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Continua la lotta dei lavoratori di Iron&logistics

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I lavoratori della Iron&Logistics insieme ai sindacalisti del SI Cobas sono in presidio permanente da 40 giorni di fronte all’azienda. Il presidio è iniziato il 4 Ottobre, il giorno successivo al licenziamento dei 22 operai iscritti al sindacato. Le condizioni lavorative prima dell'inizio della lotta, con gli scioperi “8x5” (otto ore al giorno per cinque giorni a settimana ndr) erano un orario di lavoro di 14 ore al giorno per una paga di 4 euro l’ora. Da ieri è arrivata la notizia che l'azienda sta tentando di smantellare la fabbrica, smontando i macchinari presenti. Quindi da ieri l’obiettivo della lotta è anche quello di impedire lo smantellamento, volto a riprodurre il solito meccanismo del “chiudi e riapri”, con il quale più volte nel distretto produttivo toscano si è aggirato il mancato rispetto dei diritti dei lavoratori. Nella corrispondenza un compagno del Si Cobas ripercorre i vari passaggi della lotta, fra cui un incontro avvenuto ieri alla Prefettura di Firenze.

Prato contro i decreti sicurezza

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Sabato 18 gennaio migliaia di persone hanno sfilato a Prato in solidarietà con 21 lavoratori, sindacalisti e solidali colpiti da una multa da 4.000 euro per avere partecipato a un blocco stradale nel corso di una vertenza sindacale che l'estate scorsa aveva interessato gli addetti di alcune tintorie industriali della città.

Grande partecipazione e un percorso di mobilitazioni che non accenna a spegnersi, come ci racconta il nostro corrispondente da Prato.

Prato, Italia

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Nel corso di questa settimana a Prato due mobilitazioni di lavoratori e lavoratrici di un forno e di una tintoria industriale sono state pesantemente attaccate dalla polizia, che ha disperso i picchetti organizzati dai sindacati di base. Non si tratta di un caso isolato ma dell'ultimo di una lunga serie di episodi di mobilitazione e agitazione nel territorio pratese, segnato da una presenza industriale ancora densa e da un rinnovato protagonismo da parte di lavoratori spesso di origine straniera. Con un compagno dell'assemblea di Prato antifascista raccontiamo gli ultimi episodi e cerchiamo di ragionare sulla realtà di una città segnata da un profondo scontro politico e sociale e su cui la Lega di Salvini ha puntato molte carte.

Sesto fiorentino, una riflessione sui fatti dell'Osmannoro

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A poco più di una settimana dai fatti dell'Osmannoro, dove un controllo di polizia particolarmente violento nei confronti di un'impresa gestita da cittadini di origine cinese è sfociato in scontri tra le forze dell'ordine e centinaia di lavoratori e lavoratrici, intrvistiamo un compagno dell'assemble antifascista di Prato, che in questi giorni ha dato vita ad una serie di iniziative di dibattito e di solidarietà riguardo quanto accade fra Prato, Firenze e la piana fiorentina.

(La corrispondenza è divisa in due parti)