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Assemblea nazionale di Rete Kurdistan Italia

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Assemblea nazionale di rete Kurdistan Italia

Le popolazioni del Kurdistan e del Medio Oriente stanno vivendo un passaggio cruciale. Dopo anni di guerra, invasioni e tentativi di cancellazione politica e culturale, si apre oggi un nuovo scenario complesso: la prospettiva di un processo di pace in Turchia e il futuro incerto delle conquiste curde in Siria e in Iraq.

Il 12° congresso del Pkk ha sancito la fine della lotta armata e la volontà di portare avanti la battaglia sul piano politico, con l’annuncio ufficiale dello scioglimento dell’organizzazione armata e la nascita di una prospettiva politica che mira a trasformare la tregua in un percorso di pace irreversibile.

Una commissione parlamentare, sostenuta dalla maggior parte dei partiti turchi, sta ora discutendo il percorso di pace. La sfida è enorme: superare decenni di conflitto, cambiare leggi liberticide, democratizzare la Turchia e garantire giustizia per tutte le comunità.

Anche la caduta del decennale regime di Bashar Assad ha aperto nuove prospettive e pericoli. Negli ultimi mesi Ankara ha intensificato la pressione contro le Forze democratiche siriane (Sdf), l’alleanza curdo-araba che ha guidato la resistenza contro l’Isis. Il governo turco continua a considerare le Sdf una mera emanazione del Pkk e il presidente turco Erdogan minaccia nuove operazioni militari contro il Rojava se i curdi non accetteranno lo scioglimento delle proprie strutture difensive. Dietro queste minacce si nasconde la volontà di liquidare l’esperienza dell’Amministrazione autonoma democratica della Siria del nord-est.

La risposta curda è arrivata con chiarezza da parte di Abdullah Öcalan: il Rojava è una linea rossa. La prospettiva di cancellare le conquiste democratiche dei curdi non è accettabile né in Siria né in Turchia. Allo stesso tempo, nel Kurdistan del sud (Iraq), aree come Shengal e Makhmour continuano a subire attacchi e restrizioni, nel silenzio della comunità internazionale.

Oggi più che mai è vitale rafforzare gli sforzi di solidarietà con il popolo curdo e di pressione sul governo turco affinché le prospettive di pace si realizzino e il conflitto lasci spazio alla lotta politica e civile.

È in questo contesto che invitiamo tutte e tutti all’Assemblea nazionale di Rete Kurdistan in Italia, aperta a realtà organizzate, movimenti e singoli solidali con il popolo curdo. Sarà un momento per discutere insieme del nuovo scenario, delle responsabilità internazionali, del ruolo della solidarietà dal basso e delle prospettive per la costruzione di un Medio Oriente libero, democratico e giusto.

Programma;

10:00  Aggiornamenti da Turchia, Siria, Rojava, Iraq, Campo di Makhmour, Shengal e Iran

A seguire dibattito

13:30 – 15:00 Pranzo

A seguire dibattito, presentazione progetti e programmazione

Bologna, 25 Ottobre 2025 – dalle ore 10:00 presso Centro Sociale TPO, Via Casarini 17/5

Roma: Lucha y Siesta verso il FESTIVAL VOCE ARCAICA #2

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Una compagna di Lucha y siesta e della Rete Kurdistan ci racconta il programma della serata di martedì 1 luglio in vista della seconda edizione del Festival Voce Arcaica dedicato ad una donna curda. 
 
Di seguito il comunicato: 

Il cineforum di martedì 1 luglio sarà benefit per il Festival Voce Arcaica.
Ci vediamo dalle 19 con un ricco programma:
Immagine rimossa. Aggiornamenti dal Kurdistan
Immagine rimossa. Presentazione di VOCE ARCAICA, il festival dedicato alla compagna curda Nagihan Akarsel
Immagine rimossa. alle 21 Proiezione del documentario “Tearing Walls Down” (2023) di Şerif Çiçek e Hebun Polat
In ricordo di Nagihan Akarsel, attivista, giornalista dell’accademia di Jineoloji nel Kurdistan iracheno, uccisa da un drone turco nell’Ottobre del 2022.
L’apericena vegan è in collaborazione con il Centro culturale Ararat
 

Il caso Kobane e i curdi in Turchia

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Il 31 Marzo il Partito per l’Uguaglianza e la Democrazia dei Popoli DEM ha eletto 81 sindaci, un risultato straordinario che evidenzia la volontà del popolo curdo di non piegarsi alla violenta repressione e criminalizzazione a cui è sottoposto in Turchia.
In generale, le elezioni locali hanno assestato un duro colpo al governo autoritario di Erdogan che è stato sconfitto in tutte le principali città turche e del Kurdistan. A questa sconfitta il governo ha reagito seguendo lo stesso schema messo in campo nelle elezioni del 2019, deponendo gli amministratori regolarmente eletti e sostituendoli con dei fiduciari dell’alleanza di governo AKP-MHP, gli stessi che hanno lasciato enormi buchi nel bilancio dei comuni commissariati.
Dopo giorni di rivolta, il governo è stato costretto a ritirare il commissariamento del comune di Van. Lo stesso non è successo ad Hakkari, dove il sindaco Siddik Akiş è stato deposto e condannato a 19 anni e 6 mesi sulla base di un procedimento pretestuoso aperto da oltre 10 anni.
Inoltre, il 16 Maggio 2024 sono state emesse le sentenze di primo grado del “Processo Kobane”, in cui 108 membri di HDP, il partito di opposizione a maggioranza curda che ha preceduto DEM, sono accusati di separatismo, terrorismo e omicidio per aver indetto le grandi proteste dell’ottobre 2014 contro il sostegno del governo turco all’Isis, violentemente represse dalla polizia che uccise 46 manifestanti e ne arrestò 323.Tra le molte condanne spiccano gli ex copresidenti dell’Hdp Demirtaş e Yüksekdağ condannati rispettivamente a 42 e 32 anni.
Si discuterà di questi temi giovedì 20 Giugno alle 18:30 al Brancaleone, Via Levanna 11, insieme ad un delegazione del Partito DEM, composta da:
Ebru Günay, Co-Vicepresidente responsabile degli Affari esteri
Mehmet Rüştü Tiryaki, Co-Vicepresidente responsabile degli enti Locali
Eyyup Doru, Rappresentante per l'Europa del partito DEM
15 h

Kurdistan: Anniversario della morte di Sakine Cansiz

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A 6 anni dall'assassinio nel cuore di Parigi il 9 gennaio 2013 di Sakine Cansiz, co-fondatrice del Partito del Lavoratori del Kurdistan, di Fidan Doğan, rappresentante del KNK (Congresso Nazionale del Kurdistan) e della componente del movimento giovanile, Leyla Şaylemez da parte dei servizi segreti turchi  oggi a Roma si è svolto un presidio sotto l'ambasciata francese insieme, per denunciare la responsabilità dello Stato turco e la complicità dell’Europa.

I compagni e le compagne curde sono state ricevute in ambasciata e hanno consegnato un dossier sugli assassini delle tre compagne a Parigi

per info:

http://www.retekurdistan.it/2019/01/07/9-gennaio-sakine-fidan-leylatre-donne-tre-generazioni-3-pacifiste-assassinate-a-parigi-limpunita-non-deve-trionfare-roma/

 

Questa sera iniziativa organizzata da Fuori dal Gra in collaborazione con Rete Kurdistan Roma e Staffetta Sanitaria per il Rojava

Programma:
– Apericena curdo (5€)
– Proiezione documentario: ‘’Come un corpo solo’’
– Aggiornamenti sulla situazione attuale in Kurdistan
– Cosa possiamo fare noi? La solidarietà in Italia, cenni su pubblicazioni e progetti

 

al Teatro le Sedie - Via Veientana Vetere 51

 

 

 

Roma: dal 21 al 25 marzo Newroz 2017 al Centro Ararat sotto sgombero

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Il Newroz di quest'anno sarà dedicato all'amico dei curdi Dino Frisullo.
Questa è la 2665° festa del Newroz che da 18 anni viene festeggiato al Centro Socio-Culturale Curdo Ararat a Roma, che attualmente ha un'ordinanza di sgombero.

Per il programma degli eventi puoi leggere qui.
Per gli altri appuntamenti del Newroz in Italia vedi qui.

 

11 febbraio 2017: manifestazione nazionale a Milano. Libertà per Öcalan!

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In occasione dell'anniversario del sequestro di Ocalan, in contemporanea con la manifestazione internazionale di Starsburgo, scendiamo in piazza a Milano per:
 
• La libertà per tutti i prigionieri politici e le prigioniere politiche in Turchia! Basta alla tortura e all’isolamento! Chiudere la prigione di Imralı!
• Una soluzione politica e democratica della questione curda! Revocare il bando contro le organizzazioni curde!
• La libertà di Öcalan e la Pace in Kurdistan!
 
Per gli/le interessati/e:
Il prezzo del bus è 25 euro a partecipante. La partenza è prevista alle ore 6.00 dal Verano (Roma). 
per info e prenotazioni scrivete a roma@retekurdistan.it 
 
Ulteriori info qui e qui.

Venti di Mesopotamia

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Comincia domenica "Venti di Mesopotamia", rassegna autorganizzata e itinerante di cinema sul Kurdistan e non solo - Una rassegna di film – editi e inediti – che contribuiscono ad aprire uno sguardo sulla realtà curda in Turchia e al confine con la Siria. Visioni da cui vogliamo partire per raccontare le condizioni di vita, le battaglie politiche, le storie e le scelte di chi oggi vive in un territorio – quello al confine tra la Turchia e la Siria – dove si consuma da 6 anni ormai una delle battaglie più dure della guerra più lunga , complessa e disastrosa degli ultimi cinquant’anni.

Nove film per raccontare diversi aspetti della storia della popolazione curda, che continua , da più di quarant’anni, a resistere, nel panorama di un paese, la Turchia, dove ogni giorno si restringono sempre più gli spazi di libertà, si chiudono giornali e televisioni indipendenti. Un paese dove anche fare cinema di denuncia, se si è parte di una forza di opposizione, diventa sempre più difficile. Una condizione troppo spesso dimenticata e tralasciata dai mezzi di informazione nostrani, relegata a questione di principio, quasi a dimenticare che dentro il coprifuoco, lo stato d’emeregenza e gli arresti arbitrari vivono centinaia di migliaia di persone.