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Kurdistan

Difendiamo il Rojava!

Data di trasmissione
Durata 4m 38s

A dieci anni di distanza dalla storica resistenza di Kobane, che ha reso visibile la decennale lotta per la libertà del popolo curdo, la rivoluzione del Rojava è scomparsa dai media. Eppure in questi dieci anni l’Amministrazione Autonoma della Siria del Nord-Est, struttura di autogoverno che unisce i molti popoli che hanno deciso di convivere organizzandosi secondo il modello del Confederalismo Democratico, ha costruito e continua a costruire una regione amministrata secondo un modello di democrazia diretta che mette al primo posto la liberazione della donna.

Alla vigilia dell’8 Marzo, una delegazione arriverà dal Nord-Est della Siria per raccontare e discutere le pratiche, la situazione attuale, gli sviluppi e le prospettive future della rivoluzione delle donne del Rojava.

Assemblea il 3 febbraio al Centro Ararat a Roma

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Durata 10m 18s

Assemblea cittadina il 3 febbraio 2024 al centro socioculturale Ararat, a Roma, in vista della conferenza lanciata dal movimento delle donne curde che si terrà il 10 febbraio presso la Terza Università e della manifestazione nazionale del 17 febbraio incentrata sulla liberazione di Abdullah Ocalan. La nostra corrispondenza con Ylmaz, di Uiki onlus.

CSOAT Auro e Marco: Centro di ricerca donne curde Suleymanyiah

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Durata 7m 15s

Con una compagna del CSOAT Auro e Marco invitiamo le ascoltatrici e gli ascoltatori a partecipare all'iniziativa di domani 25/01 a Spinaceto, iniziativa non separata. Di seguito il testo di presentazione:

Negli spazi della Biblioteca transfemminista del Csoat Auro e Marco, il 25 gennaio ospiteremo con lə compagnə di Jineolojî un incontro con la compagna curda Necibe Qeredaxi, per presentare il progetto della biblioteca Sulaymaniyah, Archivio e Centro di ricerca delle donne curde, nato in memoria di Nagihan Akarsel, assassinata su istigazione del governo t√rco il 4 ottobre 2022.
“La Biblioteca delle donne curde è stata costruita con l’obiettivo di avere un luogo in cui le donne possano continuare a ricercare e condividere le conoscenze. L’obiettivo è quello di essere un ponte per tutte le donne e di unire le diverse lotte.”
Si tratterà di un momento di confronto e scambio tra realtà che, attraverso la creazione di biblioteche archivi e centri di ricerca, sono accomunate dalla volontà di creare uno spazio di lotta in cui far emergere esperienze invisibilizzate dalla narrazione maschile della storia.
Vi aspettiamo giovedì 25 gennaio alle h18:30, in viale dei Caduti della Resistenza 270!

Continui attacchi turchi nel Nord Est della Siria

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Durata 18m 20s

Con il direttore dell'ufficio d'informazione del Kurdistan in Italia parliamo degli attacchi perpetrati dal governo turco contro i civili nella regione del nord-est della Siria, in palese violazione della legge internazionale, nel silenzio dell’opinione pubblica mondiale.

Link all'appello:

https://retejin.com/2024/01/15/appello-urgente-ai-media-affinche-informino-sui-continui-attacchi-della-turchia-in-violazione-della-legge-internazionale/
 

Non si ferma la guerra di Erdogan contro i curdi

Data di trasmissione
Durata 13m 51s

Da oltre tre mesi, nell'indifferenza dei media e nel silenzio delle organizzazioni internazionali, l'esercito turco continua a martellare le popolazioni del Rojava e della Siria del nord, nel tentativo di fiaccare la resistenza delle popolazioni locale. Facciamo il punto della situazione con Ylmaz, dell'Ufficio di informazione sul Kurdistan in Italia.

Pensieri che spezzano le sbarre: non potete imprigionare le idee!

Data di trasmissione
Durata 11m 54s

Domenica 10 Dicembre 2023 Ore 16:00
Città dell’Altra Economia Largo Dino Frisullo - Roma

Pensieri che spezzano le sbarre: non potete imprigionare le idee!

Il 10 dicembre 2023 ricorrono i 75 anni da quando, nel 1948, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Nonostante ciò, non passa giorno in cui i diritti umani non vengano sistematicamente violati in Kurdistan e in altri luoghi del mondo. L'isola-prigione turca di Imrali e l'isolamento di Abdullah Öcalan, il principale teorico del movimento curdo per la libertà, rappresentano un caso limite. Abdullah Öcalan è in isolamento in Turchia da oltre 24 anni ed è stato tagliato fuori da qualsiasi mezzo di comunicazione con il mondo esterno. In questo modo vengono isolate anche le sue idee politiche e la possibilità che queste vengano messe in pratica nell'ambito di un processo di pace. Non è possibile fare affidamento sulle istituzioni esistenti per la difesa dei diritti umani e contro la tortura in carcere, come il Comitato europeo per la prevenzione della tortura CPT, il Consiglio d'Europa e la Corte europea dei diritti dell'uomo. Nonostante le numerose richieste e le molte informazioni disponibili, queste istituzioni non hanno mai adempiuto all'obbligo di intervenire contro la pratica illegale del suo isolamento, che è considerata una tortura e che prevede che gli vengano preclusi tutti i contatti con il mondo esterno, con i suoi avvocati e con i suoi parenti.

La libertà di Abdullah Öcalan rappresenta anche la possibilità che nella lotta per la libertà della società curda possa emergere una soluzione politica al posto dell'isolamento, della repressione e della guerra. Gli scritti di Abdullah Öcalan e la sua filosofia politica sono discussi e messi in pratica dalle forze sociali di tutto il mondo, nonostante il suo isolamento e la diffamazione da parte degli Stati egemoni. Queste idee ispirano intellettuali, liberi pensatori, scienziati, lavoratori, attivisti, artisti, sindacalisti, movimenti sociali, politici, famiglie e società intere.

A partire dal risveglio democratico della cosiddetta Primavera araba, nel nord e nell'est della Siria/Rojava sta emergendo un sistema sociale autonomo di autogoverno ispirato alle idee di Abdullah Öcalan. Il fondamento di queste idee si basa sui tre pilastri della liberazione delle donne, dell'ecologia e della democrazia radicale. Il movimento di liberazione curdo non ha solo organizzato democraticamente ed educato politicamente la società curda in Turchia, Siria, Iraq e Iran, ma anche nella diaspora, e in particolare in Europa. Al di là di questo, la filosofia politica e l'esempio del movimento curdo stanno avendo un impatto sulle persone che stanno ritrovando la speranza in cambiamenti democratici e di libertà e si stanno unendo e organizzando politicamente contro la frammentazione e l'isolamento. Attraverso la filosofia politica del movimento curdo sviluppata da Abdullah Öcalan, possiamo ritrovare la fiducia nella possibilità di realizzare un sistema sociale democratico. A questo processo di profonda democratizzazione e di rottura dei rapporti di dominio tra i generi, tra i diversi gruppi sociali e con le risorse della terra, possiamo dare grande forza e nuovo slancio. Se Öcalan sarà liberato, la situazione cambierà al punto da rendere concreta una soluzione per il popolo curdo; la liberazione di Öcalan è il presupposto necessario per un processo di pace.

Gli scritti di Öcalan in carcere costituiscono una straordinaria prospettiva di un movimento per la libertà incentrato sulla liberazione delle donne, sulla democrazia e sull'ecologia. Öcalan ha contribuito a rinsaldare il movimento curdo per la libertà, tracciando un percorso rivoluzionario verso quella che è senza dubbio la più profonda definizione di democrazia che il mondo abbia mai visto. "Oltre lo Stato, il potere e la violenza" e soprattutto il suo Manifesto della civiltà democratica in cinque volumi è una ricerca mozzafiato sulla vita senza Stato e sul movimento di liberazione curdo, nonché una visione di una società democratica-ecologica che offre anche una prospettiva aggiornata e necessaria alla ricerca di un nuovo socialismo. Gli appelli di Öcalan a forme non gerarchiche di organizzazione sociale democratica meritano l'attenzione di chiunque cerchi un pensiero sociale costruttivo o la riorganizzazione della società secondo principi femministi ed ecologici.

PROGRAMMA

Letture tratte dagli scritti di Abdullah Öcalan a Cura di Giorgia Narcisi, Eugenio Papalia, Fabiana Simonelli e Luisa Casasanta con accompagnamento musicale di Ernesto Ranieri.

Interventi con:
Comitato Libertà per Öcalan
Fabio Marcelli - CRED
Margherita Cantelli - CRED
Simonetta Crisci - Presidente di Senzaconfine
Cesare Antetomaso - Giuristi Democratici
Vito Scalisi - ARCI Roma
Giovanni Caputo - Scrittore
Rete No Bavaglio

Ufficio D'Informazione del Kurdistan in Italia

Assemblea di Rete Kurdistan Italia a Bologna

Data di trasmissione
Durata 6m 54s

Il 28 e il 29 ottobre 2023 a Bologna, presso i locali del TPO, si tiene l'assemblea nazionale di Rete Kurdistan Italia. Di seguito il testo della convocazione.

Le popolazioni del Kurdistan ed in Medio Oriente stanno attraversando una situazione drammatica. A seguito alla riconferma di Erdogan per un altro mandato presidenziale, lo Stato turco ha intensificato le sue politiche di guerra e genocide.

Da più di due anni è in corso una campagna di invasione nel Kurdistan del sud (nord Iraq). In Rojava il progetto rivoluzionario dell’Amministrazione Autonoma della Siria del Nord Est cresce e si sviluppa nonostante l’intensificarsi delle politiche di guerra dello Stato turco, che quotidianamente assassina con droni da guerra figure civili e militari dell’AANES. Oltre agli attacchi diretti, lo Stato turco mira a spopolare la regione attraverso atti di terrorismo, bombardamenti costanti, utilizzo dell’acqua come strumento di pressione e molto altro. Tra 5 e 10 ottobre 2023, l’aviazione turca ha lanciato un’intensa campagna di bombardamento contro le infrastrutture civili dell’AANES, escludendo circa due milioni di persone dalla rete elettrica e distruggendo le scorte di gas e carburante essenziali per il sostentamento della popolazione civile. L’attacco è stato preceduto da una dichiarazione del Ministro degli Esteri Turco Hakan Fidan, che ha dichiarato esplicitamente l’intenzione di colpire le infrastrutture civili della regione, definendo questi “bersagli legittimi” nonostante la distruzione di infrastrutture civili è un crimine di guerra secondo il diritto internazionale.

Da 30 mesi non ci sono notizie sullo stato di salute di Abdullah Ocalan e di Ömer Hayri Konar, Veysi Aktaş e Hamili Yıldırım che si trovano in detenzione sull’isola carcere di massima sicurezza di Imrali. Il 25 Marzo 2021 a seguito di una crescente preoccupazione dell’opinione pubblica è stata concessa una telefonata ad Abdullah Ocalan da parte di suo fratello Mehmet Öcalan, interrotta dopo appena due minuti. Prima di allora l’ultima visita da parte dei familiari risale al marzo 2020 e l’ultimo colloquio con i suoi avvocati all’agosto 2019. Le visite degli avvocati vengono impedite con motivazioni pretestuose che impedirebbero l’accesso all’isola, tra cui continue sanzioni disciplinari applicate arbitrariamente ad Abdullah Ocalan.

Il Comitato per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti del Consiglio d’Europa (CPT) è l’unica istituzione che può recarsi immediatamente sull’isola-prigione senza dover richiedere un permesso. Eppure, il CPT non ha reso pubblici i dettagli della sua ultima visita alla prigione di Imrali tra il 20 e il 29 settembre 2022, nonostante i numerosi appelli degli avvocati di Öcalan.

A seguito ad una conferenza stampa tenutasi di fronte al Parlamento Europeo il 26 Luglio 2023, a cui hanno aderito più di 40 tra organizzazioni sindacali, partiti politici, amministratori locali, avvocati, intellettuali e accademici,è stata espressa dai partecipanti l’urgenza di incrementare gli sforzi e ampliare la lotta per la liberazione di Abdullah Ocalan,aprendo una nuova fase della campagna internazionale per la sua liberazione.

La prima fase di questa nuova campagna è consistita in più di 100 conferenze stampa simultanee in tutto il mondo di cui 15 in Italia, nello specifico a Roma, Torino, Milano, Firenze, Bologna, Napoli, Genova, Pisa, Salerno, Caserta, Palermo, Bari, Rovigo, Ghilarza, Campobasso.

Per queste ragioni desideriamo invitarvi all’assemblea nazionale di Rete Kurdistan in Italia che si terrà a Bologna il 28 e 29 Ottobre presso Centro Sociale Tpo. Via Casarini 17/5, con il seguente ordine del giorno:

28 Ottobre dalle ore 11.00 alle 13:30

Relazione introduttiva e approfondimento sulla situazione politica nelle quattro parti del Kurdistan
Interventi e dibattito politico con:

Dr. Abdulkarim Omar, Rappresentante in Europa dell’ Amministrazione Autonoma del Nord-Est Siria

Zilan Diyar, Movimento delle Donne Curde

Pranzo dalle 13:30 alle 15:00

-28 Ottobre dalle ore 15:00 alle 18:00
Interventi e dibattito politico

programmazione di iniziative, campagne e attività per i prossimi mesi.

-29 Ottobre dalle 10:00 alle 14:00
Plenaria
Conclusioni

Tempo di Speranza

Data di trasmissione
Durata 10m 6s

Per la libertà e l'autodeterminazione della popolazione curda

Per la liberazione di Abdullah Ocalan e di tutti i prigionieri politici

Domenica 8 Ottobre 2023 a partire dalle h 16.00 dibattito e presentazione dei volumi "Sociologia della libertà"

e "Tempo di Speranza" al Centro Socio-Culturale Ararat  Largo Dino Frisullo (Roma)