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E' in corso un genocidio. Non sarà una partita a farlo dimenticare

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Durata 21m 18s

Il 14 ottobre, si terrà a Udine la partita di calcio Italia-Israele, nell'ambito del torneo UEFA Nations League.

La presenza di Israele, in questa e altre competizioni sportive, nonostante le costanti, evidenti e documentate violazioni dei diritti umani, evidenzia la volontà politica di legittimare a livello internazionale lo stato di Israele e il suo operato.

Riteniamo che tutte le atrocità commesse dallo stato di Israele non debbano restare impunite e che sia urgente attivare delle sanzioni internazionali che comprendano anche l'esclusione di Israele dalle principali manifestazioni sportive.

Per questo, indiciamo una manifestazione per il giorno della partita: ci vediamo il 14 ottobre, alle 17.00 a Piazza della Repubblica a Udine

Fuori Israele dalla FIFA. Fuori Israele da Udine!

Corrispondenza con una compagna del Comitato per la Palestina di Udine

Corteo contro le relazioni tra industrie tecnologiche, guerra e Israele

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Durata 6m 24s

Corrispondenza dal corteo partito da metro Laurentina

Tecnologie e genocidio dei palestinesi

L’8 è il 9 ottobre a Roma si terrà il Cybertech Europe alla Nuvola di Fuksas all'Eur E' stata indetta una manifestazione per contestare le relazioni tra industrie tecnologiche, guerra e Israele. Un corteo partirà alle 16.00 dalla stazione metro Laurentina per raggiungere la Nuvola all'Eur. L’evento, vede Leonardo Spa come principale sponsor, sarà una vetrina per l’industria delle armi, del controllo e dello spionaggio, volto a rafforzare i legami tra aziende e organizzazioni del settore e la normalizzazione di queste tecnologie utilizzate per la repressione. A CYBERTECH Europa 2024 intervengono, tra gli altri, ben tre rappresentanti di imprese israeliane: Netanel Amar (direttore operativo di Cynet Security), Yossi Vardi (presidente di Cybertech Conferences), Gil Shwed (direttore generale di Check Point Software Technologies), insieme a loro ci saranno Roberto Cingolani e Lorenzo Mariani (direttori generali di Leonardo), Mario Beccia (vicedirettore tecnologie informatiche NATO, Belgio). Leonardo, azienda leader mondiale di armamenti, ricopre un ruolo di primo piano in CYBERTECH ed ha rapporti consolidati con l’industria delle armi israeliana; nel solo 2022 si è fusa con l’israeliana Rada Electronic, produttrice di radar utilizzati nel sistema “Iron Fist” sui corazzati da combattimento ora dispiegati a Gaza – oltre ad aver venduta elicotteri da combattimento alle forze armate di Tel Aviv.

Aggiornamento dal Libano

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Durata 20m

Con Marco Pompili, giornalista free lance a Beirut, ripercorriamo gli ultimi aggiornamenti sulla tragica situazione del paese: va avanti da due giorni il continuo bombardamento della zona sud di Beirut con un esodo di centinaia di migliaia di persone, almeno centomila delle quali sono dirette verso la Siria, molti danni alle infrastrutture, in particolare a ospedali.

Resistenze e guerre di prossimità in Medio Oriente

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Redazionale con Aladin come ospite nello studio di Via dei Volsci. Con lui abbiamo parlato della situazione dello Yemen ma anche del panorama generale di Medio Oriente, con particolare attenzione alla causa palestinese. Abbiamo avuto anche tempo per parlare della nuova vita che avrà la BAM (Biblioteca Abusiva Metropolitana) a Villa Gordiani.

Torino. Chiusa l’aula dell’Intifada studentesca al Politecnico

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Durata 16m 36s

Stamani a Torino chiusa con sigilli  l’aula “Shireen Abu Akleh” occupata quattro mesi fa nell'ambito delle lotte per la Palestina: un'aula precedentemente inutilizzata che torna ad esserlo dopo mesi in cui aveva ospitato assemblee, momenti di dibattito e che aveva svolto il ruolo di aula studio.

Uno studente del Politecnico ha chiarito le responsabilità specifiche di un ateneo coinvolto in progetti che collaborano all'ideazione di materiali e saperi coinvolti nel genocidio, abbiamo inoltre affrontato il quadro delle intifade studentesche nel nostro paese e a livello internazionale.

Domani, mercoledì 25 settembre si riunirà un'assemblea pubblica all'interno del Politecnico di Torino per riaggiornare la lotta.

Produrre i chip o farli esplodere

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Nella prima parte della puntata analizziamo gli aspetti tecnici dell'attacco terroristico israeliano che ha utilizzato i cercapersone (e non solo) come bombe diffuse nella società. Cosa sono i cercapersone, in quali casi sono usati, come è avvenuto l'attacco...

Nella seconda parte parliamo di industrie dei microprocessori. Ancora una volta si parla di una acquisizione tra Qualcomm e Intel. Non è detto che avvenga, ma sicuramente è tra le possibilità concrete, anche per reagire ad uno strapotere di Nvidia. Infatti Nvidia ha un ruolo di primo piano nell'industria delle GPU, industria di fondamentale importanza nello sviluppo della cosiddetta Intelligenza Artificiale. Le sue azioni sono salite di botto, cosa che ha portato alcuni giornali a titolare articoli che ci dicono che ora la Nvidia ha problemi di prepensionamento: i suoi dipendenti hanno ricevuto azioni, quindi ora sono ricchi, quindi non vogliono più lavorare. Una spiegazione non del tutto convincente, visto che le aziende, soprattutto nel settore tecnologiche,  pagano in azioni (o simili prodotti) proprio per ancorare chi lavora all'azienda.

LIBANO: UN COMMENTO SU ATTACCHI TERRORISTICI ISRAELIANI, HEZBOLLAH E UNA SITUAZIONE SEMPRE PIÙ CRITICA

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Durata 14m 7s
Durata 27m 7s

Negli ultimi giorni due attacchi israeliani hanno colpito indiscriminatamente la popolazione in Libano. Gli ordigni sono stati innescati per fare prima un rumore nel cercapersone, così da attirare l'attenzione, e poi per esplodere. Ieri a esplodere sono stati i walkie talkie, tecnologie utilizzate anche da medici o altre figure non necessariemente militari. Secondo le autorità libanesi il bilancio dei feriti è di circa 500 persone e di 20 morti. Oggi è atteso il discorso di Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah, mentre le truppe israeliane si stanno spostando verso Nord minacciando un'escalation e un'invasione di terra. 
Con questi attacchi israele ha spostato ancora una volta l'asticella "dell'consentito" (per meglio dire: ciò che gli viene consentito a livello internazionale), ha fatto un ulteriore passo in avanti in questa guerra. 

Ciò che non si riesce a dire nella quasi totalità dei giornali italiani e nella politica è che questo attacco ha una natura terroristica. 

Ne parliamo con Chiara Cruciati, giornalista e vicedirettrice del Manifesto. 

Da Beirut sentiamo Mauro Pompili, giornalista freelance. 

La Cisgiordania sotto attacco, militare e non solo

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Durata 28m 29s

Anita De Donato è un’antropologa che ha fatto ricerca per più di 10 anni in Cisgiordania. Ha studiato le dinamiche culturali e politiche relative al progetto di costruzione di uno Stato palestinese, nel contesto delle strategie coloniali di Israele e dei coloni israeliani, partendo dall’analisi dell’uso e della gestione delle risorse idriche per uso domestico e per l’irrigazione. Anita è stata in Cisgiordania a luglio; nella corrispondenza, ci parla delle misure repressive, coercitive e di controllo che lo Stato di Israele sta adottando in Cisgiordania in risposta agli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023, con il pretesto della lotta al terrorismo e del diritto alla sicurezza dei cittadini israeliani. Anita ci spiega come queste misure repressive siano rese possibili dalle condizioni economiche ed amministrative imposte nei Territori palestinesi da Israele con gli Accordi di Oslo del ’93 e con gli Accordi economici di Parigi del ’94, che hanno significato una riconfigurazione del regime coloniale israeliano, invece che la graduale decolonizzazione dei Territori palestinesi.