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al sisi

Contro la repressione delle persone lgbt In Egitto

Data di trasmissione
Durata 18m 12s

18/10 Solidarietà Frocia contro la repressione in Egitto

Il 18 ottobre facciamo qualcosa di concreto per LGBTQI d’Egitto, per Alaa e per tutt* le prigioniere/i politiche/i

In Egitto la repressione quotidiana continua ogni giorno più dura. Dalla fine del 2013 sono all’ordine del giorno le violazioni dei diritti umani da parte delle autorità militari del regime di Al Sisi.

Il 23 settembre scorso, durante il concerto della band libanese Mashrou’ Leila alcune persone hanno sventolato la bandiera rainbow, simbolo delle lotte LGBTQI.
In seguito a questa azione la repressione del regime ha colpito tempestivamente, con arresti e detenzioni, e molte/i sono sotto indagine da parte dei servizi di sicurezza. Finora sono state arrestate più di cinquanta persone, molto giovani, “presunte” appartenenti alla comunità LGBTQI, alcuni hanno già subìto processi sommari con relative condanne, tra cui una persona a sei anni di carcere.

Con la scusa della bandiera rainbow sventolata in pubblico, la polizia effettua perquisizioni e retate nelle case delle persone che hanno manifestato la propria solidarietà alla comunità LGBTQI. Il bilancio per ora è di 57 arresti, 9 condanne già effettuate, 35 procedimenti in corso, 2 persone sotto indagine e 11 persone detenute in luoghi sconosciuti – le sparizioni di persone ‘scomode’ al regime sono la prassi in Egitto.

Ricordiamo che l’Egitto intrattiene con l’Italia e l’Unione Europea relazioni politiche e militari. Recentemente sono stati siglati accordi per il blocco dell’immigrazione verso l’Europa e per la detenzione di persone migranti, essendo l’Egitto uno dei maggiori paesi di origine, transito e arrivo di persone migranti, molte delle quali vogliono raggiungere l’Europa.
Come è possibile stringere accordi con un regime che incarcera, fa sparire e giustizia decine di migliaia di oppositrici e oppositori politici?

Facciamo nostro l’appello rivolto alle comunità LGBTIQ internazionali di manifestare il 18 ottobre di fronte alle Ambasciate e ai Consolati Egiziani in ogni città, per denunciare queste violazioni e fare pressione sul governo egiziano, nonché diffondere la notizia della repressione attraverso i media.

Facciamo anche nostro l’appello per chiedere il rilascio di Alaa Abdel-Fattah il cui appello per una condanna di 5 anni -di cui ha già scontanto 3 anni e mezzo – sarà il giorno dopo.

Il 18 ottobre manifesteremo la nostra solidarietà contro la repressione del regime di Al Sisi.
Invitiamo tutte, tutti e tuttu ad unirsi a noi.
Appuntamento alle ore 18,30 all’entrata del parco di Colle Oppio su via Labicana.

Venite rainbow, favolos* e glitterat*!

#freeLGBTQI
#freeAlaa
Liber* tutti e tutte!!!!

LGBTIQ SOLIDALI CONTRO LA REPRESSIONE

Egitto: manifestazioni contro vendita isole Tiran e Sanafir

Data di trasmissione
Durata 15m 29s

Un'altra settimana di mobilitazione in tutto l'Egitto, in particolare al Cairo e ad Alessadria. A scatenare la protesta la decisione del governo di Al Sisi di vendere due isole Tiran e Sanafir all'Arabia Saudita.
Tantissimi i giovani in piazza, più di 400 gli arresti. La repressione in Egitto è sempre più forte e sta colpendo tutti e tutte compresi giornalisti e giornaliste. Sentiamo la corrispondenza con una compagna

Il regime egiziano di Al Sisi usa armi italiane (e francesi)

Data di trasmissione
Durata 17m 37s
“Non siamo disposti ad accettare verità distorte e di comodo e se non ci sarà un cambio di marcia da parte degli inquirenti e delle autorità dell’Egitto, il governo potrà ricorrere a misure immediate e proporzionate”. Inizia con questa dichiarazione pronunciata il 5 aprile 2016, intervenendo al Senato sul caso di Giulio Regeni, dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni l'approfondimento di Antonio Mazzeo sulla parte che riguarda le armi della consolidata partnership politico-militare-industriale: trasferimenti di sistemi d’arma pesanti e leggeri alle forze armate e di polizia del sanguinario regime di Al-Sisi da imprese italiane, soprattutto del gruppo Finmeccanica.
 
Parliamo con Mazzeo della produzione e vendita di armi italiane in particolare all'Egitto.
 

Qui l'articolo Missili, satelliti e fucili italiani per i torturatori d’Egitto:

http://antoniomazzeoblog.blogspot.it/