Ascolta lo streaming di Radio Onda Rossa !

web

I feed: c'era una volta l'informazione distribuita sul web

Data di trasmissione
Durata 1h 14m 3s
Durata 25m 19s

Puntata dedicata ai "web feed": quella tecnologia che permette - in modo completamente decentralizzato - di leggere notizie da molte fonti in modo estremamente organizzato. Confrontiamo questa tecnologia con i modi più "moderni" di ottenere le informazioni, cioè tramite i social network. Anche se il lessico rimane simile (pensiamo al "seguire" di twitter, o al "news feed" di facebook) la differenza fondamentale è lo spostamento dell'informazione all'interno di piattaforme proprietarie che richiedono all'utente una registrazione, e gli consentono la sola fruizione dei contenuti che si trovano già all'interno della piattaforma, restringendo di fatto l'offerta di contenuti.

Il passaggio da un web aperto e decentralizzato al web delle piattaforme di social networking è passato anche per l'abbandono di un paradigma "pull" (come per i feed, in cui l'utente va a prendere l'informazione che gli interessa) in favore di tecnologie "push" (in cui una piattaforma invia all'utente le informazioni che crede gli interessino).

In chiusura riportiamo:

  • la notizia dell'integrazione delle 3 applicazioni di messaging di proprietà di Facebook (nonostante le promesse degli ultimi anni). Facebook ci rassicura: l'utente manterrà comunque un'illus^H^H^H^H^Hfeeling di scelta.
  • lo stesso zuckerberg scrive su repubblica che facebook vuole solo il bene di noi utenti, dando loro più potere, ma non spiegandoci quale potere, e addirittura la creazione di maggiori posti di lavoro. Contraddittorio non pervenuto (o almeno non immediatamente).
  • youtube smetterà di suggerire video di terrapiattisti e complottisti vari. Il tutto tramite un'operazione che funziona come una censura ma, dicono, non è censura.

Fingerprint sussurrati per orecchie smart

Data di trasmissione
Durata 1h 51m 23s

Terza puntata del ciclo sulla profilazione. Parliamo delle tecnologie utilizzate per riconoscere noi e i nostri dispositivi a prescindere da dove siamo, che app usiamo, ecc. Parliamo di browser fingerprint, ma anche di cross-device tracking, ovvero di come i nostri dispositivi ci riconoscono e si riconoscono tra loro grazie a degli inudibili messaggini audio chiamati audio beacon.

Testati anche tu su panopticlick per scoprire la tua unicità in rete.

In chiusura, consigli pratici e teorici per difendersi dall'istigazione all'acquisto.

DRM Notice: questo articolo scadrà tra un'ora

Data di trasmissione

Notiziola: l'FBI preferisce tenersi i suoi malware che far avanzare i procedimenti giudiziari contro dei sospettati di pedofilia.

Per il grosso della puntata parliamo dei DRM (Gestione dei Diritti Digitali) via web, con la possibilità per le aziende che distribuiscono contenuti di imporre determinati metodi di fruizione: parliamo quindi del cambio di approccio a copyright e profitti sui contenuti. Segnaliamo anche un parallelo con quanto avviene nel campo TV e radio, con il passaggio della titolarità delle frequenze agli operatori di rete. A riguardo segnaliamo anche una puntata di 2 mesi fa  sulle nuove tecnologie di trasmissione radio (DAB) comparate con le attuali (FM e anche AM).

Infine, Wikileaks ci rivela alcune cose sulla CIA, ma non troppo interessanti. L'importante è che spegniate la vostra smart tv.

 

Il primo audio è la tramissione integrale; il secondo è l'approfondimento sul DRM.

I giganti digitali e il capitalismo 2.0

Data di trasmissione
Durata 13m 1s

Critica di alcuni articoli sui media digitali usciti sulla carta stampata di lunedì 8 dicembre ("la Repubblica", "La Stampa", "Il Sole24Ore", "Il Messaggero").

 

Note e spunti di riflessione sul mondo dei media digitali per ragionare su come si trasformano i rapporti di forza all'interno della rete. L'aggregazione di monopoli digitali (Facebook Inc., Google Inc., Amazon, Twitter, etc.) segnala una ristrutturazione del capitale internazionale.