senza lavoro non c'è previdenza
Senza lavoro non c'è previdenza
Un nuovo saccheggio dei risparmi pensionistici dei lavoratori: il taglio delle pensioni di reversibilità.
A cura dei pensionati cobas.
Durata: 1h
vengo anch'io 25 ott
Lavoratrici e lavoratori della scuola parlano di scuola
Le prime tre trasmissioni del nuovo anno scolastico:
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Trasmissione del 23 settembre 2013
Lo sciopero della scuola pubblica in Grecia: lettura e commento della lettera delle professoresse e dei professori alle studentesse e agli studenti. Esito del concorso docenti di Profumo e immissioni in ruolo ’13-’14.
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Trasmissione del 1 ottobre 2013
La banda del buco. Evasioni contributive e artifici contabili minano la previdenza pubblica
Non tornano i conti al Superinps di Mastrapasqua: un buco da più di 10 miliardi di euro che nel giro di qualche tempo potrebbe mettere in ginocchio l'intero sistema previdenziale. Di chi sono le responsabilità? Che fine fanno i contributi versati da lavoratori e lavoratrici, giovani e meno giovani? Nel corso del redazionale, un intervista al presidente della Commissione indirizzo e vigilanza dell'Inps, Abadessa.
Una discussione su lavoro e previdenza, tra "esodati" e "riforme"
La chiamano riforma del ciclo di vita, ma appare chiaro che il disegno che si va configurando, tra innalzamento dell'eta pensionabile e totale flessibilità in entrata e uscita, approfondisce l'asservimento della vita di ognuno di noi alle necessità del capitale: l'incredibile odissea dei cosiddetti esodati è emblematica di un progetto padronale capace a un tempo di estorcere ed espellere a suo piacimento senza contropartite.
Discussione attorno ad un documento INPDAP-Cobas su pensioni d'oro e ipotesi redistributive
In un momento drammatico di crisi e disoccupazione, manager, professionisti, funzionari delle Authority, dirigenti di imprese private e dell'amministrazione pubblica, percepiscono stipendi vertiginosi, cumulano incarichi su incarichi e maturano trattamenti pensionistici da nababbi. Argomenti spesso oggetto di propaganda qualunquistica ma che rimangono confinati nell'indignazione individuale e morale senza ricadute reali sulle lotte sociali.