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disabilità

Presidio in solidarietà alle vittime dei maltrattamenti alla Stella Maris

Data di trasmissione
Durata 21m 45s

Il 16 maggio 2023 alle ore 14 presso il Tribunale di Pisa si terrà una nuova udienza per i maltrattamenti avvenuti nella struttura di Montalto di Fauglia gestita dalla Fondazione STELLA MARIS.

Nell’estate del 2016, in seguito alla denuncia dei genitori di un giovane ospite, la struttura è stata posta sotto controllo con l’installazione di microcamere e, dopo tre mesi di intercettazioni, la Procura di Pisa, avendo prove evidenti (segnalate anche da alcune lettere anonime di dipendenti che denunciavano abusi e insabbiamenti di prove), ha configurato  l’ipotesi di reato per maltrattamenti.

Tra gli ospiti della struttura, ricordiamo Mattia, morto successivamente nel 2018 per soffocamento, in seguito al blocco della glottide dovuto a un prolungato e eccessivo uso di psicofarmaci; vicenda per la quale è in corso un altro processo penale.

Il processo per maltrattamenti sta andando avanti da più di 5 anni con estrema lentezza: le udienze sono troppo diradate se si considera l’elevatissimo numero di persone invitate a testimoniare. Si tratta, infatti, del più grande processo sulla disabilità in Italia che nel periodo della pandemia (caso unico nella storia della giustizia pisana) è stato ospitato nel Palazzo dei Congressi di Pisa. Tra le numerosissime parti civili si segnala la presenza di tre associazioni: ANMIC (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili) AGOSM (Associazione Genitori Ospiti Montalto) e Telefono Viola di Roma.

Al momento gli imputati sono 15, tra essi le due dottoresse che gestivano la struttura e il Direttore Sanitario della Stella Maris. Due imputati sono usciti di scena: un operatore che ha patteggiato la pena e il Direttore generale Roberto Cutajar che, avendo scelto il rito abbreviato, è stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione. Nonostante questo Cutajar in Toscana continua ad avere un ruolo di primo piano ed è ancora Direttore generale della struttura.

I genitori e i tutori e altri testimoni già ascoltati hanno riportato le violenze subite dai ragazzi di Montalto e documentate dalle videoregistrazioni che testimoniano 208 episodi di violenza in meno di quattro mesi, una violenza –quindi- non episodica ma strutturale.Ne parliamo con un compagno del Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud

PRESIDIO in SOLIDARIETA’ alle VITTIME dei MALTRATTAMENTI

MARTEDI’ 16 MAGGIO ORE 14 presso il Tribunale di Pisa in Piazza della Repubblica

Presentazione del libro Bestie da soma. Disabilità e liberazione animale.

Data di trasmissione
Durata 52m 4s

Il volume di Sunaura Taylor "Bestie da soma: disabilità e liberazione animale", recentemente tradotto da feminoska e da lei curato con Marco Reggio per Edizioni degli Animali, tematizza un'intersezionalità inedita tra abilismo e specismo, disabilità e liberazione animale. Da pensatrice radicale, essenziale, Sunaura Taylor, artista, attivista per i diritti dei disabili e degli animali, affronta in questa sua opera, smontandole, le diverse maschere della normalità. Di ciò che si può definire abilismo. Di una visione antropocentrica del mondo. Di una visione patriarcale e razzista che attraversa le nostre società che definiamo civili. «Gli animali sono la carne», questo pensiero affiorato nell'infanzia la guida e orienta la sua vita. Nella pervicace ostinata ricerca di un'appartenenza comune, tra animali umani e animali non umani; tra disabili e persone normodotate. Come se le coercitive dicotomie occidentali, pensate per esercitare un dominio, fossero di volta in volta annullate, disincastrate, sciolte, rese inconsistenti. Non per approdare a un'uguaglianza omologante, ma per sfociare in un rapporto profondo e vivificante, in cui uguaglianza e differenza mantengano la loro reciproca e indissolubile conflittualità, complementarietà, senza che l'una prevalga sull'altra. Gli animali siamo noi, tutti noi. Dobbiamo sciogliere le catene che li (ci) imprigionano. La cura diviene così una forma di interdipendenza, di etica liberatrice.

Il 19 gennaio dalle ore 18.30 è previsto un gruppo di lettura di Bestie da Soma con feminoska.

A questo link tutte le info: https://www.facebook.com/events/599105541187830?ref=newsfeed

 

Coronavirus, nel Bresciano la strage silenziosa delle disabili psichiche

Data di trasmissione
Durata 20m 37s

Che l’infezione da SARS-CoV-2 abbia avuto un impatto particolarmente pesante sulle fasce più fragili, vulnerabili della popolazione lo abbiamo visto con le vicende delle Residenze Sanitarie Assistenziali.
Esiste però un altro fronte di vicende ancora più nascoste e che riguardano i focolai, i contagi e i decessi per contagio tra gli ospiti e il personale tra le 3.300 strutture residenziali o semiresidenziali per disabili (RSD) attive nella Penisola, 646 delle quali sono specializzate nella cura dei disabili psichici.
Rispetto a queste ultime è difficile avere dati completi che per ora non sembrano interessare a nessuno: l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) venti giorni fa ha dato incarico al Garante per le persone private della libertà personale di fare un’indagine sulla situazione delle residenze per anziani. Ma non è stata chiesto lo stesso monitoraggio per le residenze per i disabili. Poi il 17aprile, l’ISS ha emanato le linee guida Covid-19 per le Rsa e Rsd, un ritardo pazzesco. Sembrerebbe che tutto il sistema abbia puntato sull’emergenza ospedaliera e ritenuto sacrificabili anziani e disabili, diversamente queste scelte risultano difficili da spiegare.
Una grande strage che sta passando sotto silenzio - e che ci ricorda ancora una volta se ce ne fosse bisogno che non siamo tutte sulla stessa barca, perchè il virus e le sue conseguenze dirette e indirette, non assumono per tutti i corpi la stessa valenza – men che meno per i corpi rinchiusi e privati della libertà.
Questo silenzio è rotto solo sporadicamente da qualche testata locale. Emergono in questi gg notizie dalla residenza psichiatrica Skypper di Masone (Genova) 3 morti e 38 su 40 pazienti contagiati o della Sacra Famiglia di Cocquio Trevisago (Varese, 4 morti e 84 contagiati).
In particolare noi questa mattina vorremmo fare luce su la strage di 22 donne internate presso l’Istituto psichiatrico Bassano Cremonesini di Pontevico e vorremmo farlo con Nicola Borzi, giornalista, uno dei primi che ne ha parlato e scritto in un articolo dal titolo Coronavirus, nel Bresciano la strage silenziosa delle disabili psichiche
A lui chiediamo di raccontarci che cosa è successo dentro l’istituto psichiatrico in che modo è stata affrontata l’emergenza covid e se possibile di darci anche un inquadramento della struttura psichiatrica e del contesto sociale, politico, economico su cui insiste.

 

Roma: Atac i nuovi autobus e la disabilità

Data di trasmissione

Virginia Raggi annuncia l'ennesimo acquisto di autobus, ma sarà verò? Ne parliamo con Mercurio Viaggiatore.

Continuamo anche a porre l'accento sul fato che le scale mobili della Metro continuano a non funzionare impedendo di fatto l'accesso a molte perosne disabili. Lo stesso vale per gli autobus del tutto inadeguati ai disabili.

In seguito a questo ha chiamato ascoltatore disabile.

 

Tappabuchi del 21 marzo 2016

Data di trasmissione
Durata 49m 1s

Intervento di un lavoratore del coordinamento operatori specialistici e della comunicazione sull'incontro alla Regione Lazio nell'ambito della loro vertenza per contratti stabili e riconoscimento della figura professionale. In vista anche della prossima manifestazione nazionale l'8 aprile 2016 alle 14 sotto il MIUR.

Reportage sulle iniziative di sciopero di venerdì 18 e sabato 19 marzo davanti i magazzini Sogetras/Fercam, TNT e Carrefour di Santa Palomba.