Nizza 5 giugno: azione femminista contro le frontiere europee
Dal 2015 la politica europea di chiusura delle frontiere è stata rinforzata e la migrazione è stata ulteriormente criminalizzata. L’area Schengen continua a rafforzare un arsenale repressivo contro le persone costrette all’esilio. La chiusura delle frontiere serve solo a sviluppare le economie mafiose in cui sono organizzate tutte le forme di violenza contro gli/le esiliat*. Queste politiche di criminalizzazione della mobilità hanno un impatto particolare sulle donne, che rappresentano il 54% de* migrant* in Europa, così come sulle lesbiche e sulle persone transgender.

