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Palestina

Velletri: oggi in piazza per la Palestina

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Ci viene segnalata una camminata per la Palestina che si terrà oggi, a Velletri, per la fine del genocidio, dell'occupazione dei territori palestinesi, e il sostegno della Global Sumud Flottila, che partirà alle ore 18 del centro cittadino.

Nella corrispondenza con un compagno di Castelli per la Palestina gli ulteriori dettagli della mobilitazione.

Catania a fianco della Global Sumud Flottilla

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In una corrispondenza con un compagno da Catania, paliamo della partecipata manifestazione che si sta svolgendo in città a sostegno della partenza delle navi della Global Sumud Flottiglia, prevista per domani, 4 settembre 2025. La mobilitazione si concluderà con un appuntamento di piazza ed un concerto. Tutto questo mentre, proprio in queste ore, arriva la notizia della presenza di aerei israeliani nella base di Sigonella, verosimilmente intenzionati a controllare e minacciare la Global Sumud Flottilla.

Di seguito il comunicato:

Fermiamo il genocidio in Palestina

La Sicilia con la Global Sumud Flotilla

Basta. Non c'è nulla da aggiungere. Di fronte a un genocidio occorre
fare di tutto per fermarlo.

I governi "occidentali", compreso quello italiano, continuano a
supportare Israele, anche attraverso i rifornimenti militari. Noi non
vogliamo assistere impotenti alla totale distruzione di Gaza e alla
definitiva occupazione della stessa Cisgiordania. Non vogliamo assistere
in silenzio all'eliminazione del popolo Palestinese. I popoli del mondo
continuano a manifestare per l'immediato cessate il fuoco, il ritiro di
Israele da tutti i territori occupati e lo sblocco degli aiuti
umanitari, per impedire che a Gaza si continui a morire per fame.

Stringiamoci attorno alla GLOBAL SUMUD FLOTTILLA e alle tantissime navi
che stanno partendo, anche da Catania e Siracusa , per Gaza, per rompere
l'embargo e portare aiuti alla popolazione.

Dopo le riuscite partenze della navi della Freedom Flotilla Coalition,
Madleen da Catania a giugno ed Handala da Siracusa in luglio ,il
sostegno internazionalista in Sicilia per la Palestina prosegue.

Mercoledì 3 settembre ore 18 Corteo , partenza dal porto,

manifestazione conclusiva dalle 20 in piazza Castello Ursino con
interventi, musica, performance

CATANESI SOLIDALI CON IL POPOLO PALESTINESE

Gorizia: Corteo contro Leonardo S.p.A. e in solidarietà con la Palestina

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In comunicazione telefonica con un compagno dell'Assemblea No Leonardo, abbiamo parlato dei prossimi appuntamenti, il venerdì 5 settembre e il sabato 13 settembre, a Gorizia per protestare contro la Leonardo S.p.A. e la collaborazione dell'industria bellica italiana con lo Stato genocida d'Israele.

Sicilia solidale con la Palestina

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In comunicazione telefonica con Antonio Mazzeo, attivista solidale con la Palestina, abbiamo parlato delle diverse iniziative di solidarietà con la Palestina e con Global Sumud Flotilla che si terranno in diverse città della Sicilia, come a Siracusa e Catania, oggi mercoledì 3 settembre.

A continuazione il comunicato:

Fermiamo il genocidio in Palestina

La Sicilia con la Global Sumud Flotilla

Basta. Non c'è nulla da aggiungere. Di fronte a un genocidio occorre fare di tutto per fermarlo.

I governi "occidentali", compreso quello italiano, continuano a supportare Israele, anche attraverso i rifornimenti militari. Noi non vogliamo assistere impotenti alla totale distruzione di Gaza e alla definitiva occupazione della stessa Cisgiordania. Non vogliamo assistere in silenzio all'eliminazione del popolo Palestinese. I popoli del mondo continuano a manifestare per l'immediato cessate il fuoco, il ritiro di Israele da tutti i territori occupati e lo sblocco degli aiuti umanitari, per impedire che a Gaza si continui a morire per fame.

Stringiamoci attorno alla GLOBAL SUMUD FLOTTILLA e alle tantissime navi che stanno partendo, anche da Catania e Siracusa, per Gaza, per rompere l'embargo e portare aiuti alla popolazione.

Dopo le riuscite partenze della navi della Freedom Flotilla Coalition, Madleen da Catania a giugno ed Handala da Siracusa in luglio, il sostegno internazionalista in Sicilia per la Palestina prosegue.

Mercoledì 3 settembre ore 18, corteo, partenza dal porto, e manifestazione conclusiva dalle 20 in piazza Castello Ursino con interventi, musica, performance

CATANESI SOLIDALI CON IL POPOLO PALESTINESE

Terni: tornano i presidi in solidarietà con la Palestina

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In comunicazione telefonica con un compagno del Coordinamento Ternano per la Palestina, abbiamo parlato della ripresa dei presidi solidale con la Palestina a Terni e dei prossimi appuntamenti di solidarietà con Anan Yaeesh, il militante della resistenza palestinese detenuto in Italia a richiesta dello Stato Sionista d'Israele.  

CONGRESSO GEOGRAFICO ITALIANO: NO COMPLICITY IN GENOCIDE

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Dal 3 al 5 settembre presso il Campus Einaudi di Torino si svolge il XXXIV Congresso Geografico Italiano 2025. Con la voce di due compagne dell'Assemblea Geografa ripercorriamo cosa è accaduto fino a questo momento, cioè le ambiguità dell'organizzazione su quanto sta accadendo in Palestina, e i prossimi appuntamenti che sono stati convocati dall'Assemblea Geografa. 

Riportiamo il comunicato: 
 


Dal 3 al 5 settembre presso il Campus Einaudi di Torino si svolge il Congresso Geografico Italiano 2025 dal titolo Era urbana e disordine del mondo. Geografie per interpretare il presente. Ma quale presente e quali geografie si vogliono interpretare? Dopo la pubblicazione del programma, un gruppo di geografe e geografi ha deciso di inviare al comitato organizzatore una lettera con richiesta di chiarimenti, raccogliendo in poco tempo oltre 100 firme per chiedere conto delle scelte, operate dal comitato, di normalizzazione e legittimazione del genocidio in atto in Palestina. Si contesta, in particolare, l’invito del Prof. Michael Storper per la conferenza inaugurale, e la presenza della Hebrew University of Jerusalem come affiliazione di uno degli interventi [la lettera nel suo intero con le relative firme è visionabile qui https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSd6aRHhQDB2RhetiawXRmJilJNq5YHWyNUguoKD_pbuu74lrA/viewform ].

Come reso noto da varie fonti, il Prof. Storper figura tra i docenti dell’UCLA firmatari di lettere che hanno espresso una ferma condanna delle acampadas studentesche in sostegno alla Palestina, definendole terroristiche.  Le stesse lettere contengono attacchi espliciti anche alla componente del corpo docente solidale con il movimento studentesco, arrivando addiritura a chiedere la chiusura di dipartimenti che hanno approvato mozioni a sostegno dell’appello palestinese di interrompere collaborazioni con le università israeliane complici e una netta critica al movimento BDS (Boycott, Divestment, and Sanctions). Tali posizioni hanno contribuito a facilitare la violenta repressione degli studenti dell'UCLA che chiedevano la fine del genocidio perpetrato da Israele, come denunciato dall'organizzazione Jewish Voice for Peace UCLA, oltre ad aver contribuito a prolungare il genocidio e a minare il diritto internazionale. Queste lettere minacciano la libertà dei luoghi del sapere e contestano i principi democratici di ripudio della guerra, negando ogni diritto di protesta (https://web.cs.ucla.edu/~judea/UC-Faculty-for-Integrity-Letter-to-Regents-5.8.24.pdf).

 

La situazione che stiamo vivendo a livello globale è eccezionalmente grave: siamo testimoni di un genocidio. In questo contesto non è più accettabile assumere un atteggiamento ambiguo o accogliente nei confronti di posizioni che contribuiscono a delegittimare il movimento BDS, il quale rappresenta una delle principali forme di resis tenza civile e non violenta oggi attive a livello globale. 

 

A ciò si aggiunge la questione dell’affiliazione della Hebrew University of Jerusalem, inclusa nel programma senza alcun chiarimenti rispetto alla complicità di questa istituzione nei crimini di guerra, nei crimini contro l'umanità come l’apartheid e nel genocidio commessi da Israele. Come documentato da numerose organizzazioni e da esperti come Francesca Albanese, Maya Wind e Ilan Pappé, questa università ha una storia profondamente intrecciata con l’occupazione militare israeliana.  Ha ampliato il campus sul Monte Scopus nella Gerusalemme Est occupata e, al pari di altre università israeliane, ha trasformato i propri spazi in avamposti regionali strategici a sostegno dell’espulsione dei palestinesi e dell’espansione degli insediamenti israeliani. Il suo campus principale, sul Monte Scopus, si trova nel territorio palestinese occupato illegalmente secondo lo stesso diritto internazionale. Inoltre, la Hebrew University è nota per la sua collaborazione con l’esercito israeliano, e per il coinvolgimento in programmi di ricerca legati al complesso militare-industriale, a causa della sua complicità con l’occupazione militare israeliana dei Territori Palestinesi è stata indicata dalla Palestinian Campaign for the Academic and Cultural Boycott of Israel (PACBI) come una delle istituzioni attivamente complici del sistema di occupazione, colonizzazione e apartheid.

 

Tuttavia, alla richiesta di chiarimento in merito alle scelte effettuate, il Comitato ha scelto di replicare con una risposta pubblicata sul sito del congresso https://www.geotune.it/cgi/ e apportando alcune modifiche al programma, che di fatto raddoppiano la presenza di Michael Storper: prima in una tavola rotonda dal titolo “Political activism and academic freedom in time of crisis”, seguita da un discorso inaugurale (keynote speech) ora coordinato da un docente noto per aver espresso più volte  posizioni negazioniste del genocidio in corso in Palestina.

 

L’assemblea geografa ha così deciso di disertare l’assemblea plenaria del CGI convocando l’assemblea parallela “No Complicity in Genocide” che si terrà presso l’Aula A3 del Campus Einaudi alle ore 10.00 in contemporanea, nella quale discutere le forme di complicità accademica con il genocidio in Palestina, e redigere una mozione per l’adozione di linee guida di boicottaggio accademico da presentare all’Associazione dei geografi Italiani e agli altri sodalizi geografici. Riteniamo grave che in questo momento storico la Geografia non prenda posizioni nette sul genocidio in corso perpetrato da Israele, riconosciuto ormai da più fronti e non soltanto nel campo del diritto internazionale. Riteniamo inoltre che le università debbano tornare ad essere luoghi capaci di interrogarsi sulle proprie responsabilità ed implicazioni politiche ed etiche nel complesso militare-industriale e nelle economie del genocidio di cui moltissime, anche in Italia, sono complici. Il Congresso Geografico Italiano rappresenta un momento collettivo della nostra comunità scientifica, che riteniamo debba fondarsi su pratiche coerenti con i valori di giustizia, solidarietà e responsabilità globale contro il colonialismo e le guerre. 

 

Assemblea Geografa

assembleageografa@gmail.com

Blocchiamo Leonardo, fabbrica di morte

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Con un compagno del Coordinamento di Solidarietà con il Popolo Palestinese (Roma), abbiamo parlato dell'assemblea aperta di oggi, mercoledì 27 agosto a L'Aquila, per continuare la lotta contro la guerra capitalista e in solidarietà con Anan, Ali e Mansour, i tre palestinesi detenuti in Italia per richiesta dello Stato sionista d'Israele. Lui ci ha raccontato come proseguirà il processo contro i tre militanti palestinesi, con le prossime tre udienze a settembre, e ci ha ricordato l'assemblea pubblica del 12 settembre davanti all'ingresso della Leonardo S.p.a.

Infine, abbiamo riflettuto sull'importanza di continuare la lotta internazionalista di solidarietà con la causa palestinese nonostante il clima di repressione.

Venice4Palestine: il cinema con la Palestina

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Venice for Palestine è un collettivo di operat* del cinema che si è formato dieci giorni fa, intorno alla Mostra del Cinema di Venezia,  per portare sostegno al popolo palestinese e chiedere lo stop al genocidio e perché la Mostra non sia neutra davanti al genocidio e non simuli una "normalità" che non esiste. 

Fabiomassimo Lozzi, regista e attivista, racconta la scrittura collettiva di una lettera aperta rivolta alla Mostra e a operat* del cinema per chiedere anzitutto di dare spazio durante la Mostra alle voci palestinesi: le adesioni sono arrivate a 1500 tra cui anche grandi celebrità, la Biennale del Cinema invece per ora non risponde. 

Con Lozzi parliamo anche dell'accusa strumentale di censura per la richiesta di ritirare l'invito a Gal Gadot e Gerard Butler che nella realtà si tratta di due persone che sostengono attivamente il governo e l'esercito israeliano anche con raccolte di fondi.

Venezia: sabato 30 agosto corteo per lo stop al genocidio a Gaza

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Circa un mese fa i centri sociali del nord est hanno lanciato un corteo a Venezia perché nei giorni della Mostra del cinema si parli di Palestina, per portare la condanna del genocidio e la solidarietà al popolo palestinese fino al red carpet, dove domani mattina si terrà la conferenza stampa di lancio. Stop al genocidio, stop alle collaborazioni e alla vendita di armi a Israele. Moltissime le adesioni da collettivi, associazioni, partiti, personalità dello spettacolo e il collettivo Venice4Palestine di operat* del cinema. Appuntamento alle 17 di sabato al Lido.

Ne parliamo con una compagna di Venezia