi delle linee guida sull'uso dell'intelligenza artificiale nella scuola, recentemente emanate dal ministero dell'istruzione, evidenziandone problemi, rischi contraddizioni, criticità.

Aggiornamenti sulla Palestina con Michele Giorgio

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Con Michele Giorgio, corrispondente del Manifesto da Gerusalemme, facciamo un quadro complessivo della situazione nella striscia di Gaza e in Cisgiordania.

Nel giorno successivo all'attacco portato avanti da Israele in Qatar, nella città di Doha, contro la delegazione di Hamas, che ha provocato la morte di 6 persone. 

Mentre continuano ad arrivare notizie di attacchi alle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla e gli attacchi dell'esercito israeliano nella striscia di Gaza, con il tentativo di far evacuare Gaza city. Come le aggressioni nei territori occupati della Cisgiordania, e il tentativo di annettere allo stato di Israele nuove porzioni di territorio palestinese.

La scuola non tace: stop al genocidio

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Inizia l'anno scolastico 2025/26 de L'oradibuco con la consapevolezza che la scuola apre ancora una volta durante il genocidio in corso a Gaza.

Diamo quindi voce a quanto accade nelle scuole con una corrispondenza con Roberta Leoni, presidente dell'osservatorio contro militarizzazione della scuola, sul cui sito trovate tutte le iniziative.

Concludiamo con una corrispondenza di Sara Garbagnoli: lunedì 1° settembre Caroline Grandjean-Paccoud, 42enne direttrice e insegnante della scuola del villaggio di Moussages, nel Cantal (Alvernia) si è suicidata. E' stata per due anni attaccata per il suo lesbismo, le compagne francesi denunciano un lesbicidio di Stato.

Amp the Seeds: benefit for Palestine 10-11-12 ottobre

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ZK Squatt, Punk Circus, Mongolfiere libere e Mentalalchemist organizzano Amp the Seeds, benefit for Palestine nei giorni 10, 11 e 12 ottobre a ZK Squatt, via Epaminonda 666.

All'interno del Villaggio Palestina, un progetto del laboratorio sociale Largo Tappia di Lanciano, tre giorni di musica, dibattiti, workshop, installazioni e mostre fotografiche, un progetto nato dopo l'ultimo viggio del collettivo in Cisgiordania nell'agosto 2023.

Ne parliamo con una compagna del Laboratorio Sociale Largo Tappia

Catania a fianco della Global Sumud Flottilla

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In una corrispondenza con un compagno da Catania, paliamo della partecipata manifestazione che si sta svolgendo in città a sostegno della partenza delle navi della Global Sumud Flottiglia, prevista per domani, 4 settembre 2025. La mobilitazione si concluderà con un appuntamento di piazza ed un concerto. Tutto questo mentre, proprio in queste ore, arriva la notizia della presenza di aerei israeliani nella base di Sigonella, verosimilmente intenzionati a controllare e minacciare la Global Sumud Flottilla.

Di seguito il comunicato:

Fermiamo il genocidio in Palestina

La Sicilia con la Global Sumud Flotilla

Basta. Non c'è nulla da aggiungere. Di fronte a un genocidio occorre
fare di tutto per fermarlo.

I governi "occidentali", compreso quello italiano, continuano a
supportare Israele, anche attraverso i rifornimenti militari. Noi non
vogliamo assistere impotenti alla totale distruzione di Gaza e alla
definitiva occupazione della stessa Cisgiordania. Non vogliamo assistere
in silenzio all'eliminazione del popolo Palestinese. I popoli del mondo
continuano a manifestare per l'immediato cessate il fuoco, il ritiro di
Israele da tutti i territori occupati e lo sblocco degli aiuti
umanitari, per impedire che a Gaza si continui a morire per fame.

Stringiamoci attorno alla GLOBAL SUMUD FLOTTILLA e alle tantissime navi
che stanno partendo, anche da Catania e Siracusa , per Gaza, per rompere
l'embargo e portare aiuti alla popolazione.

Dopo le riuscite partenze della navi della Freedom Flotilla Coalition,
Madleen da Catania a giugno ed Handala da Siracusa in luglio ,il
sostegno internazionalista in Sicilia per la Palestina prosegue.

Mercoledì 3 settembre ore 18 Corteo , partenza dal porto,

manifestazione conclusiva dalle 20 in piazza Castello Ursino con
interventi, musica, performance

CATANESI SOLIDALI CON IL POPOLO PALESTINESE

Sanitari per Gaza in sciopero della fame

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Con i sanitari per Gaza ripercorriamo la lotta che stanno portando avanti contro il genocidio a Gaza. Non solo denunciando la distruzione degli ospedali, l'omicidio mirato di personale medico e sanitario, ma partecipando anche alla campagna di BDS per il boicottaggio del farmaco israeliano Teva. Ne parliamo con un compagno in studio e con una dottoressa in collegamento. Infatti lo scorso 28 agosto c'è stato lo sciopero della fame in tutta Italia contro il genocidio. Migliaia le foto raccolte che raccontano di quanto solidarietà dal basso c'è nei confronti della resistenza a Gaza. 

Parliamo anche della morta a Pisa di Marah uccisa per essere stata affamata da Israele ed arrivata in condizioni di molta malnutrizione da Gaza. Al telefono un compagno da Pisa che ci racconta del partecipato funerale di Marah, dei fischi al Presidente di Regione e della lotta che continuano a portare avanti contro l'apparato militare presente a Pisa. 5/6/7 a Pisa ci sarà un campeggio antimilitarista.