Roma: Lucha y Siesta verso il FESTIVAL VOCE ARCAICA #2
Il cineforum di martedì 1 luglio sarà benefit per il Festival Voce Arcaica.
Il 21 febbraio alle 18 si terrà a Esc la conferenza “Confederalismo democratico. Una soluzione per la pace in Medio Oriente”, organizzata da Uiki – Ufficio informazione #Kurdistan in Italia.
L’iniziativa sarà l’occasione per riflettere sui cambiamenti che stanno scuotendo il Medio oriente, a partire dal punto di vista dei popoli che stano realizzando la rivoluzione del Confederalismo democratico. Questo concetto, coniato dal leader curdo Abdullah Ocalan all’inizio degli anni 2000, è alla base dell’esperimento civile e sociale che nei territori dell’Est e del Nord della Siria da più di dieci anni ha dato vita a una amministrazione autonoma (Aanes) dove convivono pacificamente popolazione di culture, religioni e etnie diverse.
L’Aanes, sorta dalla vittoria della Rivoluzione del Rojava contro le barbarie dello Stato islamico, è ancora oggi sotto attacco. Dopo la salita al potere in #Siria di Mohammed Al-Jolani, il leader della milizia salafita Hayat Tahrir-el Sham, che ha spodestato il dittatore Bashar Al-Assad, gli attacchi contro l’Aanes da parte delle milizie del Sirian national army e della Turchia, che li finanzia, si sono moltiplicati. Il rischio che la Turchia di Erdogan imponga in Siria una soluzione militare piuttosto che politica, eliminando così l’esperimento dell’Aanes, è molto alto.
Ma il Confederalismo democratico rappresenta, per tutti i popoli che abitano ora il Medio oriente, una soluzione contro la guerra, l’ingiustizia, la barbarie e il fascismo, religioso e non. Basato su tre pilastri teorici, l’ecologia, la democrazia diretta e il movimento delle donne, il confederalismo democratico fornisce gli strumenti per gestire il bene comune attraverso relazione comunitarie e paritarie, nel rispetto delle differenze.
Dopo un’introduzione a cura del Comitato italiano per la liberazione di Abdullah Ocalan, l’evento proseguirà con due relazioni sul concetto di confederalismo democratico. L’ultima parte sarà invece dedicata al resoconto di alcun* dell* particpanti alla delegazione internazionale che è entrata in #Rojava a fine gennaio.
A seguito dell’evento sarà disponibile un pasto a cura del centro socio-cultutale Ararat.
Insieme a un attivista di UIKI onlus riepiloghiamo alcuni fatti rilevanti avvenuti nel Kurdistan turco e in Rojava nel corso dell'ultima settimana, dagli arresti di sindaci e militanti in Turchia agli scontri armati in Siria, sullo sfondo di importanti negoziati diplomatici che però ancora sembrano essere in uno stato embrionale.
A 12 anni dal triplice femminicidio di tre attiviste curde a Parigi, Sakine Cansız (Sara), Fidan Doğan (Rojbin) e Leyla Şaylemez (Ronahî), la comunità curda in Europa e nel mondo e le organizzazioni solidali con il movimento delle donne curde come la Rete JIN, la rete Kurdistan, Non Una di Meno e il Comitato di Jineoloji in Italia, scendono in piazza oggi, 9 gennaio, alle 17.30 a Campo de’ Fiori, per chiedere verità e giustizia e per denunciare il ruolo della Turchia nella guerra di repressione e oppressione nelle regioni del Bakur nel sud della Turchia e del Rojava nel Nord-est della Siria a dieci anni dalla liberazione di Kobane da Daesh (ISIS) avvenuta il 26 gennaio 2015.
Ne parliamo con una compagna
Il prossimo 3 agosto saranno passati esattamente dieci anni dall’attacco dell’ISIS ai villaggi del distretto di Shengal, abitato dagli ezidi. Shengal è situato nel governatorato del Ninive, nella parte nord-occidentale dell’Iraq, al confine con la Siria e a pochi chilometri dalla Turchia.
L' Italia non ha ancora riconosciuto il genocidio e c'è un silenzio atroce sui continui bombardamenti della Turchia, sui sopravvissuti e sui tentativi delle potenze, che hanno permesso il genocidio, di riprendere possesso della città, attualmente autogovernata dagli ezidi.
Sabato 3 agosto h 20.00 al CSOA La Strada - Via Francesco Passino 24
Mostre fotografiche, presentazione libri, proiezioni a 10 anni dal genocidio di Shengal
Presentiamo l'iniziativa con una compagna autrice di uno dei libri che verrà presentato.
Il Congresso nazionale curdo ha inviato una lettera aperta per richiedere la cessazione delle violenze nel Kurdistan meridionale, di seguito il testo.
A Roma il centro curdo Ararat festeggia il suo venticinquesimo compleanno, in concomitanza purtroppo con un'ulteriore stretta repressiva del governo turco che ha provocato una condanna a lunghissime pene detentive per due leader del partito progressista HDP.
Di seguito il programma delle giornate di venerdì 17 e sabato 18 maggio