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4 novembre

No al Mim, Ministero dell'Istruzione Militare

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La trasmissione viaggia per le strade e le piazze d'Italia con corrispondenze da Terni, Roma, Bari, Viterbo, Palermo, Cagliari, contro la censura del convegno di formazione per il personale della scuola, "La scuola non va alla guerra", promosso dall’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università. Il convegno si è svolto, le proteste sono aumentate.

27/10 - 4/11: End Complicity Week

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Una settimana di mobilitazione contro la complicità nel genocidio della popolazione palestinese. Verso il 4 novembre, per rimarcare nella giornata delle forze armate che il genocidio prosegue e la ricerca pubblica sta morendo. Per capire come funziona la complicità strutturale di istituzioni, aziende, università e centri di ricerca nella macchina del genocidio. Per condividere le pratiche di boicottaggio, azioni legali e mozioni che servono a interrompere la complicità. Per convergere in una lotta comune contro il genocidio, la repressione, l'economia di guerra, il definanziamento della ricerca e la precarietà. Per continuare le mobilitazioni al grido di BLOCCHIAMO TUTTO, perché il genocidio non è finito e l'industria della guerra continua a fare affari a discapito di welfare, servizi sanitari, scuola e istruzione, ricerca. Ne parliamo con una ricercatrice della rete Ricerca e Università per la Palestina.

Il programma completo delle iniziative, tutte on-line, insieme ai link per partecipare, è consultabile qui.

La Scuola non si arruola!

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Nella trasmissione riparliamo di Intelligenza artificiale a scuola: un docente di informatica spiega tutto quello che non va nelle fumose linee guida ministeriali. Qui alcune riflessioni critiche e preoccupate, con l'appello da diffondere e firmare.

Ritorniamo sulla militarizzazione della scuola: l'osservatorio organizza un altro 4 novembre, con un convegno nazionale online (iscrizione su piattaforma SOFIA, ID corso 101607) e una mobilitazione in molte città.

Concludiamo con il Liceo Righi occupato: corrispondenza con due student che spiegano le motivazioni e le attività organizzate.

4 NOVEMBRE: GIORNATA DELLA DISERZIONE CONTRO GUERRA E MILITARIZZAZIONE DELLA SOCIETA'

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La Legge approvata il 1° marzo 2024  dichiara il 4 novembre “Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate”. Si tratta di una legge incentrata sul ruolo che dovranno svolgere le scuole: “Le istituzioni nazionali, regionali e locali e gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, nel rispetto dell’autonomia scolastica, possono promuovere e organizzare cerimonie, eventi, incontri, conferenze storiche, mostre fotografiche e testimonianze sui temi dell’Unità nazionale, della difesa della Patria, nonché sul ruolo delle Forze armate nell’ordinamento della Repubblica, anche con riferimento alle specificità storiche e territoriali” [art. 2, comma 1, l. 1° marzo 2024, n. 27].

In un clima di riarmo, in cui nelle scuole durante il PCTO si vedono scene in cui le F.d.o insegnano a utilizzare il manganello agli/alle studenti, in cui in generale vi è una propaganda di guerra sempre più pressante, la celebrazione bellica del 4 novembre si inserisce all'interno di questo processo di propaganda e militarizzazione. Una nuova festività civile che non divide la popolazione, al contrario di altre giornate ricorrenze (come scriveva l'editoriale di Repubblica), ma unisce gli italiani e la politica, da destra a sinistra, da nord a sud. In altri termini si potrebbe dire che l'obiettivo di tale celebrazione è quello di serrare i ranghi, mobilitare il popolo in difesa della patria.

Contro un 4 novembre che vuole fare della guerra e delle forze dell'ordine un mito da celebrare, diverse iniziative sono state chiamate in solidarietà a chi diserta. Lungo la mattinata sentiamo le diverse voci che ci raccontano come si svolgono le diverse manifestazioni.