Manifestazione Nazionale NOTAV Aggiornamento ore 16,30
Aggiornamento da Chiomonte dove continuano gli scontri.
Aggiornamento da Chiomonte dove continuano gli scontri.
Aggiornamenti alle 15,30 con una compagna che si trova al presidio medico. Continua ad arrivare gente ferita, colpita da lacrimogeni e da altri oggetti. C'è grande difficoltà nel portarli su per farli medicare.
aggiornamento dai sentieri intorno al cantiere notav.
ascolta la corrispondenza!-->
Ore 12:35 Continuano ad arrivare lacrimogeni sui manifestanti che scendono dai sentieri verso la zona dpve dovrebbe essere asperto il cantiere. I primi gruppi si trovano a circa duecento metri dalla zona vicina ala centrale elettrica della maddalena, presidiata dalle forze di polizia. Lanci di lacrimogeni ad altezza uomo.
Ore 11:50: La manifestazione ha riconquistato la zona dove sorgeva il presidio della Maddalena sgomberato nei giorni scorsi. Parte dei manifestanti si sta muovendo in ordine sparso per raggiungere la zona del cantiere.
11:52 I manifestanti si sono ripresi il sito del presidio sgomberato martedì scorso nella gola della Maddalena, nei pressi della zona in cui si dovrebbe aprire il cantiere.
11.35 - Ultimo bivio per Ramats. La maggior parte dei manifestanti partiti da Exilles e Chiomonte scende verso la Centrale elettrica. Un nuovo gruppo parte per i sentieri nei boschi.
In diretta dalla Val di Susa i primi audio delle ore 9.30 e delle 11.
Si parla di 50 mila persone che si avvicina al cuore della zona dei lavori.
Nel frattempo una parte della manifestazione si è staccata per raggiungere i sentieri che portano verso al cantiere.
Durante "Silenzio assordante" un attivista fa il punto della situazione e dà informazioni logistiche verso la manifestazione di domenica 3 luglio. Si parla anche della militarizzazione del territorio, che ha già fatto una vittima
Intorno alle 14.00 gli scontri in piazza Syntagma e nel centro di Atene si sono fatti intensissimi: alcuni cordoni di poliziotti sono stati scompaginati ma la risposta non si è fatta attendere, con violentissime cariche, lancio ininterrotto di lacrimogeni granate assordanti.
Con un compagno reduce dal centro di Atene, ancora nel caos, riflettiamo sulla portata della giornata di sciopero e sulle prospettive del movimento, in bilico tra lo spontaneismo di piazza e la necessità di trovare uno sbocco allo scontro sociale.