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Gaza

Aggiornamenti sulla Palestina con Michele Giorgio

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Con Michele Giorgio, corrispondente del Manifesto da Gerusalemme, facciamo un quadro complessivo della situazione nella striscia di Gaza e in Cisgiordania.

Nel giorno successivo all'attacco portato avanti da Israele in Qatar, nella città di Doha, contro la delegazione di Hamas, che ha provocato la morte di 6 persone. 

Mentre continuano ad arrivare notizie di attacchi alle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla e gli attacchi dell'esercito israeliano nella striscia di Gaza, con il tentativo di far evacuare Gaza city. Come le aggressioni nei territori occupati della Cisgiordania, e il tentativo di annettere allo stato di Israele nuove porzioni di territorio palestinese.

La scuola non tace: stop al genocidio

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Inizia l'anno scolastico 2025/26 de L'oradibuco con la consapevolezza che la scuola apre ancora una volta durante il genocidio in corso a Gaza.

Diamo quindi voce a quanto accade nelle scuole con una corrispondenza con Roberta Leoni, presidente dell'osservatorio contro militarizzazione della scuola, sul cui sito trovate tutte le iniziative.

Concludiamo con una corrispondenza di Sara Garbagnoli: lunedì 1° settembre Caroline Grandjean-Paccoud, 42enne direttrice e insegnante della scuola del villaggio di Moussages, nel Cantal (Alvernia) si è suicidata. E' stata per due anni attaccata per il suo lesbismo, le compagne francesi denunciano un lesbicidio di Stato.

Amp the Seeds: benefit for Palestine 10-11-12 ottobre

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ZK Squatt, Punk Circus, Mongolfiere libere e Mentalalchemist organizzano Amp the Seeds, benefit for Palestine nei giorni 10, 11 e 12 ottobre a ZK Squatt, via Epaminonda 666.

All'interno del Villaggio Palestina, un progetto del laboratorio sociale Largo Tappia di Lanciano, tre giorni di musica, dibattiti, workshop, installazioni e mostre fotografiche, un progetto nato dopo l'ultimo viggio del collettivo in Cisgiordania nell'agosto 2023.

Ne parliamo con una compagna del Laboratorio Sociale Largo Tappia

Catania a fianco della Global Sumud Flottilla

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In una corrispondenza con un compagno da Catania, paliamo della partecipata manifestazione che si sta svolgendo in città a sostegno della partenza delle navi della Global Sumud Flottiglia, prevista per domani, 4 settembre 2025. La mobilitazione si concluderà con un appuntamento di piazza ed un concerto. Tutto questo mentre, proprio in queste ore, arriva la notizia della presenza di aerei israeliani nella base di Sigonella, verosimilmente intenzionati a controllare e minacciare la Global Sumud Flottilla.

Di seguito il comunicato:

Fermiamo il genocidio in Palestina

La Sicilia con la Global Sumud Flotilla

Basta. Non c'è nulla da aggiungere. Di fronte a un genocidio occorre
fare di tutto per fermarlo.

I governi "occidentali", compreso quello italiano, continuano a
supportare Israele, anche attraverso i rifornimenti militari. Noi non
vogliamo assistere impotenti alla totale distruzione di Gaza e alla
definitiva occupazione della stessa Cisgiordania. Non vogliamo assistere
in silenzio all'eliminazione del popolo Palestinese. I popoli del mondo
continuano a manifestare per l'immediato cessate il fuoco, il ritiro di
Israele da tutti i territori occupati e lo sblocco degli aiuti
umanitari, per impedire che a Gaza si continui a morire per fame.

Stringiamoci attorno alla GLOBAL SUMUD FLOTTILLA e alle tantissime navi
che stanno partendo, anche da Catania e Siracusa , per Gaza, per rompere
l'embargo e portare aiuti alla popolazione.

Dopo le riuscite partenze della navi della Freedom Flotilla Coalition,
Madleen da Catania a giugno ed Handala da Siracusa in luglio ,il
sostegno internazionalista in Sicilia per la Palestina prosegue.

Mercoledì 3 settembre ore 18 Corteo , partenza dal porto,

manifestazione conclusiva dalle 20 in piazza Castello Ursino con
interventi, musica, performance

CATANESI SOLIDALI CON IL POPOLO PALESTINESE

Sanitari per Gaza in sciopero della fame

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Con i sanitari per Gaza ripercorriamo la lotta che stanno portando avanti contro il genocidio a Gaza. Non solo denunciando la distruzione degli ospedali, l'omicidio mirato di personale medico e sanitario, ma partecipando anche alla campagna di BDS per il boicottaggio del farmaco israeliano Teva. Ne parliamo con un compagno in studio e con una dottoressa in collegamento. Infatti lo scorso 28 agosto c'è stato lo sciopero della fame in tutta Italia contro il genocidio. Migliaia le foto raccolte che raccontano di quanto solidarietà dal basso c'è nei confronti della resistenza a Gaza. 

Parliamo anche della morta a Pisa di Marah uccisa per essere stata affamata da Israele ed arrivata in condizioni di molta malnutrizione da Gaza. Al telefono un compagno da Pisa che ci racconta del partecipato funerale di Marah, dei fischi al Presidente di Regione e della lotta che continuano a portare avanti contro l'apparato militare presente a Pisa. 5/6/7 a Pisa ci sarà un campeggio antimilitarista. 

Barcellona: Global Sumud Flotilla

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Da Barcellona il 31 agosto partirà la delegazione spagnola della Global Sumud Flotilla, coalizione internazionale di persone comuni ed attivist@ che credono nella solidarietà e nel sostegno al popolo palestinese. A giugno 2025 è stata lanciata una mobilitazione coordinata a livello globale via terra, mare e aria. A fine estate 2025, la Global Sumud Flotilla, sempre con una strategia unitaria, tornerà in mare con un unico obiettivo e un coordinamento globale come mai prima d’ora.

Maghreb Sumud Flotilla, Freedom Flotilla Coalition, Global Movement to Gaza e Sumud Nusantara si sono uniti per un obiettivo comune: “rompere l’assedio illegale di Gaza via mare, aprire un corridoio umanitario e porre fine al genocidio in corso del popolo palestinese. Quest’estate, decine di imbarcazioni salperanno da porti di tutto il mondo, grandi e piccoli, convergendo verso Gaza nella più grande flottiglia civile coordinata della storia”.

Ne parliamo con Antonio un compagno che con Handala della Freedom Flotilla ha provato a rompere l'assedio.

Gaza arriviamo

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Il Movimento Mondiale per Gaza della Sicilia, Global Moviment to Gaza Sicily, annuncia l'avvio della più grande missione marittima civile mai realizzata. Si tratta di un'azione atta a "rompere l'assedio marittimo israeliano di Gaza attuato dal governo Netanyahu e attirare l'attenzione sulla complicità internazionale di fronte al genocidio in corso contro il popolo palestinese". Decine e decine di navi partiranno da molti porti del Mediterraneo per portare aiuti umanitari via mare a Gaza e sopra cui si imbarcheranno probabilmente alcuni Vip internazionali. Anche la Sicilia sarà coinvolta con una dozzina di navi o forse più, che salperanno dai porti della Sicilia orientale.

 

Ne parliamo con Fabio addetto Stampa e Porta Voce del Movimento Mondiale per Gaza della Sicilia

Venice4Palestine: il cinema con la Palestina

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Venice for Palestine è un collettivo di operat* del cinema che si è formato dieci giorni fa, intorno alla Mostra del Cinema di Venezia,  per portare sostegno al popolo palestinese e chiedere lo stop al genocidio e perché la Mostra non sia neutra davanti al genocidio e non simuli una "normalità" che non esiste. 

Fabiomassimo Lozzi, regista e attivista, racconta la scrittura collettiva di una lettera aperta rivolta alla Mostra e a operat* del cinema per chiedere anzitutto di dare spazio durante la Mostra alle voci palestinesi: le adesioni sono arrivate a 1500 tra cui anche grandi celebrità, la Biennale del Cinema invece per ora non risponde. 

Con Lozzi parliamo anche dell'accusa strumentale di censura per la richiesta di ritirare l'invito a Gal Gadot e Gerard Butler che nella realtà si tratta di due persone che sostengono attivamente il governo e l'esercito israeliano anche con raccolte di fondi.

Flotilla Handala a Gaza: conclusioni

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Con Antonio Mazzeo facciamo un punto conclusione sull'operazione della Freedom Flotilla Handal che la scorsa settimana è partita dalla Sicilia, ha fatto tappa a Gallipoli e si è diretta a Gaza per portare aiuti e giocattoli. 

Fermata, del tutto illegalmente, a 50 miglia dalla striscia di gaza dall'esercito israeliani attivisti e attiviste sono state rinchiuse prima in carcere, poi deportati nei paesi di origine. Israele ormai decide anche sul mar mediterraneo non solo militarmente ma anche civilmente. Con Antonio Mazzeo commentiamo anche la decisone di Trump di mandare due sottomarini nucleari verso la Russia.