Juan Sorroche e Anan Yaesh. Prigioniero anarchico il primo e prigioniero palestinese ricercato da Israele il secondo. Entrambi rinchiusi nel carcere di Terni. Oltre alla repressione, può anche la solidarietà intrecciare queste vicende distinte e differenti? Ne parliamo con un compagno che sta partecipando alla mobilitazione per Juan, mentre l'avvocato Flavio Rossi Albertini (difensore di entrambi) ci aggiorna sulle udienze.
Disegno di legge 1660: liberticida! Assemblea pubblica 4 settembre ore 18:00 CSOA Intifada, ne parliamo dai microfoni con una compagna.
Riportiamo il comunicato di indizione
Assemblea pubblica 4 settembre ore 18:00 CSOA Intifada (Via di Casal Bruciato 15)
Il 10 settembre il Disegno di Legge n. 1660 a firma dei ministri Nordio, Piantedosi e Crosetto, tornerà nelle aule parlamentari per proseguire il suo iter di approvazione. Tale D.d.L., a detta dei firmatari, dovrà avere la funzione di “colmare un vuoto normativo sulla detenzione di documentazione propedeutica al compimento di attentati e sabotaggi con finalità di terrorismo". Dal momento in cui sono divenute note le bozze del provvedimento, diversi momenti di confronto e mobilitazione (come le piazze "Fermiamoli!" del 24 giugno in diverse città) hanno voluto costruire le basi di conoscenza per opporci con ogni mezzo necessario a un provvedimento liberticida che prova a debellare le lotte sociali attraverso prevenzione e criminalizzazione. Queste intenzioni sono comprovate dai nuovi reati che si propone di introdurre (come quello di terrorismo della parola) e dall'aumento draconiano delle pene contro le modalità di azione diretta che caratterizzano chi si batte sulle questioni sociali dirimenti, dall'opposizione alle grandi opere "strategiche" (per la controparte, inutili e dannose per i territori) ai movimenti per il diritto all'abitare, la salute e l'ambiente, passando per le pratiche del sindacalismo conflittuale dentro e contro i luoghi di lavoro e sfruttamento. Vale la pena anche evidenziare l'ulteriore inasprimento delle pene per le persone già detenute che osano ribellarsi alle proprie condizioni di prigionia, sia dentro le carceri che nei CIE (definiti con un crudele ossimoro "centri di accoglienza e trattenimento").
Siamo ben consapevoli del fatto che questo provvedimento non avvenga certo in un vuoto normativo e politico, ma bensì che si collochi nel solco già ben tracciato dalla Bossi Fini, dal famigerato pacchetto sicurezza Minniti/Orlando e anche dalla L. 80/2014 (meglio nota come "Piano Casa Renzi-Lupi"). Sono inoltre già diverse le iniziative giudiziarie preventive che abbracciano in pieno lo spirito del provvedimento ancora prima che sia approvato; prova ne sia la detenzione di Luigi Spera nel carcere di Alessandria con accuse a dir poco discutibili, e la detenzione dei detenuti palestinesi nelle carceri italiane. Se l’obiettivo del governo Meloni è quindi stroncare definitivamente le realtà e soggettività conflittuali, diventa una priorità dare corpo ad un’opposizione diffusa nel Paese e nei territori.
L’assemblea convocata per il 4 settembre a Roma, presso il centro sociale Intifada, si inserisce dentro il percorso di avvicinamento al corteo del 7 settembre a San Basilio a cinquant’anni dall’assassinio di Fabrizio Ceruso. La vicinanza con un anniversario così significativo segna il contributo fattivo che mira a lanciare una forte mobilitazione nazionale per impedire che il DdL 1660 venga approvato, con il conseguente tentativo di imporre una pace sociale da realizzare, oggi come allora, con largo uso di manganelli e manette.La sua approvazione non solo aumenterà pesantemente le pene comminabili ma affermerà con violenza, anche verbale, le intenzioni del Governo rispetto a chi si oppone alle sue politiche interne ed internazionali. All’assemblea parteciperanno diverse realtà sia sociali che sindacali, avvocati e giuristi, figure istituzionali locali e ha garantito la sua presenza in video conferenza la neo-eletta europarlamentare Ilaria Salis.
Ultima puntata prima della pausa estiva, riflessioni su un anno di lotte e iniziative.
Intervento di un compagno dell'assemblea riapriamo Villa Tiburtina
Da studio una compagna del movimento per il diritto all'abitare fa il punto sulle lotte per la casa dall'accampata della Sibilla Aleramo alla discussione del DDL 1660/2024
Intervento di una compagna di Balia dal Collare sul percorso comune dei movimenti sociali, ambientali e per la salute verso il prossimo appuntamento del 13/7/2024 in provincia di Rieti. Illustra inoltre le molteplici battaglie ambientali che interessano i territori della provincia di Rieti (dall'acqua al gas fino alla devastazione del Terminillo)
Da studio riflessioni e valutazioni sul corteo del 6/7/2024 contro l'inceneritore e tappa del percorso comune dei movimenti,
Intervento di una compagna dell'Assemblea per la salute delle donne che fa un bilancio del lavoro dell'assemblea in questo anno politico
Infine rilancio degli appuntamenti per la Palestina e verso i 50 anni dall'assassinio di Fabrizio Ceruso (8/9/1974)
In seguito al pronunciamento della corte d’appello tedesca, Maja, compagn non binary che era stata tratta in arresto lo scorso dicembre per l'accusa relativa a supposte aggressioni a neonazisti a Budapest nel febbraio 2023, durante la giornata dell'onore, è stata prelevata nella notte tra il 27 e il 28 giugno dalla cella in cui era in custodia a Dresda in vista della traduzione in carcere in Ungheria che è avvenuta nella mattina del 28, poco prima del pronunciamento della corte federale che avrebbe rallentato l’estradizione.
L’assenza di tempestività della corte costituzionale federale non ha impedito alla polizia penale di intervenire immediatamente dopo il parere della procura berlinese e bypassare le istanze di tutela giuridica di una persona non binaria. Su questo meccanismo pendono forti sospetti di illegittimità considerata la sollecitudine delle istituzioni repressive nella consegna dell’imputat* nelle grinfie dello stato retto da Orban, in contraddizione con i principi di garanzia per l’imputat*.
Ora Maja si trova in regime di isolamento in un carcere maschile ungherese, con la possibilità di pochi minuti di telefonate e senza la possibilità di ricevere posta.
Ne parliamo con un compagno di Milano del gruppo informale riunito intorno al blog https://freeallantifas.noblogs.org che si propone di mantenere l'attenzione su Maja e coordinare azioni di solidarietà.
Una compagna del Comitato contro la repressione delle lotte per la Palestina libera ci parla dell'iniziativa di venerdì 5 luglio ore 16.30 che si terrà nell'auletta autogestita della Facoltà di Lettere La Sapienza.
Ricordiamo l'appuntamento di lunedì 8 luglio alle ore 8 a piazzale Clodio (davanti il tribunale) per sostenere Stella e Mohamed processati per il corteo del 16 aprile a La Sapienza.
Corrispondenza con un compagno per l'iniziativa "No Alla Repressione delle lotte. Per la Palestina Libera" di Ven 5 Luglio alle ore 16.30 presso l'auletta autogestita della facoltà di lettere della Sapienza
Il 16 aprile si è tenuta una manifestazione in Sapienza conclusasi con l'arresto di due compagn. I due sono stat processat in direttissima il giorno seguente e le udienze (separate) sono state rinviate di mese in mese. Le prossime sono previste per l'8 luglio.
Emiliano Mohamed, uno degli avvocati di Stella, ci spiega cosa è successo in aula fino ad oggi.
1) In studio ampia disamina del disegno di legge sulla "sicurezza urbana" che introduce nuovi reati o ampia le pene contro i movimenti sociali e i comportamenti urbani "non conformi". Considerazioni e valutazioni sugli aspetti repressivi e il disciplinamento della forza lavoro urbana;
2) Corrispondenza con una compagna del Collettivo a difesa del consultorio della Garbatella, prima importante vittoria della vertenza: festa agi orti urbani della Garbatella il 26/6/2024;
3) Intervento di un compagno dell'assemblea degli operatori sociali dei Castelli Romani e dello Sportello sociale del Nido di Vespe: aggiornamenti sul percorso di autorganizzazione anche in vista dell'assemblea nazionale degli operatori sociali convocata dal SiCobas a Milano il 29/6/2024
Corrispondenza da Amsterdam che racconta la repressione dello Stato dei Paesi Bassi contro un presidio di solidarietà con il popolo palestinese, tenuto di fronte all'ambasciata statunitense lo scorso lunedì 27 maggio, e finito con 72 persone detenute e/o schedate.