Rebibbia
VILLA TIBURTINA RIAPRE...E ADESSO? ASSEMBLEA DI QUARTIERE 15 MARZO h.11
A Maggio 2025 è fissata la “fine lavori” per la ristrutturazione edilizia di Villa Tiburtina. In vista di ciò è stata chiamata un'assemblea pubblica questo sabato 15 marzo, ne parliamo con un compagno del Comitato Mammuth e Riapriamo Villa Tiburtina.
Di seguito il comunicato:
VILLA TIBURTINA RIAPRIRA'… E ADESSO?
Crediamo sia arrivato il momento di allargare questo esperimento e renderlo un modello, un progetto pilota: creare un microdistretto per la pianificazione socio-sanitaria che abbracci i quartieri di Rebibbia, Ponte Mammolo, Casal dé Pazzi e comprenda tra le 25.000 e le 30.000 persone. Un’entità amministrativa più piccola di un municipio, che possa garantire una vera pianificazione partecipata dei servizi socio-sanitari di prossimità coinvolgendo tutto il territorio.
Per entrare nel merito della proposta, che comprende anche l’attivazione di un consultorio territoriale, vi invitiamo a un’assemblea pubblica di presentazione. Diamo le gambe alla sanità pubblica di prossimità, costruiamo il futuro dei nostri quartieri!
Sabato 15 marzo alle ore 11
Assemblea Pubblica di fronte ai “negozietti” di via Giovanni
Palombini 15
19-22 giugno: Festa di quartiere Rebibbia/Ponte Mammolo 2024
Iniziamo alle 16.30 con la PICCOLA FESTA Un pomeriggio dedicato a piccol e grandi con Laboratori, presentazioni, sport e spettacoli circensi!
A cura del Doposcuola Mammut e Fuorifuoco!
Si giocherà con lettere, colori e canzoni per imparare a comunicare col corpo e con le mani. Canzone flash mob finale!
A cura di "io se posso komunico"
Letture animate con Fuori Classe
Prove di baseball con i Red Foxes - Roma
Per tutta la giornata ci sarà una postazione di TRUCCABIMB con i Piccoli Giganti Onlus 2
Showcase acustico + Live painting con (Z)ZeroCalcare e Giancane
e si balla forte con DJ EFREM from Borghetta Stile
Nella nostra città sentiamo continuamente parlare di alcuni quartieri, e soprattutto delle persone che vi abitano, come dei campi di battaglia. Degrado e abbandono, spaccio e rassegnazione, sembrano condizioni permanenti senza soluzione. Una sorta di girone infernale a cui chi vive ogni giorno in un determinato territorio è condannato per sempre. La frontiera invisibile tra i quartieri che non meritano di essere parte della città, e quelli che invece sono degni di essere parte dei grandi eventi, dei grandi investimenti, è rappresentata ogni giorno sui social, i giornali, le televisioni come un confine da irrigidire, anziché da abbattere.
Comunità, conflitto, contraddizioni. I quartieri come Rebibbia-Ponte Mammolo sono un insieme di collettività e individui, di socialità e diffidenza. Non c’è un modo giusto o sbagliato di raccontarli, ma c’è un modo sicuramente speculativo di dipingerli. Alcuni quartieri di Roma meritano il deserto in cui sono lasciati? Nel nostro quartiere l’unico complesso scolastico è a rischio dimensionamento, non c’è uno spazio di aggregazione giovanile, non esiste un consultorio, tantomeno un teatro o un cinema. Diverse serrande di proprietà comunale sono chiuse da decenni, la manutenzione delle case popolari avviene solo se si fa casino. Da queste parti tutto quello che si vede, è stato strappato coi denti: un parco che è l’unica piazza del quartiere, un polo sanitario pubblico, una sede dove organizzarsi e fare un doposcuola, spazi sociali dove incontrarsi e proporre iniziative. Un campo di battaglia, certo, ma contro l’abbandono, gli stigmi, il bus che non passa, il lavoro che non c’è, il colloquio in carcere non concesso. Tutti i giorni.
Sguardi, prospettive, racconti. Nel nostro quartiere, come in altri di Roma, accadono piccole e grandi cose che vengono oscurate, ignorate, marginalizzate. La città-vetrina salva solo sé stessa e dipinge alcuni quartieri come erbacce da estirpare? Partiamo invece dal racconto di questi luoghi, delle esperienze di tutti i giorni, senza nascondersi dietro un dito, provando a ribaltare il punto di vista.
DA LUNEDI 6 MAGGIO SCIOPERO AL CARCERE DI REBIBBIA
Lunedi 6 maggio, a tempo indeterminato, i detenuti e le detenute del carcere di Rebibbia di Roma hanno iniziato uno sciopero contro le condizioni della detenzione a cui sono obbligati. Si tratta di uno sciopero particolare, poiché attraverso la rinuncia alla spesa interna mira a privare la struttura carceraria di una parte considerevole delle proprie entrate.
La testimonianza della compagna di un detenuto
Voci dal e sul Carcere
Corrispondenza dal presidio sotto il carcere di Rebibbia. Leggiamo la lettera di una detenuta nel penitenziario Le Vallette di Torino e un importante articolo del gruppo Mamme in piazza per la libertà di dissenso. Riflettiamo insieme sull'estate pesante appena passata e sui tanti suicidi avvenuti nelle carceri italiane.
30 agosto presidio sotto Rebibbia
Mercoledì 30 agosto
ore 18
Presidio davanti al carcere di Rebibbia
(appuntamento lato maschile - via Elena Brandizzi Gianni)
Durante questa estate, forse approfittando della distrazione vacanziera dei più, molte delle guardie penitenziarie sotto processo per vari episodi di torture, a Torino come a Santa Maria Capua Vetere, sono tornate in servizio. A deciderlo sono stati i giudici competenti dei singoli procedimenti in cui sono imputate.
Riandando con la mente alla mattanza dell’aprile 2020 a S.M.C.V. ci preme inoltre ricordare che, a seguito di quelle brutali violenze di massa, ben 3 persone detenute sono decedute: Vincenzo Cacace e Fakhri Marouane, due tra i prigionieri che hanno denunciato le torture, e Lamine Hakimi dopo più di un mese di isolamento da quel maledetto aprile.
Quando fuori dalle carceri la vita si fa giorno dopo giorno più dura, chi è detenuto ha maggiori difficoltà a ricevere un sostegno dalle persone care. I pacchi alimentari, per esempio, si riducono di quantità e qualità. Per non parlare, poi, di quante persone imprigionate non hanno alcun sostegno poiché prive di una rete familiare o comunque affettiva.
Da lungo tempo chi è detenuto/a nel carcere di Rebibbia, denuncia la qualità scadente del cibo e i costi enormi del sopravvitto. Ma, nonostante ci sia un’indagine in corso, nei fatti nulla è cambiato.
Ad inizio agosto un detenuto, come riportato all’interno dei pochissimi articoli che ne hanno parlato, ha scelto di protestare contro le condizioni di detenzione salendo su una gru presente all'interno del carcere di Rebibbia.
Mentre scriviamo, veniamo a conoscenza del suo trasferimento punitivo nel carcere di Teramo solo perché i giornali del luogo hanno scelto di parlarne a seguito del suo tentativo di togliersi la vita.
Nessuno ha voluto davvero approfondire i motivi della sua protesta e cosa c’è dietro questo ennesimo “tentato suicidio”.
Guardando agli ultimi 3 anni, ben 3 ministri della giustizia di diversa bandiera stanno perpetrando lo stesso lavoro di feroce annientamento.
Dalle stragi e le torture di massa alle morti di carcere quotidiane.
Non permettere che il carcere venga raccontato come una bolla separata dal resto, fare da megafono a chi è privato della libertà, farci sentire fuori da quelle mura anche durante quest'ennesima estate bollente, è necessario.
Fuori tutti e tutte dalle galere: presidio a Roma davanti alle carceri
Corrispondenza per ricordare a tutti e tutte i due presidi contro il carcere davanti a Rebibbia e a Regina Coeli, oggi giovedì 9 marzo alle 17. Continua la lotta contro il 41bis e il carcere ostativo, le torture e le stragi nelle carceri.
Casale Alba2 Festeggia 10 anni
Sabato 3 - Cena e musica con Los Perros Mojados e Dj's Choice, aka The Rebel (dalle h 19.30)
Domenica 4 - Pranzo, dibattito con Zerocalare e musica (dalle h 12.30)
Patrie galere
PLAYLIST
https://open.spotify.com/playlist/2fmzEIqZOS5wW1vHBGnDpL?si=82a738ae1fa…
SCALETTA
Davide Ambrogio - Canto dal Carcere
Ardecore - La Povera Cecilia
Daniele Silvestri, Rancore, Manuel Agnelli - Argentovivo
Kaos - Prison Break (arkham escapology)
Kento, Giovane Werther - Barre da chiudere
99 Posse, Daniele Sepe, Valerio Jovine - Morire tutti i giorni
Onda Rossa Posse - Omaggio a Sante
24 Grana - Kanzone su un detenuto politico- (A Franca e Antonio)
Chet Baker - Motivo su Raggio di Luna
Ancora contagi e vendetta di Stato al femminile di Rebibbia
Un contributo di alcune compagne dell'Assemblea parenti e solidali delle persone detenute di Roma che ci parla della situazione nel femminile di Rebibbia.
Buon Ascolto!