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Radio Africa: Benin, Guinea-Bissau, Sudan

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Benin: cronaca di un golpe fallito. Il tentato golpe in Benin è stato sventato dall’intervento della Nigeria, che ha attivato il sistema di sostegno dell’Ecowas. Il presidente Talon rimane in sella, nonostante la sua riforma, approvata a novembre, che ha scontentato molti mentre i responsabili del golpe sono fuggiti, sembra in Togo. Il Benin è un nodo strategico del golfo di Guinea e i suoi porti sono fondamentali per i paesi del Sahel.

Guinea-Bissau: lo strano golpe post elettorale. Il colpo di stato in Guinea Bissau rivela manovre politiche contro l’opposizione che rischiava di vincere le elezioni; il vero elefante nella stanza è il narcotraffico, che condiziona da anni la vita politica ed economica del paese.

Sudan: guerra senza fine. Continuano i massacri in Sudan; nuove rivelazioni sulla strage di El Fasher, mentre si scoprono le ingerenze straniere nel conflitto, tra richieste di basi navali da parte della Russia e invio di armi alle RSF dagli Emirati Arabi Uniti.

Sudafrica - Benin - Algeria

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Sudafrica: oggi voteranno 27 milioni di sudafricani, è la sesta elezione dalla fine dell'apartheid. Continua ad esserci un apartheid economica, basti pensare che la disoccupazione colpisce il 41% dei sudafricani neri e solo l'11% di sudafricani bianchi. Oltre ad esserci un grosso problema di accesso ai servizi primari, che sta generando un movimento sociale di protesta, continua ad esserci una forte corruzione. Già Zuma, il primo presidente Zulu eletto nel 2009 e allora leader del partito African National Congress, fu al centro di molti scandali. L'ANC è ancora il primo partito, anche se sta cedendo parte del suo consenso al partito di sinistra Combattenti per la libertà economica, guidato dal leader Malema e molto sostenuto dai giovani.

Benin: le ultime elezioni hanno visto una bassissima affluenza, anche perché poco credibili. L'opposizione non si è potuta presentare, durante le votazioni è stato interrotto internet e sono stati arrestati diversi giornalisti. La popolazione è allora scesa in piazza per protestare.

Algeria: è stato arrestato il fratello dell'ex presidente Bouteflika. La piazza non ha fiducia nei militari come garanti nell'attuale caos, che vede uno scontro interno tra l'entourage dell'ex presidente. Le mobilitazioni sono organizzate orizzontalmente, senza una leadership definita, e sono partecipate fortemente dai giovani che chiedono un cambiamento politico e un miglioramento delle condizioni di vita.