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Sanitari per Gaza: Boicotta i farmaci teva

Data di trasmissione
Durata 45m 34s

Una compagna ed un compagno di Sanitari per Gaza presentano il dossier "La distruzione del Sistema sanitario a Gaza" e perché è partita la campagna di Boicottaggio di tutti i prodotti Teva.

Di seguito l'Appello:

Come tutti sappiamo il farmaco è destinato alla cura delle malattie ed a salvare vite umane; esso è quindi uno strumento particolare, con un alto valore pratico, ma anche con un contenuto etico che lo distingue da tutte le altre merci. Tuttavia, tra i farmaci che il nostro medico ci può prescrivere, alcuni perdono, a nostro parere, questo valore etico perché contribuiscono al profitto di case farmaceutiche di paesi i cui governi si macchiano continuamente e con fredda determinazione di crimini orribili ai danni di popolazioni più deboli.

Noi ci preoccupiamo in particolare di ciò che i governi israeliani da molti anni stanno facendo al popolo pale stinese, che ha solo la colpa di vivere da sempre in quella terra. Recentemente, Israele si è reso protagonista dell’ennesimo atto di genocidio nei confronti della popolazione della Striscia di Gaza, da sette anni sotto assedio. Nell’ultima operazione militare israeliana, denominata Margine Protettivo,” sono stati uccisi più di 2.100 palestinesi, tra cui molte donne e bambini. Oltre 10.000 sono stati i feriti e il personale medico e le infrastrutture sanitarie e delle Nazioni Unite sono stati deliberatamente colpiti.

Crediamo sia un’ipocrisia, quindi, comprare farmaci prodotti da un’industria, quella israeliana, che trae profitto e promuove il brutale regime colonialista di apartheid e di occupazione militare che semina morte e distruzione in Palestina. Le case farmaceutiche israeliane presenti in Italia, la TEVA, la RATIOPHARM e la DOROM, producono essenzialmente farmaci generici (quelli “non di marca”, che costano meno).

Caro/a cittadino/a, che come noi hai a cuore la tua salute e la tua umanità, ti invitiamo a reagire a questa violenza con un gesto pacifico, non diretto contro le persone di religione ebraica (il razzismo, l’antisemitismo e chi se ne macchia ci fanno orrore), ma contro l’economia di una nazione guidata da governi guerrafondai le cui azioni costituiscono crimini di guerra e contro l’umanità:

RIFIUTA

di acquistare i farmaci delle ditte TEVA, RATIOPHARM e DOROM chiedendo al tuo medico ed al tuo farmacista, quando sia possibile, di sostituire il medicinale con altri uguali, ma di ditte diverse; ne hai il diritto ed il costo è esattamente lo stesso.

Un piccolo gesto unito alla consapevolezza di essere tra coloro che hanno il coraggio di denunciare il massacro di cittadini inermi e prigionieri commesso a Gaza, e non vogliono essere complici silenziosi dell’oppressione che da molti anni viene inflitta ai palestinesi nella loro terra.

Agiamo tutti insieme, in tutto il mondo. Cominciamo dalla Teva!

Ogni nostro gesto, da consumatori o da “pazienti”, è importante.

SANITARI PER GAZA

PUMA non rinnoverà il suo contratto con la Federcalcio israeliana

Data di trasmissione
Durata 21m 29s

La Campagna palestinese per il boicottaggio accademico e culturale di Israele (PACBI), parte fondatrice del movimento BDS, accoglie con favore la notizia che PUMA non rinnoverà il suo contratto con la Federcalcio israeliana (IFA).

PUMA è stata l’obiettivo di una campagna BDS mondiale dal 2018 per il suo sostegno all’apartheid israeliana che opprime milioni di palestinesi. L’IFA dirige le squadre e sostiene il loro mantenimento negli insediamenti israeliani illegali su terra palestinese rubata.

Messaggi interni trapelati hanno rivelato che PUMA era sottoposta a enormi pressioni per rescindere il contratto.

Con il genocidio in corso da parte di Israele contro 2,3 milioni di palestinesi bloccati a Gaza, il territorio essendo sotto assedio israeliano da 16 anni, e l’uccisione di più di 18.000 persone, tra cui dozzine di calciatori, la pressione per il boicottaggio non ha fatto che aumentare.

Anni di pressione implacabile su PUMA da parte del movimento BDS in tutto il mondo e il danno alla sua immagine dovrebbero essere una lezione per tutte le aziende che sostengono l’apartheid israeliana: la complicità ha delle conseguenze. È anche una lezione per la FIFA, profondamente complice e dominata dall’Occidente, che continua a fare in modo che Israele non risponda dei suoi atti, nonostante le squadre degli insediamenti violino i suoi stessi statuti.

Ringraziamo le centinaia di gruppi di solidarietà di base, atleti e squadre di tutto il mondo che hanno sostenuto l'appello di 215 squadre palestinesi per il boicottaggio di PUMA.

Questa vittoria del boicottaggio è una vittoria dolceamara mentre continua la pulizia etnica dei palestinesi da parte di Israele. Ma ci dà speranza e determinazione nel denunciare le responsabilità di tutti i sostenitori del genocidio e dell’apartheid. Noi continueremo a denunciarli finché tutti i palestinesi non potranno vivere in libertà, giustizia e uguaglianza.

https://bdsitalia.org

BDS: Cessate il fuoco subito!

Data di trasmissione
Durata 14m 19s

Una compagna attiva nelle campagne di BDS ( boicottaggio disinvestimento sanzioni) ci aggiorna sulle tante mobilitazioni ed adesioni in tutte le parti del mondo e sulle priorità in questo momento per fermare il genocidio in atto a Gaza.

No al Giro d’apartheid

Data di trasmissione
Durata 13m 22s

Il Giro d’Italia, ancora una volta, si presta allo sportswashing del regime israeliano d’apartheid. 

E lo fa mentre il governo più razzista ed estremista della storia di Israele inasprisce ulteriormente il brutale regime di apartheid che opprime la popolazione palestinese.  

Alla competizione più amata dagli italiani parteciperà l’equipe  israeliana sponsorizzata dal governo.

Questa squadra è talmente scesa nella classifica che non ha più nemmeno la qualifica per partecipare alle grandi gare come il Giro d’Italia. Forse perché la formazione israeliana, fondata da un miliardario canadese, ha sempre avuto come  unico vero scopo quello di  usare lo sport per dare una immagine falsamente positiva dell’apartheid israeliana.

Ma il Giro gli è venuto in soccorso con un invito “speciale”. Non possiamo lasciarlo passare sotto silenzio.

I palestinesi ci chiedono di mobilitarci lungo tutto il percorso.

E noi rispondiamo. 

Dal 6 al 28 maggio, facciamoci sentire nelle tappe in Abruzzo, Basilicata, Puglia, Campania, Umbria, Marche, Emilia Romagna, Toscana, Liguria, Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia e per la conclusione a Roma.

Prepariamoci ad “accogliere” come si deve la squadra dell’apartheid israeliana. 

Nel 2018, gli amanti della bicicletta e dello sport pulito e chi sostiene la lotta palestinese hanno protestato lungo tutto il percorso del Giro d’Italia per aver fatto la “Grande Partenza” da Israele dell’apartheid.

Facciamolo di nuovo! Oggi, mentre il popolo palestinese si prepara a segnare 75 anni di oppressione, pulizia etnica e colonialismo israeliani, è più importante che mai. 

» Contattaci per maggiori informazioni: bdsitalia@gmail.com 

Gli attivisti di BDS France si stanno preparando a inscenare proteste a luglio, lungo il Tour de France, perché anche la gara francese ha esteso un “invito speciale” alla squadra dell’apartheid israeliana. 

Partiamo con le proteste in Italia, per poi passare il testimone alla Francia. 

Diciamo no al Giro d’apartheid!

BazArte contro l' Apartheid

Data di trasmissione
Durata 14m 3s
 Giovedì 1 dicembre dalle h 18.00 a Bazar- Taverna Curdo Meticcia In Via Casilina 607
 Asta Benefit Solidale per la Palestina e BDS Roma.
 
L'asta di opere d'arte palestinesi e italiane si concluderà con un "Reading" di poesie Palestinesi a cura di Simone Sibilio, professore di Lingua e Letteratura Araba all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Le sue principali aree di ricerca sono la poesia araba moderna e contemporanea, la questione palestinese, la traduzione letteraria.
 
Presentiamo l'iniziativa con una compagna di BDS Roma

Sosteniamo Palestina

Data di trasmissione
Durata 7m 46s

Mercoledi 29 Giugno @ L.O.A. ACROBAX Dalle h. 19.00  Presentazione Aida Summer Camp ed aggiornamenti dal Centro Culturale Amal Almustakbal. Racconti, Corrispondenze dalla Palestina  Interventi, Approfondimenti ,Cena Palestinese Benefit, Banchetti, Angolo Fotografico, Musica Tradizionale.

Ne parliamo in diretta con un compagno.

A venti anni dal massacro di Jenin

Data di trasmissione
Durata 1h 11m 28s

Venti anni fa l’esercito israeliano ha bombardato e assaltato il campo profughi di Jenin per oltre dieci giorni. Era parte dell’operazione israeliana “Scudo Protettivo” durante la quale Israele ha inviato truppe nel cuore delle sei principali città della Cisgiordania occupata e nei villaggi e i campi profughi vicini, che erano sotto il controllo dell’Autorità Nazionale Palestinese.

Di cosa è cambiato, delle lotte, delle molte forme della resistenza palestinese e di come se ne parla nel mondo
ne parliamo con la Coordinatrice delle relazioni internazionali e membro della segreteria internazionale del Comitato Nazionale Palestinese per il BDS.

Criticare Israele non è antisemitismo

Data di trasmissione
Durata 17m 51s

L’11 gennaio scorso, in Spagna, otto attiviste ed attivisti,che rischiavano di finire in carcere per aver promosso una campagna nel 2015 di boicottaggio nei confronti di un artista filo israeliano, sono stati prosciolti dalle accuse che avrebbero potuto costar loro dai quattro ai sei anni di reclusione.La causa è stata definitivamente archiviata dopo l’accoglimento da parte del Tribunale di Valencia del ricorso presentato dalla difesa. Nel pronunciamento dell’Audiencia si rileva che «i fatti che si considerano suppostamente delittuosi si riducono in realtà all’attribuzione al musicista di un presunto posizionamento rispetto alla politica del governo d’Israele, e non sono motivati dalla sua condizione di ebreo, dalla sua religione o da qualsiasi altra circostanza»

di questa ed altre sentenze di assoluzione per accuse di antisemitismo in Francia ed in Germania ne parliamo con una compagna della campagna bds Italia.

Intervista a Khalil

Data di trasmissione
Durata 38m 35s

Khalil è un giovanissimo compagno ghazawo, militante per la campagna BDS – Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni – e attivista per i diritti umani.  È uno studente di scienze politiche che vuole proseguire i suoi studi con un master sull’apartheid imposta dal governo Israeliano. Oltre allo studio si occupa dell’insegnamento della lingua inglese e collabora con dei musicisti (Gaza Blues) con cui hanno rifatto delle canzoni popolari palestinesi, collezionate in un album che si chiama ‘Tyrants’ Fear of Songs’. È affetto da un cancro alla colonna vertebrale e periodicamente ha bisogno di cure quasi mai presenti sul territorio Ghazawo, che lo portano a dipendere dai permessi delle autorità sioniste per farsi medicare a Gerusalemme. È in questo contesto che alcune/i compagne/i sono entrate in contatto con lui, quando era in riabilitazione post trapianto di midollo presso l’ospedale Al Mokassed di El Quds.

Intervista realizzata da un gruppo di compagne e compagni provenienti da diverse realtà ed esperienze in giro per l’Italia, e non solo. Tutte/i con l’interesse e la volontà di portare, per quanto possibile, solidarietà al popolo palestinese e alla loro lotta contro l’occupazione e per l’autodeterminazione.

Sabato 27 Giugno: Manifestazione per il riconoscimento della Palestina

Data di trasmissione
Durata 25m 40s

Con una compagna del movimento BDS- Boicottaggio Disinvenstimento e Sanzioni parliamo della manifestazione contro l'annessione allo stato di Israele dei territori palestinesi occupati che ci sarà a Roma Sabato 27 Giugno alle ore 16 da piazza del Campidoglio.

In merito a questo è importante sottolineare che proprio in un comunicato pubblicato il 16 Giugno, 47 esperti indipendenti delle Nazioni Unite hanno condannato il piano israeliano di annettere parti consistenti del territorio cisgiordano a partire dal 1 luglio. Un progetto che, si legge nella nota, “intensificherà le violazioni dei diritti umani dei palestinesi”. Gli Emirati Arabi, intanto, aprono sempre più ad Israele: “Abu Dhabi può lavorare con Tel Aviv in alcuni campi” (Fonte: nena-news)

Inoltre, la compagna ci aggiorna sulle varie campagne attive: come quella contro i droni killer di Israele in Europa