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punk filosovietico

si ricomincia

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si ricomincia. tardi, ma si ricomincia. con novità.
una prima parte per ricucire il tempo passato fuori onda
una seconda parte in cui contattiamo marco, alla mezzanotte del 30 ottobre, proprio in contemporanea con l'usciata sulle piattaforme multimediali del video "si vis pacem p.(38)arabellum" del connubio p38 punk + il ciclo di bethe, pre edit per il prossimo disco dei p38punk "xi". ed infine la terza parte con le “conclusioni sconclusionate” di rito.

la playlist
sonic youth - disconnection notice
barbera & champagne -ponton dell'elce
motorhead - sweet revenge
motorhead - lawman [live at le mans, 3rd november 1979]
anthrax - efilnikufesin (n.f.l.)
slayer - god send death
neurosis - descent
neurosis - away
sepultura - amen
sepultura - kaiowas
faith no more - separation anxiety
p38 punk + il ciclo di bethe - si vis pacem p.(38)arabellum
44 leningrad - natascha
meute - hypnose (future edit)
massive attack - daydreaming
sleaford mods - o.b.c.t.
daniel masson (buddha-bar) - strange lift
the international noise conspiracy - under a communist moon

 

il mondo nuovo

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riprendiamo a trasmettere il nuovo anno radiofonico, con un compleanno importante: i 30'anni di p38punk. per l'ccasione esce il disco "il mondo nuovo", un'edizione "speciale" di nove tracce cui hanno collaborato: danilo fatur (cccp fedeli alla linea), simone lucciola (blood 77 / gioventù bruciata), paolo taballione (carillon del dolore/christian death/gronge), mauretto (colonna infame skinhead/ bloody riot/ p38punk v.o.), esky (pandemonium carnival/p38punk v.o.)
buon trentennale p38punk!
https://p38punk.wordpress.com/

punk "filosovietico"

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con il consueto chaos che contraddistingue le puntate in cui è gradito ospite "p38punk", farfugliamo sugli albori del punk italiano post '77, e del filone "punk filosovietico", ossimoro apparente, cui p38punk si occupano di rinvigorire i fasti con questo appuntamento.
 
 

25(aprile)o'clock vol. 2

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è festa. è la festa nostra, per cui ogni anno auguriamo buona liberazione, liberazione dal fascismo, dal nazismo, dall’oppressione del capitalismo. è una liberazione, che, come nel '45, si ottiene, combattendo, lottando, tutti i giorni, un piccolo passo alla volta. eppure ogni venticinque aprile arriva un aria nuova, fresca, energica, bramosa di cambiamento, di rivolta all'ingiustizia, di resistenza. apriamo la finestra degli studi di ror la facciamo circolare, ci pervade e ci inebria. anche troppo....

da via dei volsci 56, con marco dei p38punk e con talune incursioni di "allegro con fuoco", festeggiamo la nostra caotica liberazione punk. evidentemente non pubblichiamo la play list. "solo" 3 ore di caos creativo.

26 settembre - 27 anni di p38punk

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buon compleanno  p38punk!!!!

si perché ufficialmente, ventisette anni fa esatti,  si formavano i "p38punk".

una ricorrenza che la punk-band "filosovietica" proveniente da "roma" ha sempre onorato con una "uscita", una "creazione" un "evento" offerto - peraltro in anteprima - a radio ondarossa.

per quest’occasione si sono impegnati con particolare perizia e dedizione, tanto che l'elaborazione era pronta on-line soltanto da pochi minuti, al momento della nostra presentazione in diretta:

https://p38punk.wordpress.com/

https://www.youtube.com/watch?time_continue=7&v=iPcIjYL-vLc

lasciamo a voi il giudizio.

ne parliamo in diretta con marco, voce e portavoce della "storica" band (eh, eh, eh).

inevitabilmente, il discorso dipana, deraglia, s’inceppa, ben oltre il preconizzato, sèguito e in-seguìto, dalle selezioni musicali liberamente scaturite nel flusso di conseguenze. in altre parole: il solito deliquio.

un buon auspicio per la nuova stagione radiofonica 18/19. 

surreale: p38punk a 25o'clock

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si surreale! a 25 o'clock mancavano p38punk: la band romana che dal 1991 milita nei e fra i movimenti con alterna intensità creativa. qusto è un momento creativo: poche settimane fa hanno prodotto il loro ultimo 6 tracce - stampato anche in vinile - dal titolo "la  morte delle nazioni". ce lo vengono a raccontare in radio. fin qui tutto facile, se non che, come sempre nel contesto del mercoledì notte si spazia, si parte per la tangente, si salta di palo in frasca si perde il filo. benchè la scaletta sia ben tracciata dal succedersi cronologico del disco, ci si perde sovente, si, però con disordine.... fra citazioni dotte e freddure da denuncia, alla fine, ma proprio alla fine c'è pure un senso: l'ortodossia del socialismo, il caos del punk.  ma soprattutto ascoltatevi le tracce del disco che è da paura!!!