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Guinea-Bissau

Radio Africa: Benin, Guinea-Bissau, Sudan

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Benin: cronaca di un golpe fallito. Il tentato golpe in Benin è stato sventato dall’intervento della Nigeria, che ha attivato il sistema di sostegno dell’Ecowas. Il presidente Talon rimane in sella, nonostante la sua riforma, approvata a novembre, che ha scontentato molti mentre i responsabili del golpe sono fuggiti, sembra in Togo. Il Benin è un nodo strategico del golfo di Guinea e i suoi porti sono fondamentali per i paesi del Sahel.

Guinea-Bissau: lo strano golpe post elettorale. Il colpo di stato in Guinea Bissau rivela manovre politiche contro l’opposizione che rischiava di vincere le elezioni; il vero elefante nella stanza è il narcotraffico, che condiziona da anni la vita politica ed economica del paese.

Sudan: guerra senza fine. Continuano i massacri in Sudan; nuove rivelazioni sulla strage di El Fasher, mentre si scoprono le ingerenze straniere nel conflitto, tra richieste di basi navali da parte della Russia e invio di armi alle RSF dagli Emirati Arabi Uniti.

Radio Africa: Guinea-Bissau, Senegal, Sudafrica, RDCongo

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Guinea Bissau: tre giorni dopo le elezioni presidenziali, il capo dello Stato è stato arrestato e uomini in uniforme hanno annunciato la sospensione del processo elettorale e la chiusura delle frontiere. Sono stati arrestati anche i rappresentanti dell'opposizione Domingos Simões Pereira e Fernando Dias. Prima che la Commissione elettorale pubblicasse i risultati ritenuti ufficiali, entrambi i candidati alle elezioni avevano rivendicato la vittoria. 

Senegal: di fronte a una situazione economica difficile e a tensioni all'interno della maggioranza, il presidente senegalese Bassirou Diomaye Faye e il suo primo ministro Ousmane Sonko sembrano vicini ad una rottura, mentre il paese attende che le promesse fatte da entrambi prima di salire al potere si concretizzino. Tuttavia, la situazione economica e l'entità senza precedenti del debito, ora stimato al 132% del PIL, stanno riducendo il margine di manovra del governo .

Sudafrica: la società civile sudafricana, in particolare le donne, si è mobilitata con lo “sciopero” G20 Women’s Shutdown; l’organizzazione "Women for Change" ha esortato donne, ragazze e persone della comunità LGBTQ+ ad astenersi da tutto il lavoro, retribuito e non retribuito, per  l'intera giornata di venerdì 21 novembre, alla vigilia della due giorni del Forum. L’obiettivo era farsi sentire economicamente, socialmente e simbolicamente. Questa azione si è iscritta nell’ondata di mobilitazioni che sta attraversando il Sudafrica a causa del diffondersi di violenza di genere e femminicidi.

RDCongo: nella Repubblica Democratica del Congo, 89 civili sono stati uccisi in una settimana durante gli attacchi dei ribelli delle Forze Democratiche Alleate (ADF) nell'est del paese. La RDC orientale è afflitta da violenze da trent'anni. con una moltitudine di gruppi armati e milizie. Tra gennaio e febbraio, il gruppo antigovernativo M23, sostenuto dal Ruanda, ha conquistato vaste aree di territorio nel Nord e nel Sud Kivu.

Radio Africa: Guinea-Bissau Mali Sudan Tunisia

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Guinea-Bissau: nel pomeriggio del primo febbraio c'è stato un tentativo di colpo di stato, il bilancio sarebbe di 11 morti, tra i golpisti e civili e guardie presidenziali.

Mali: il governo maliano ha dichiarato l’ambasciatore francese persona non grata e gli ha intimato di lasciare il Paese.

Sudan: nuove repressioni delle manifestazioni contro il golpe del 25 ottobre, almeno tre morti.

Tunisia: il presidente Saied scioglie il Csm.