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Disegno di legge

Scuola: 80% sciopera per il ritiro del ddl del governo Renzi

Data di trasmissione
Durata 53m

Riflessioni caldo sulla giornata di sciopero contro il disegno di legge del governo Renzi che ha preso il nome truffaldino di “Buona scuola”. 

Dopo lo sciopero indetto da alcuni sindacati di base il 24 aprile, adesione di massa allo sciopero indetto da CIGL, CISL; UIL; SNALS e GILDA e COBAS. I Cobas hanno manifestato davanti al ministero e a Montecitorio e non hanno partecipato al corteo che si è snodato da piazza della Repubblica a piazza del popolo. Cortei si sono svolti anche in molte altre città, tutti partecipatissimi, tra cui Milano, Torino, Bologna, Firenze, Bari, Palermo. Alle manifestazioni hanno partecipato anche migliaia di studenti e studentesse, già scesi in piazza più volte contro questo disegno di legge. L'adesione allo sciopero è stata altissima, si parla dell'80% a livello nazionale e di molte scuole chiuse per l'adesione del personale ATA. Rimane il dubbio che i sindacati firmatari di contratto tradiscano la volontà dei lavoratori e delle lavoratrici che chiedono a gran voce ed in modo inequivocabile il ritiro del ddl e le assunzioni dei precari, non accettando minimamente che si patteggi col governo cambiamenti ad un ddl che è definito inemendabile. A fine corteo, in piazza del popolo, Susanna Camusso, segretaria CGIL è stata contestata sul palco da un gruppo di insegnanti tesserati CGIL che hanno stracciato pubblicamente la propria tessera, dopo il discorso della segretaria la quale aveva parlato solo di cambiamenti e non di ritiro del disegno di legge:

http://video.repubblica.it/dossier/governo-renzi/scuola-insegnanti-stra…

 

http://oradibuco.noblogs.org/

"E' rafforzata la figura del Dirigente scolastico"

Data di trasmissione
Durata 51m 47s

"E' rafforzata la figura del Dirigente scolastico", da qui (art. 2) comincia il disegno di legge del governo Renzi che rischia di stravolgere la scuola pubblica cancellando diritto allo studio e diritti di chi lavora. Si inizia con questa puntata un'analisi approfondita. Qui si parla dei primi due articoli: scuola dell'autonomia, da Berlinguer a oggi, la costruzione di un modello aziendalista e gerarchico.

 

Nella seconda parte della trasmissione, commento alle esternazioni del ministro Poletti che vuol mandare a lavorare gratis d'estate studenti e studentesse, come vuole Confindustria.

 

 

La matematica è da maschi?

Data di trasmissione
Durata 59m 56s

Dati Ocse Pisa evidenziano risultati più bassi delle bambine e delle ragazze in matematica. Pregiudizi millenari, stereotipi di genere, condizioni sociali spiegano in studi arrivati con 25 anni di ritardo sulla stampa un'altra forma di esclusione delle ragazze, su cui nella scuola l'attenzione rischia di essere scarsa.

 

Nella prima parte delle trasmissione si parla della bozza del disegno di legge de La buona scuola di Renzi, per il quale si rimanda ad un approfondimento la settimana prossima.

Contro il carcere 2/5

Data di trasmissione
Durata 1h 0m


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Il senato pensa di adottare una sessione speciale per accelerare i tempi della seconda parte del "pcchetto  sul carcere" del ministro Severino.  E' un disegno di legge che concede al governo la delega per legiferare in merito a "quattro materie": Depenalizzazione reati fino a 18 mesi; sospensione del processo in caso di irreperibilità dell'imputato (processo in contumacia), a meno non si presuma l'intenzionalità di sotterarsi volontariamente alla conoscenza del processo; sospensione con messa alla prova per reati fino a 4 anni; pene detentive non-carcerarie, per reati non superiori a 4 anni.

Lavoro in carcere solo il 20% lavora con mercedi (salari) inmedia di 30, 40 euro.

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Carcerazione preventiva: Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4 /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; font-family:"Times New Roman"; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;} il 43,8 per cento delle persone detenute è ancora in attesa di giudizio: si tratta di 27mila persone che aspettano una condanna definitiva e di queste, la metà, 13.493, sono in attesa del giudizio di primo grado.