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femminismo

Ciao Oria

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Oria è arrivata con la forza di un uragano nelle nostre vite insegnandoci che insieme possiamo cambiare il mondo.

Con quella tenacia caparbia come la sua indole marsicana e la capacità unica di guardare oltre, dove nessuna riesce nemmeno a immaginare - partendo dallo scantinato di casa sua - abbiamo condiviso gioie, sconfitte, successi e follia, come l'idea di creare Be free: La tua cooperativa femminista!

Oria, sei rivolta e rivoluzione.

Il dolore ora e' immenso. Ma la tua forza continuerà ad ispirarci, in ogni gesto, parola e pratica

Ci stringiamo insieme alla tua famiglia, alle amiche, alle sorelle, alle compagne di lotta.

 

Per tutte le persone che hanno il desiderio di salutare Oria,

sarà possibile farlo domani,

31 ottobre,

dalle 11,00 alle 14,00

presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio.

I funerali si terranno

Domenica 2 novembre alle 15,00

nella chiesa di San Francesco a Ripa

Le yurte non hanno il soffitto di cristallo

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Tra il 1928 e il 1939 il partito comunista organizza una serie di centri di comunità mobili che seguono le popolazioni nomadi dell'Asia Centrale per offrire assistenza sanitaria, istruzione, e prevenzione della violenza domestica. Oggi parliamo delle yurte rosse, della possibilità che siano uno strumento coloniale, e della rivisitazione ideologica di cui sono oggetto.

CW: violenza domestica, violenza di genere

Scaletta musicale:

 

Catania: protesta contro la "giustizia patriarcale"

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Oggi, venerdì 30 maggio, una trentina di compagne e compagni hanno fatto un presidio davanti al tribunale di Catania "per dire basta alla giustizia patriarcale dei tribunali”

Dopo le motivazioni della sentenza del tribunale di Catania che ha assolto di Santo Torrisi, un professore di Medicina dell'Università di Catania, accusato di violenze sessuali e molestie verbali da sette ragazze "Ha appoggiato i palmi al seno, non c'è stata una pressione particolare delle mani", recita il dispositivo adottato dalla quarta sezione del tribunale di Catania.

Davanti al Tribunale la protesta contro la decisione dei giudici e la solidarietà con le studenti che hanno denunciato le molestie e le violenze subite

Cattive maestre

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Nel 1917 un gruppo di militanti bolsceviche si rende conto che la 'classe' sembra essere composta solo di maschi cis etero. Ne nasce lo Zhenotdel, la sezione del partito comunista dedicata all'eliminazione delle condizioni materiali che portano all'oppressione della donna. Per pochi anni le donne sovietiche godono di una libertà senza precedenti nel mondo occidentale e iniziano a ripensare la relazioni. Entro la metà degli anni '30 ognuna di queste conquiste è smantellata e le donne riportate nello spazio domestico. Oggi parliamo di amore e rivoluzione, delle relazioni gioiose che ci sono state rubate, e delle tre donne che hanno lottato perché invece fossero possibili. Tutt3 a bordo che andiamo a dividere la classe!

Scaletta musicale:

  • Say Mo, Ruhsora Emm, Sevinch Mo'minova - Ne boldi? [Cos'e' successo?]
  • Antye Greie-Ripatti - Alexandra Kollontai 1872 - 1952 [link al progetto Dissidentova]
  • Cardi B, Megan Thee Stallion - WAP

Per approfondire:

  • L'archivio Kollontai [in inglese] dove si trova Make way to the winged Eros! ['Largo all'eros alato!']

Taranto: processo per violenze su una ragazza disabile da 8 autisti Amat

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Tra il 2018 e il 2020 sono state perpetrate ripetute violenze sessuali ai danni di una ragazza allora appena maggiorenne portatrice di disabilità per le quali sono stati accusati otto autisti dell'azienda di trasporto pubblico di Taranto Amat; in questi anni la violenza è caduta nel silenzio, rotto solo ora con la fase del processo in cui la pm ha chiesto le condanne per gli otto imputati.

Ne parliamo con Cristina Pulpo, psicologa del Centro Antiviolenza Donne di Taranto, Sostegno Donna

GenerAct: prevenzione e contrasto alla violenza di genere

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Con due compagne della Casa delle Donne Lucha y Siesta e del Centro Donna Lisa, presentiamo GenerAct, un progetto di Orientamento ai Servizi Antiviolenza e Antidiscriminazione di Genere, che si articola in una pluralità di azioni, tra cui lo Sportello di Segretariato sociale, aperto dal lunedì al venerdì, dalle 16:00 alle 20:00. in via dei Volsci 10. Lo sportello offre uno spazio di accoglienza e primo ascolto, sostegno psicologico, orientamento e accompagnamento ai servizi specialistici.

Oltre allo sportello, l'attività di GenerAct si estende a molte altre iniziative, tra cui Animazione territoriale femminista e transfemminista, Empowerment e prevenzione con la comunità studentesca, In-formazione, ovvero diffusione e promozione di teorie e pratiche di contrasto alla violenza di genere, Community work: laboratori creativi per  una comunità contro violenza e discriminazioni, (Y)our Safe Place per la costruzione di una rete informata sulla violenza di genere.

E' possibile accedere direttamente nella sede di via del Volsci 10, oppure prendere appuntamento con un SMS o un Whatsapp al +393791594030 o con una mail a generact@gmail.com

 

Che vuol dire fare la giornalista in Egitto

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Hadeer viene da una famiglia molto politicizzata che da sempre si è occupata di informazione e giornalismo. Suo nonno ha anche pagato con il carcere scrivere denunciando la realtà repressiva egiziana. Ma cosa vuol dire oggi fare la giornalista in Egitto? Di questo parliamo con Hadeer ma anche di femminismo, di Palestina, della repressione e della vita in un paese sempre più difficile da vivere. L'intervista è in arabo e italiano. 

Passeggiata separata a San Lorenzo: con tutta la rabbia con tutto il dolore

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A poche ore di distanza da quando è uscita la notizia dell'ennesimo femminicidio, è stata convocata una passeggiata rumorosa in piazza dell'Immacolata, a San Lorenzo. Il sentimento di rabbia e di dolore è stato più forte del poco preavviso, e così le strade sono state invase da migliaia di compagn* e libere soggettività.

La serata si è conclusa con un appuntamento per oggi (giovedì 3 aprile) alle 14 a piazzale Aldo Moro.