Prosegue l'escalation israeliana e il numero dei morti e dei feriti. Da oggi nessuno può entrare o uscire da Gaza, giornalisti compresi. Situazione sempre più difficile nella striscia dal punto di vista umanitario: manca acqua, carburante, elettricità, aumentano gli sfollati.
Una compagna da Gaza ci racconta quello che sta vedendo dalle sue finestre. Una gaza completamente al buio le uniche luci sono quelle dei bombardamenti.
Prosegue l'operazione di guerra messa in atto da Israele, denominata Protective Edge. Sale il numero delle vittime civili palestinesi e dei feriti. Le dichiarazioni dei ministri del governo israeliano lasciano intendere che i raid non cesseranno nelle prossime ore, si teme anzi che possano iniziare operazioni militari di terra. Venerdì a Roma presidio alle ore 18 a Largo Corrado Ricci.
Un aggiornamento dalla Palestina su quello che sta succedendo in questi giorni. Iniziamo con Gerusalemme con una compagna che ci racconta degli scontri violenti dopo il ritrovamento del corpo del giovane palestinese rapito e ucciso e delle leggi che sta promulgando Israele per la giudeizzazione delle scuole a Gerusalemme. Sempre da Gerusalemme un compagno degli Anarchici contro il muro ci parla dei media israeliani e delle manifestazioni degli antirazzisti.
Ancora da Aida camp una corrispondenza sulla situazione nei territori occupati, dove continuano gli contri con i coloni.
Un commento di un campagno palestinese sull'autorità palestinese che non sta prendendo parola su quando sta accadendo.
Non cessano i raid israeliani su Gaza e gli arresti a Hebron che si susseguono ormai da giorni. Oggi presidio a Montecitorio alle 17 in solidarietà col popolo palestinese.