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Usa - Cina: Mi telefoni o no?

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Da giorni i media riportano che Usa e Cina avrebbero iniziato una trattativa commerciale e si parla di una telefonata diretta tra i due presidenti Trump e Xi Jinping che però non arriva: si tratta dell'evoluzione di quanto accaduto dal 2 Aprile, il Liberation Day, quando Trump ha annunciato i dazi per l'est asiatico.Il 4 aprile 2025 la Cina aveva reagito, imponendo dazi uguali su tutti i beni statunitensi. A questa misura si sono aggiunte restrizioni all’esportazione di terre rare, sanzioni contro aziende tecnologiche e della difesa statunitensi  e la sospensione di alcune importazioni agricole dagli Stati Uniti colpendo soprattutto gli stati che hanno votato MAGA.
I dazi cinesi sui beni statunitensi sono stati più volte aumentati fino al 125%, poi la retromarcia parziale di Trump.
A oggi la situazione è nuovamente alquanto mutata basti pensare che sabato scorso si sono riuniti i paesi ASEAN+3, che comprende i dieci Paesi ASEAN più Cina, Giappone e Corea del Sud (vicinanze inimmaginabili anche solo due mesi fa), intanto il valore del dollaro è sceso del 7%, la dedollarizzazione galoppa.
La trasmissione cerca di affrontare tutto questo in un quadro in continuo mutamento che potrebbe presto superare quanto detto.

SE C'E' TUTTO C'E' LA SALUTE

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1) con l'economista Maurizio Donato cerchiamo di capire cosa succede negli USA e nel mondo dopo gli annunci di Trump
2) tre settimane per un'analisi del sangue alla ASL RM 2
3) il SSN perde soldi, le farmacie ci guadagnano
4) cancro del pancreas: un'emergenza
5) stasera assemblea all'VIII zona in via Lussimpiccolo, in preparazione della manifestazione del Primo maggio, con partenza da Largo Preneste.

La guerra dei dazi fra USA e Cina

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Insieme a Dario DI Conzo, ricercatore e docente di economia cinese cerchiamo di approfondire la principale notizia della giornata di oggi, il braccio di ferro sui dazi commerciali fra Stati Uniti e Cina.

Dal 34% al 104%, le borse in calo, un impatto che va ben oltre la Cina, e che coinvolge i paesi asiatici, dal Giappone alla Corea del Sud. Un'iniziativa intrapresa da Trump per cercare di mettere in difficoltà il maggiore competitor sul piano economico e geopolitico a livello globale.

I dazi colpiscono anche l'Europa, che a differenza della Cina è frammentata a livello politico. Sono almeno 15 anni che Pechino tenta di diversificare il suo export, verso l'Asia orientale e i Brics, quindi potrebbe subire meno l'impatto dei dazi.

Inoltre parliamo dei cambiamenti e della continuità dell'approccio tenuto nei confronti della Cina dall'amministrazione Biden con il Chip Act, rispetto a Trump con le attuali politiche protezionistiche.