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Italia: istituzione della riserva volontaria e ritorno della leva obbligatoria

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Ieri, mercoledì 18 giugno 2025, Nino Minardo, presidente della Commissione Difesa della Camera (Lega), ha annunciato che dall’8 luglio governo e opposizioni lavoreranno congiuntamente a un testo di legge unificato per istituire una riserva ausiliaria volontaria; al contempo si torna a parlare di leva obbligatoria in maniera molto concreta: già sono state depositate due proposte di legge, una della Lega, l’altra del PD e nel quadro europeo molti paesi si muovono nella stessa direzione.

Ne parliamo con Serena Turini dell’Osservatorio contro la militarizzazione della scuola e dell’università, autrice dell’articolo “La forma della guerra e l'anello che non tiene. l'ideologia della difesa e la militarizzazione della scuola e della società” pubblicato negli Atti del Convegno nazionale svolto nel maggio 2024 dall’Osservatorio, Comprendere i conflitti. Educare alla pace.

La foto che ritrae soldati italiani durante la Seconda Guerra Mondiale è di Bert van der Molen

 

INFOWARFARE – 13/14 dicembre due giorni di dibattito all’università di Torino

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L’intento dei collettivi è quello di costruire una visione critica con la quale interpretare la narrazione dominante dei fenomeni del nostro tempo, per emanciparsene, nonché capire di quali strumenti si ha a disposizione. Si aprirà con un dibattito di presentazione delle iniziative, si continuerà provando a mettere a critica i diversi modi in cui vengono presentate rivoluzioni, resistenze e forme di antiimperialismo dai media occidentali, partendo dagli esempi di Rojava, Palestina e Iran. Uno dei temi che toccherà la riflessione sarà la fornitura di armi in Ucraina, ingombrante nelle narrazioni dominanti, tanto da togliere totalmente spazio agli ambiti di autonomia dal basso che provano a rispondere alla guerra. Si proseguirà con un’analisi del mondo dei social dalla prospettiva diretta di chi prova a confrontarsi con quell’ambito, necessario per comunicare e aprire spazi di informazione alternativa ma che incontra problemi rispetto alla semplificazione dei temi politici o che comunque incontra l’ostacolo di un algoritmo che risponde ad un meccanismo di viralità e profitto.

Il grande tema dell’ecologia politica, grazie alla collaborazione con diversi collettivi, verrà affrontato in una maniera diversa, pratica, attraverso la costruzione di laboratori artistici per reinventarsi pratiche quotidiane collettive di autorecupero.

 

Ne parliamo con il Cua di Torino