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Valsusa: studenti contro il dimensionamento e la militarizzazione della valle

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Il 15 ottobre in Valsusa è stato organizzato un partecipatissimo sciopero studentesco dagli/le studenti dei licei Norberto Rosa e Enzo Ferrari che hanno manifestato contro il progetto di dimensionamento delle loro scuole e contro la prevista chiusura della stazione di Susa, dovuta ai lavori per il Tav, che andrebbe a impattare pesantemente anche sulla vita delle scuole.

NO TAV: NUOVI ESPROPRI E PRESIDIO A SAN GIULIANO

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Con una voce dalla Val di Susa presentiamo le prossime giornate di lotta contro la costruzione del tav. Cominciamo lo spazio redazionale dando uno sguardo al passato, al 2012, un anno di fermento sociale. Raccontiamo cosa è stato il 2012 per la Val di Susa ma non solo, una valle che è scesa fino alle città, da Torino a Roma. Riportiamo di seguito il comunicato del movimento notav:



E’ la fine di ottobre del 2012: una lunga fila di persone occupa il terreno dove oggi sorge il Presidio No Tav di San Giuliano. Il clima freddo e pungente della Valsusa non ferma migliaia di attivisti e attiviste accorsi per prendere parte alla quarta edizione della campagna “Compra un posto in prima fila”.

L’obiettivo: acquistare collettivamente quell’appezzamento in modo da diventare proprietari legali di una parte della propria terra, per poter dare battaglia e alimentare la resistenza popolare in un futuro in cui i proponenti dell’opera, (allora LTF, oggi TELT) decidessero di espropriare quei terreni.

Quel futuro è qui e comincia adesso!

Il Presidio No Tav di San Giuliano e i terreni sui quali è stato costruito, sono oggi minacciati dalla violenza distruttrice di TELT.

Nel mese di ottobre, infatti, dovrebbe iniziare l’iter per portare a termine le procedure di esproprio. Prassi, questa, volta prima di tutto a sgombrare il campo da chi, da anni, si oppone all’inizio dei lavori legati alla linea Tav Torino – Lione nella piana di Susa.

La furia devastatrice di chi vede la Valsusa come un mero corridoio di passaggio da distruggere e cementificare e fonte di guadagni facili, non può e non deve avere la strada spianata verso l’ennesimo scempio da compiere sul nostro territorio!

È arrivato di nuovo il momento di difendere la nostra valle da quest’opera inutile ed ecocida!

A partire da queste ultime settimane di settembre e nel corso del mese di ottobre, il Movimento No Tav chiama ad una mobilitazione di tutte e tutti per la salvaguardia dei terreni del Presidio. Molte iniziative sono già in calendario, tante altre verranno proposte.

Il 27 settembre ci incontreremo alle ore 21 a Susa per un’assemblea informativa e dal 5 ottobre fino alla fine delle operazioni, sarà attivo a San Giuliano un presidio permanente con campeggio e cucina.

Avanti No Tav, alimentiamo la resistenza popolare!!!

No tav: ci ha lasciato Silvano. Lunedì le esequie

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Ieri 28 giugno dopo una lunga malattia ci ha lasciato Silvano Giai, storico compagno della lotta No Tav. Il ricordo di Vincenzo Miliucci e la vicinanza di questa radio a Nicoletta Dosio, compagna di vita e di lotta di Silvano, costretta anchein questo momento agli arresti domiciliari e a tutte le compaqne e i compagni No Tav.

Ciao Silvano

Per chi vuole dare l’ultimo saluto a Silvano lo potrà fare Lunedì 01 luglio alle 15.00.

Verrà fatta una tappa davanti all’osteria “La Credenza” in via Walter Fontan a Bussoleno. Successivamente, sii proseguirà verso la vicina piazza del municipio ed infine si partirà per il tempio crematorio a Piscina.

Aggiornamenti sugli arresti nel movimento Notav

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Insieme ad un compagno della Valsusa, che settimana scorsa ha subito una perquisizione della sua abitazione durante l'operazione della questura di Torino, che ha visto misure cautelari per circa 20 No Tav, con due compagni in carcere e 2 ai domiciliari. Si parla di un'operazione volta a costruire un'"associazione sovversiva", con 10 anni di intercettazioni. Ma il compagno ci racconta come questo tipo di accusa è stato per ora rigettata dal giudice, e di come il movimento non si faccia fermare nè dividere da queste aggressioni.

Libertà per Emilio

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Stamani è stata realizzata una corrispondenza con il presidio permanente che si teneva sotto casa di Emilio, il compagno per il quale qualche giorno fa una sentenza della Corte di Cassazione aveva disposto l’estradizione. Abbiamo anche avuto la possibilità di parlare con Emilio prima che venisse tratto in arresto. Infatti subito dopo la nostra corrispondenza leggiamo sul sito notav.info: "Sono arrivati scavalcando il cancello, come degli intrusi, bloccando la statale con le camionette e circondandone la casa con decine di digos. Tra le grida di rabbia di chi da giorni presidia casa di Emilio per rendere più difficile il suo arresto, tra le urla che invocano libertà, Emilio è stato tradotto in carcere a Torino in attesa di essere portato in Francia".

Il motivo per il quale Emilio è stato rincorso da varie misure restrittive in attesa dell’estradizione risale alla primavera del 2021 durante una manifestazione in solidarietà ai migranti al Monginevro. Il tribunale di Gap ha emanato un mandato di arresto europeo e il 15 settembre Emilio era stato arrestato e portato in carcere a Torino. La custodia in carcere era stata poi trasformata in arresti domiciliari, durati fino ad oggi.

A partire da questa sera, alle ore 18 presidio sotto il carcere delle Vallette per chiedere la sua immediata liberazione!

 

Siamo la natura che si difende: riflessioni sulla lotta No Tav

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Mentre si continua a parlare di transizione ecologica, non cessa la distruzione e la devastazione dei territori. In collegamento telefonico con un compagno e una compagna della Valle di Susa, ripercorriamo le giornate di lotta che sono seguite allo sgombero dell'ex autoporto di San Didero. Un occasione per fare il punto della situazione sulla lotta No Tav e alcune riflessioni su come si sta muovendo lo stato italiano in materia di grandi opere.

Buon Ascolto!