Visioni LGBTQI a Torino
La direttrice Irene Dionisio presenta il 34° LOVERS FILM FESTIVAL, dal 24 al 28 aprile a Torino.
Qui il programma: http://www.loversff.com/
La direttrice Irene Dionisio presenta il 34° LOVERS FILM FESTIVAL, dal 24 al 28 aprile a Torino.
Qui il programma: http://www.loversff.com/
Sabina Passi, una delle curatrici, presenta la rassegna Regìa alle donne, in corso alla Casa Internazionale delle Donne di Roma fino al 21 maggio 2019.
Qui il programma: http://www.casainternazionaledelledonne.org/index.php/it/progetti/regia-alle-donne
Cristina Zanetti, una delle curatrici, presenta la 14esima edizione del festival "Immaginaria. Festival del cinema delle donne", al Nuovo Cinema Aquila dall'11 al 14 aprile 2019.
Per il programma clicca qui: http://www.immaginariaff.it/
LAVORATORI COME RIFIUTI DA SMALTIRE
Sì, è così che si potrebbe paragonare la dignità di chi vive di salario, se si legge a fondo la vicenda del licenziamento di alcuni lavoratori, quattro per la precisione, ex dipendenti della Circuito Cinema di Roma. Tutto ha inizio ad aprile 2018, quando i vertici della società che gestisce alcune tra le sale cinematografiche più conosciute della capitale decide i licenziamenti, immediatamente dopo lo sciopero dei dipendenti per il rinnovo dell’integrativo. Perché a quanto segue, tutta la vicenda ha più il carattere di un’epurazione che di una risoluzione per problemi di carattere organizzativo.
Sul finire dell’aprile del 2018 parte la procedura classica di licenziamento collettivo, la 223/91, che segue il suo iter normale: dalla comunicazione ai sindacati, ai tentativi d’incontro per scongiurare otto esuberi; addirittura, più volte, alla Regione Lazio, lo stesso amministratore delegato della Lucky Red rifiuterà categoricamente, in prima persona, di inserire un contratto di solidarietà (o ammortizzatori sociali) per i dipendenti in questione, per cui dopo una serie di vani tentativi, il 14 giugno 2018 partono le lettere di licenziamento, sette, firmate proprio dall’amministratore di Circuito Cinema, nonché della Lucky Red.
A onor del vero, grazie alla tenuta dei sindacati, faticosamente raggiunta, non viene firmato l’accordo che avrebbe accettato i licenziamenti. Questa pratica deve essere ben chiara a tutti coloro i quali sfortunatamente si imbatteranno nelle procedure di licenziamento, siano esse di natura collettiva o individuale. Sette esuberi, dunque: non è una cifra che fa notizia; è purtroppo la triste e sempre più accettata normalità di un sistema sociale neo-liberista dove l’Uomo (l’essere umano, il lavoratore; alcuni preferiranno chiamarla forza-lavoro) è stato sconfitto da decenni.
Cinque lavoratori, iscritti e assistiti dalla CUB, ovviamente impugnano il licenziamento. Consultano un avvocato, iniziano i primi incontri, si snocciolano i fatti salienti, si analizzano i motivi e i criteri per cui i cinque sono stati colpiti dal provvedimento: il legale che li segue elabora la propria difesa, finché non si arriva al 15 gennaio 2019, e a una prima breve udienza presso il Tribunale del Lavoro. Si rinvia tutto ad una seconda e più lunga udienza al 12 febbraio 2019, ed è lì che i criteri scelti per motivare il licenziamento vengono letteralmente demoliti e dimostrati palesemente errati. Tempo tre giorni lavorativi, il 18 febbraio 2019 il Giudice del Lavoro emette la sentenza, che annulla il licenziamento dei cinque lavoratori, disponendo il reintegro immediato e il pagamento degli arretrati.
L’epilogo sembrerebbe una giusta vittoria, ma non è così: non è affatto l’epilogo. L’azienda tace, dunque il legale dei lavoratori invia un sollecito: il 25 marzo l’azienda comunica tramite raccomandata l’avvenuto reintegro e la convocazione in sede, apparentemente per sbrigare la burocrazia necessaria: ma il giorno dell’incontro, fatalisticamente un bel primo aprile, ai cinque convocati viene riservata una bella sorpresa: viene infatti comunicato il reintegro di una sola unità, e la procedura di un nuovo licenziamento per gli altri quattro. Il motivo? L'esubero numerico. Il pagamento degli arretrati che spetta? Certo, ma tramite un processo burocratico imposto giudiziariamente: il pignoramento. L’arroganza dei prepotenti non conosce limiti.
Questo non è un licenziamento normale, questo è accanimento contro quattro lavoratori (non per ultimo tutti iscritti ad un determinato sindacato particolarmente noto per la sua combattività per i diritti del lavoro e non solo, e già oggetto – i quattro – di passate vicende giudiziarie per il ripristino dei suddetti diritti più volte violati dall’azienda). Quattro lavoratori che non sono più una risorsa, ma solo un peso. Un peso come quei rifiuti da smaltire che nessuno vuole.
Intanto il presidente della Lucky Red va a ritirare il David di Donatello per il film Sulla mia pelle... mentre la dignità di quattro salariati viene ancora una volta calpestata e offesa pesantemente.
Chiacchierata con una ragazza del Das sulla piattaforma Cinema in Sapienza, sul perchè è nata e su progetti futuri.
Lo storico Alessandro Portelli presenta il docu-film A Strike and an Uprising in Texas, un film di Anne Lewis (Usa, 2018), che verrà proiettato mercoledì sera al cinema Apollo.
Nel 1938, Emma Tenayuca guida diecimila lavoratori delle noci Pecan di San Antonio in un massiccio sciopero. Nel 1987 invece dei lavoratori organizzano una marcia di 3.000 persone per le strade di Nacogdoches: una vera epifania per le donne nere in Texas. A Strike and a Uprising (in Texas) esplora entrambi gli eventi, utilizzando i metodi della storia orale includendo anche il mito e l’umorismo, e mettendo in relazione queste storie con idee ed eventi contemporanei, come la rimozione della statua di Jefferson Davis a UT-Austin. Il documentario recupera così le storie dei lavoratori in Texas e dimostra il potere del lavoro e dell’emancipazione.
Il direttore del Nuovo Cinema Aquila, Mimmo Calopresti, presenta la rassegna "Il '68 a via L'Aquila", al Nuovo Cinema Aquila dal 24 settembre al 03 ottobre 2018.
Nella città di Roma 46 cinema chiusi negli ultimi quindici anni.
Rassegnarsi all'abbandono o alla speculazione o trovare un altro finale?
Ne parliamo con un compagno della CUB Informazione
Qui un articolo sulla chiusura del cinema Maestoso e i conseguenti licenziamenti.
Per la rassegna "Roma nel cinema", la Cineteca Nazionale presenta nei giardini di Castel Sant'Angelo, nell'ambito dell'evento Letture d'estate, il film "Magari le cose cambiano" di Andrea Segre (2009, 63', doc.) e a seguire incontro con il regista che presenterà anche il suo libro La terra scivola (Edizioni Marsilio, 2017).
Un compagno di CinemaForte presenta l'arena:
'CENTOCELLE CITY MOVIES'
al CSOA Forte Prenestino, dal 17 luglio al 9 agosto 2018.
Ingresso libero, inizio proiezioni ore 22:00.