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precariato

Scuola e caos supplenze, nessun responsabile

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Nella prima parte della trasmissione riparliamo del caos vissuto sulla pelle dei/delle precari/e, creato dal Miur e replicato dagli uffici scolastici provinciali: parte l'anno scolastico in modo del tutto irregolare. Nessun responsabile, eccetto l'algoritmo. Ascoltiamo le voci dalla piazza e di un esponente dei Cobas scuola. In vista altre mobilitazioni, compreso lo sciopero nazionale dell'11 ottobre.

Nella seconda parte, due corrispondenze (da Bologna e Bergamo) raccontano della rete Educare alle differenze e della sua settima edizione: qui il programma.

Scuola: tutto a posto

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Riparte la scuola e così l'oradibuco.

Ripercorriamo le mistificazioni del ministro sempre all'insegna del "tutto a posto".

Corrispondenze con due docenti precari che raccontano il caos che caratterizza (anche) quest'anno scolastico: posti vacanti, assegnazioni opache, personale non assunto, niente di nuovo per quanto riguarda edifici, spazi e numero di studenti per classi.

La scuola stanca

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Durata 1h 7m 37s

Si tenta un bilancio su un anno difficile, con la preoccupazione per un anno che verrà per il quale non è stato previsto nulla. Il risparmio infatti ha guidato e guiderà la mano del governo, dei governi. Con l'alibi della pandemia sono stati sperimentati precariato, flessibilità, scuola on demand...

Si conclude parlando della scuola nel carcere di Rebibbia, di cui si continuerà a discutere prossimamente.

Per chi suona la campanella? Assemblea sulla scuola

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Durata 1h 48m 38s

Dopo l'assemblea radiofonica sulla scuola del 19 aprile dedicata alla didattica a distanza, si torna a discutere di scuola a microfoni aperti per affrontare il tema della riapertura, di quando e come sarà possibile tornare a scuola, partendo dalle dichiarazioni governative e dalle anticipazioni sul lavoro della task force. Le premesse da cui parte il confronto sono i tagli che l'istruzione pubblica ha subito dalla legge sulla autonomia a oggi e le trasformazioni che l'hanno impoverita e aziendalizzata, in particolare attraverso le "riforme" Gelmini e Renzi - Giannini (la cosidetta Buona scuola), la necessità di stabilizzare le precarie e i precari e di procedere a una più ampia campagna di assunzioni e lo stato dell'edilizia scolastica assai problematico da molti anni su cui è intervenuto Elio Rosati di Cittadinanzattiva, un'organizzazione che ogni anno pubblica un monitoraggio in merito. Durante la discussione sono stati presentati lettere aperte, documenti e appelli che vogliono contribuire a un dibattito necessario a organizzare una spinta dal basso per rendere la scuola centrale nelle politiche della "ricostruzione": la scuola, prima a chiudere per il covid19, probabilmente ultima a riaprire, rischia di avere da parte del governo solo chiacchiere e e non i fondi necessari a renderla finalmente adeguata, funzionante, inclusiva. Oggi si tratta, così si chiude l'assemblea, di riprendere in modo coordinato tra le varie soggettività coinvolte - studenti, genitori, lavoratrici e lavoratori della scuola - la lotta, per essere protagonisti e non subire politiche dall'alto. 

I documenti nell'ordine in cui sono stati citati:

https://secure.avaaz.org/it/community_petitions/ministra_della_pubblica…

https://ilmanifesto.it/appello-per-la-scuola/

https://gliasinirivista.org/manifesto-per-i-diritti-e-i-desideri-di-bam…

https://www.roars.it/online/per-una-scuola-libera-e-viva-dentro-e-fuori…

Scuola: precarie e precari interdette/i

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La trasmissione approfondisce il tema del lavoro precario nella scuola con due corrispondenze (Mario Sanguinetti dei Cobas e un’insegnante del Coordinamento precari Bologna) in cui si analizza l’inadeguatezza dei concorsi appena banditi: l’immissione di 62.000 docenti in tre anni a fronte di 150.000 cattedre vacanti dal 1° settembre prossimo. E tutto senza considerare gli adeguamenti strutturali indispensabili per il rientro nelle scuole. Il mancato rinnovo delle graduatorie per le supplenze, con possibili gravi conseguenze sull’arbitrarietà delle nomine. Ovvero: il merito come propaganda, la precarietà come sistema.
Nella seconda parte presentiamo altri due interventi, il primo sul lavoro del personale Ata, il secondo di Anna Angelucci (Scuola per la Repubblica), sulle allarmanti prospettive della ‘Didattica del Futuro’ paventata da alcuni “esperti”.

Continueremo a raccogliere le esperienze e le riflessioni di insegnanti, genitori e di chiunque abbia a cuore la scuola, potete dire la vostra telefonando allo 06 56566682 e registrando un audio dopo il bip, oppure collegandovi al sito https://messaggeria.degenerazione.xyz/ror, infine scrivendo a oradibuco@ondarossa.info.

Il precariato nel 2019

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Durata 1h 10m 25s

Nell'approfondimento di oggi dedicato a pensioni e previdenza ci occupiamo del precariato nel 2019, come certificato dai dati offerti da INPS e ISTAT. In nostra compagnia, nella seconda parte della mattinata, Roberto Ciccarelli del Manifesto.