Da qualche mese è attivo un progetto di solidarietà con la popolazione palestinese tramite lo sport popolare, in particolare con il pugilato. In questo momento sono a Gaza dei maestri delle palestre popolari del Tufello e del Quarticciolo, invitati dalla Federazione di pugilato palestinese. Con loro parliamo di questa bella iniziativa e della situazione della striscia di Gaza.
Da fonti palestinesi apprendiamo che sono due i palestinesi uccisi a Gaza dall'esercito israeliano durante quello che il portavoce militare ha descritto come un tentativo di infiltrazione "da parte di un gruppo terroristico".
Presentiamo il libro assieme a Chiara Cruciati (Nena News, il manifesto), di cui è co-autrice assieme a Michele Giorgio (inviato a Gerusalemme de il manifesto).
In coda un aggiornamento su Giulio Regeni.
Nella seconda corrispondenza, una compagna ci aggiorna sulla situazione a Gaza.
Collegamento con una compagna della Rete Eco (Ebrei contro l'occupazione) e di Rete Kurdistan per commentare gli ultimi fatti avvenuti a Gaza e metterli in relazione con un comunicato di solidarietà alla popolazione palestinese rilasciato dai kurdi.
Qui l'appello: PRESIDIO PER LA PALESTINA ALL'AMBASCIATA USA
- Contro il trasferimento dell'Ambasciata USA a Gerusalemme
- Per il Diritto al Ritorno dei profughi palestinesi
- In appoggio alle mobilitazioni popolari in Palestina
La Comunità Palestinese di Roma e del Lazio, l’Unione Democratica Araba-Palestinese (UDAP) e l’Associazione dei Palestinesi in Italia (API), invitano a partecipare al presidio di solidarietà alla Palestina che si terrà venerdì 18 maggio a Roma.
Il punto di concentramento sarà a piazza Barberini alle ore 16:30.
Il 12 maggio alle 15 da piazzale dell'Esquilino partirà il corteo nazionale per la palestina. A 70 anni dalla Nakba, la popolazione palestinese è ancora sotto occupazione e apartheid. Ne parliamo con un compagno dei giovani palestinesi
In corrispondenza con una compagna da Gaza raccontiamo la resistenza della popolazione, giunta al secondo venerdì di lotta.
Bilancio pesantissimo di persone uccise e ferite dall'esercito israeliano, il quale deve fare i conti con la determinazione e le strategie di lotta che la popolazione della Striscia sta mettendo in campo. Dato il gravissimo attacco militare subito nella settimana precedente, la popolazione palestinese ha preparato per tutta la settimana specchi per riflettere il sole e abbagliare i cecchini e pneumatici da bruciare durante la manifestazione, per fare in modo che la coltre di fumo nero proteggesse i manifestanti dal tiro al bersaglio.
Queste manifestazioni continueranno con cadenza settimanale e un presidio permanente fino alla giornata della Nakba (15 maggio), per rompere l'assedio e conquistare la libertà di muoversi nell'intera terra di Palestina.