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Messico: Oaxaca repressione al corteo sulla scuola - 5 morti

Treni da Roma per Milano contro il reato di devastazione e saccheggio

Rinviati a giudizio militanti di Action

Iraq - aumento violenze sulle donne

Afghanistan

Palestina evita il referendum

Libano

Marocco

Bosnia

Guantanamo

Bolivia

Venezuale

Antogone sulle carceri in Italia

Precari della pubblica amministrazione

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COMUNICATO STAMPA Arrestano i movimenti

Alle ore 12.00 di oggi (giovedì 22 giugno) in via Cesare De Lollis 6 c'e' stata una conferenza stampa

Vengono applicate misure cautelari nei confronti di 16 attivisti/e per una iniziativa organizzata il 6 novembre del 2004 contro la precarietà e per il reddito sociale: siamo a più di un anno e mezzo di distanza e il senso giuridico di questa operazione non c’è. Su quei fatti è ormai stato istruito un vero e proprio maxi processo con più di cento imputati che si aprirà in ottobre e che si svolgerà nell’aula bunker di Rebibbia. Qual è il senso degli arresti di oggi? Difficile non cogliere l’intento di intimidire, perseguitare e colpire la libertà di espressione dei movimenti accusandoli di reati pesantissimi (come rapina aggravata) che non hanno alcuna attinenza con i fatti accaduti quel giorno sotto gli occhi di decine di giornalisti e di funzionari di polizia. Mentre l’Italia è sommersa dagli scandali, dal malcostume e dalla corruzione degli ambienti politici ed economici avviene il paradosso che arrestano chi si batte da anni contro tutto questo e per affermare nuovi diritti. Un brutto segnale agli inizi di una stagione politica densa di aspettative suscitate dal recente cambio di governo e che getta un ombra sinistra sul prossimo autunno.

CORRISPONDENZA

BRESCIA, INIZIATIVA NO-TAV

"No tav...ernello Sì Lugana!" questo lo striscione esposto in piazza della Loggia a Brescia durante il presidio che accoglie gli assessori ai trasporti delle regioni del nord coinvolte dalle grandi opere riuniti in Loggia per un vertice sulle grandi opere. Sul tavolo della discussione la priorità dovrebbe essere la costruzione della linea ad alta Velocità, oltre che delle autostrade come la BreBeMi e quella della Valtrompia. Per ricordare agli assessori che devono tener conto delle posizioni della popolazione che dovrà subire le nefaste conseguenze delle grandi ed inutili opere, oltre che a portare proposte alternative meno dispendiose e più efficaci, i comitati che si oppongono alla Tav hanno indetto un presidio in concomitanza alla riunione, con appuntamento alle 10 in Piazza Loggia; in sostegno alle realtà bresciane sono giunte delegazioni dalla Val Susa, dal Veneto e dal Friuli.

CORRIPONDENZA

BOLOGNA: PIAZZA VERDI; OTTO CONTUSI TRA FORZE ORDINE

Cinque poliziotti e tre vigili urbani sono rimasti feriti o contusi negli scontri avvenuti la notte scorsa in piazza Verdi, nel cuore della zona universitaria di Bologna, per le conseguenze del tentativo da parte degli agenti della polizia municipale di sanzionare un giovane sorpreso a orinare contro una porta nella vicina via dei Bibbiena. Il ragazzo e' stato poi arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, minacce e violenza a pubblico ufficiale, lesioni, ed e' anche accusato di essersi rifiutato di declinare le proprie generalita'. Arrestata anche una ragazza accorsa e che aveva ingaggiato a sua volta un animato alterco con le forze dell' ordine (scatenando anche in questo caso la reazione delle circa 2-300 persone che c'erano in piazza) e' stata invece sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio all' ospedale Sant' Orsola. La Digos sta lavorando all'identificazione delle persone che nella notte si sono rese responsabili di lanci di bottiglie contro gli agenti, di lesioni, del danneggiamento di un'auto dei vigili urbani e di resistenza a pubblico ufficiale. Alcuni sono gia' stati identificati, mentre la polizia sta procedendo all' esame dei filmati realizzati dalla polizia scientifica intervenuta nella piazza. Dell' accaduto, e dei reati connessi, la Digos stilera' un'informativa che verra' inoltrata alla Procura di Bologna.

CORRISPONDENZA DA RADIOFUJIco

Verso la Street Rave antiproibizionista di bologna

la città ha il cervello in fumo? Dopo la totale chiusura del sindaco Cofferati sullo svolgimento della Street Rave Parade e i documenti bipartisan in Consiglio Comunale, si muovono le forze dell'ordine. dopo che Giovedì 25 Maggio scorso quando un centinaio tra carabinieri e forze dell'ordine hanno perquisito le due sedi del Livello 57, promotore della parata antiproibizionista prevista per l'inizio di luglio con il Risultato di due arresti, 35 perquisizioni e 4 denunce per aver ritrovato 514 grammi di hashish e qualche pasticca di ecstasy. "Una diretta conseguenza dell'applicazioen della legge Giovanardi-Fini sulle droghe e del clima politico in città" secondo Rosario Picciolo. Sentiamo uno stralcio della conferenza stampa per annunciare che "la Street Rave a questo punto si farà e sarà anche contro la repressione". E intanto 11 deputati del PRC fanno UNA interrrogazione parlamentare

CORRISPONDENZA DELLA CONFERENZA STAMPA

ESTERI

mapuche perdono causa contro benetton

Un giudice della provincia di Chubut si è pronunciato contro una coppia mapuche che aveva occupato la proprietà nel 2002 assieme ai loro quattro figli. Gli indigeni devono rinunciare a quelle terre perché appartengono alla Compagnia Terre del Sud Argentino, proprietaria di 970.000 ettari nella zona e gestita dalla famiglia Benetton. La famiglia mapuche aveva presentato una richiesta al Instituto Autárquico de Colonización (IAC) di Chubut per poter occupare il terreno fiscale nell'area dove avevano vissuto i loro antenati, nella zona di Leleque. Dopo sei mesi di pratiche senza una risposta ufficiale, occuparono il fondo, ararono e seminarono, sistemarono i recinti, iniziarono ad allevare bestiame e costruirono un'abitazione precaria. L'azienda benetton fece causa penale alla famiglia per aver fatto resistenza allo sgombero, e iniziò un'altra causa per definire la questione della proprietà della terra. I Curiñanco-Rúa Nahuelquir rifiutarono le proposte di accordi extragiudiziali iniziati dall'impresa. Nonostante fossero assolti nella causa penale, persero la causa per l'occupazione del fondo. E adesso il tribunale concede la "restituzione definitiva" delle terre a Benetton, prendendo come base per la sentenza un registro catastale del 1896, quando i mapuche di quella regione resistevano contro una campagna militare conosciuta come "la conquista del deserto".

congo: INDAGINE SU PRESUNTE VIOLENZE CASCHI BLU CONTRO CIVILI

Un’indagine per accertare il ruolo di soldati dell’Onu nell’uccisione di civili durante un’operazione armata nella regione nord-orientale dell’Ituri è stata annunciata dalla stessa missione di pace in ex-Zaire, conosciuta come Monuc. Nei giorni scorsi un quotidiano britannico ha scritto che i ‘caschi blu’ dell’Onu hanno contribuito alla distruzione di un villaggio durante un’operazione congiunta con i soldati governativi, che in passato sono stati più volte accusati - e in almeno un caso anche condannati – di crimini contro la popolazione civile. “Abbiamo avviato un’inchiesta e terremo informato il pubblico sui suoi sviluppi” ha detto ai giornalisti Kemal Saiki, portavoce della Monuc a Kinshasa. Secondo l’articolo, i soldati del contingente internazionale avrebbero violato le regole d’ingaggio dell’Onu aprendo il fuoco con obici e armi pesanti malgrado la presenza di donne e bambini nel villaggio lo scorso 22 aprile nella zona di Kazana. Stando alla stessa fonte, avrebbero assistito senza intervenire mentre i soldati governativi incendiavano alcune capanne.

l'ESERCITO ISRAELIANO prima ammazza poi ORDINA INCHIESTA

Un’inchiesta è stata ordinata dalle Forze armate israeliane dopo il quarto raid in pochi giorni che – con le vittime di ieri sera – ha provocato in totale la morte di 14 civili palestinesi e decine di feriti nella Striscia di Gaza. lo riferisce stamani il quotidiano israeliano ‘Haaretz’, al quale il capo dell’aviazione dello Stato ebraico ha detto che i raid aerei “sono quasi l’unica possibilità di operare nella Striscia di Gaza”, in alternativa a operazioni militari sul terreno. Malgrado le proteste per l’uccisione di civili – ieri anche il segretario generale dell’Onu Kofi Annan ha deplorato la morte di tre bambini uccisi martedì in un altro raid delle forze israeliane che aveva per obiettivo miliziani dell’ala militare di al-Fatah – il comandante dell’aviazione tuttavia continua a dire: “Continueremo la lotta ai terroristi, che include anche gli attacchi aerei. È il nostro compito”. Il ministro della Difesa Amir Peretz, laburista, ha detto che i militari hanno l’ordine di evitare gli attacchi se c’è il rischio di colpire civili. Ma questo non risulta applicato alla realtà.

intanto continua il giochetto del valico di rafah, tra la striscia di Gaza e l' Egitto, e' stato riaperto al traffico. Il valico era stato chiuso ieri in seguito ad uno stato di allerta terrorismo deciso dalle autorita' israeliane che aveva impedito agli osservatori europei di raggiungere la stazione di confine, l'unica esistente tra la Striscia e il resto del mondo.

Baghdad, Australia chieda scusa per la sparatoria di ieri

Oggi e' stata una giornata di annunci letali per le forze Usa: uccisi 8 soldati americani in Afghanistan e Iraq. 4 sono morti ieri in combattimenti nel nordest dell'Afghanistan. Gli altri 4 sono stati uccisi da insorti martedi' a ovest di Baghdad. Intanto il governo iracheno minaccia di riconsiderare gli accordi commerciali con l'Australia se non si scusera' per l'incidente di ieri, quando alcune guardie del corpo hanno sparato per errore e ucciso un iracheno.

Saddam Hussein inizia lo sciopero della fame

L'ex rais, insieme ad altri coimputati nel processo in corso a Baghdad, ha intrapreso il digiuno per protestare contro l'assassinio dell'avvocato della difesa Khamis al-Obeidi e per ottenere garanzie dagli Stati Uniti

ITALIA

Dichiarato inammissibile il ricorso della brigatista

Confermato il carcere duro per Nadia Desdemona Lioce. La Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso della brigatista che si era opposta alla pronuncia del tribunale di sorveglianza di Firenze con la quale era stato rigettato il reclamo presentato dalla detenuta contro il provvedimento del ministro della Giustizia che aveva disposto il 'carcere duro' previsto dall'articolo 41 Bis.

Guardia di finanza in sedi societa' Cogim, 3 indagati

La Guardia di finanza di Milano ha perquisito le sedi della societa' Cogim, a Milano e anche a Piacenza e a Roma.L'operazione e' nell'ambito di un nuovo filone dell'inchiesta della Procura di Milano 'Oil for food', che riguarda un traffico di container negli aiuti umanitari in Iraq. Dopo le perquisizioni sono indagati per corruzione internazionale Leopoldo e Filippo Braghieri, amministratori della Cogim, e il funzionario Onu russo Alexander Yakovlev, gia' rimosso.

Esercitazione a Lecce: un ragazzo muore per le esalazioni.

un caporale dell’Esercito, è morto e altri tre militari sono rimasti feriti in un incidente avvenuto durante esercitazioni che truppe dell' sercito stavano facendo in località Torre Veneri, sulla costa a pochi chilometri da Lecce. il ragazzo morto aveva 22 anni.

Giornale radio serale

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sono 11 i giorni di sciopero della fame del cobas della scuola

Il rifiuto dell’abrogazione delle leggi Moratti, richiesta da tutto il popolo della scuola pubblica, è l’asse di un’operazione gattopardesca: cambiare la forma per conservare la sostanza della scuola-azienda, della precarizzazione, della frantumazione della scuola pubblica. Tale operazione è particolarmente odiosa rispetto al gravissimo problema della democrazia sindacale nelle scuole, anche in vista delle elezioni RSU di dicembre, il cui meccanismo, già di per sé aberrante (si misura la rappresentanza nazionale dei sindacati non su liste nazionali ove tutti/e possano votare, ma su liste RSU di scuola: così docenti ed ATA non possono dare il voto ad un sindacato se esso non ha un candidato/a all’RSU di quella scuola) è aggravato dal divieto ai COBAS e ai “non-rappresentativi” di tenere assemblee nelle scuole per cercare i candidati e fare campagna elettorale. Fioroni si era impegnato a restituire le assemblee ma, pressato dai sindacati concertativi che detengono il monopolio dei diritti, non ha fatto niente. insieme, hanno tempestato di circolari e ammonimenti quei pochi capi di istituto che hanno continuato, malgrado tutto, a concedere le assemblee ai cobas. Per rivendicare il diritto di parola nelle scuole per tutti, dal 2 ottobre Ferdinando Alliata, Nicola Giua e Antimo Santoro, membri dell’Esecutivo Nazionale dei COBAS, sono in sciopero della fame davanti al Ministero della Pubblica Istruzione

CORRISPONDENZA

PALERMO: PER LA CASA, OCCUPATA LA CATTEDRALE

Una cinquantina di persone, aderenti al "Comitato di lotta per la casa - 12 luglio " ha occupato la cattedrale di Palermo. Per risolvere l'emergenza che riguarda centinaia di famiglie senza alloggio il comitato chiede che il Comune assegni ai senza tetto immobili confiscati alla mafia e rimasti finora inutilizzati. Su questa vicenda la trattativa tra i cittadini e l'amministrazione va avanti da mesi. Elisabetta, centro sociale ex carcere di Palermo

CORRISPONDENZA

ESTERI

VIOLENZA IN IRAQ, “UNA SPIRALE SENZA CONTROLLO” SECONDO ONU

Cento persone uccise ogni giorno, 1 milione e 500.000 sfollati interni, oltre 1 milione e 300.000 profughi nei paesi circostanti (ogni giorno 2000 iracheni attraversano il confine con la Siria e il numero è segnalato in crescita costante), 315.000 civili che negli ultimi 8 mesi sono stati costretti ad abbandonare le proprie abitazioni a causa delle violenze o delle operazioni militari della coalizione: sono solo alcuni dei dati snocciolati ieri a Ginevra dal vicesegretario delle Nazioni Unite. “La violenza in Iraq è entrata ormai in una spirale senza controllo e nessun segmento della società ne è immune” ha detto Egeland sottolineando che gli omicidi compiuti dagli squadroni della morte, da milizie settarie o i più recenti “omicidi d’onore” (vendette private o vere e proprie faide tra famiglie) non risparmiano nessuno e coinvolgono “poliziotti, giudici, avvocati, giornalisti e sempre di più donne”. Una violenza in continuo aumento che spinge larghe fette di popolazione ad abbandonare i propri villaggi, le proprie città e il proprio paese. Un’emorragia umana che rischia di avere serie conseguenze sulle possibilità di ricostruzione del paese, dal momento che la fuga di personale altamente qualificato sarebbe in continua crescita.

OAXACA: NUOVE VIOLENZE, IN ARRIVO COMMISSIONE INCHIESTA DEL SENATO

È durata meno di 24 ore la tregua a Oaxaca, dopo il raggiungimento di un primo accordo a Città del Messico tra rappresentanti di maestri e contadini in sciopero da quasi 5 mesi e governo federale. Nonostante l’intesa che prevede la sostituzione con funzionari federali dei vertici della polizia locale, sospettati dalla popolazione di corruzione, i manifestanti di Oaxaca ieri hanno eretto nuove barricate per impedire alla polizia l’accesso al centro della città e hanno tentato di occupare alcuni edifici pubblici, riaperti dopo un mese di chiusura forzata dal governatore Ulises Ruiz. Colpi di pistola sono stati sparati da sconosciuti dalle finestre di uffici dei ministeri federali dell’Economia, delle Finanze e dello Sviluppo sociale presi d’assalto da centinaia di giovani, provocando due feriti. Nei prossimi giorni una sottocommissione del Senato si recherà a Oaxaca per valutare se Ruiz detenga ancora i poteri costituzionali per governare città e stato o se invece, come previsto dalla Costituzione, possa essere rimosso. Dallo scorso 22 maggio, la protesta ha provocato una perdita di almeno 150 milioni di euro di introiti a Oaxaca, località turistica, causa della lotta sociale in corso.

INCURSIONE A GAZA, RAID ANCHE IN CISGIORDANIA

Sei palestinesi sono stati uccisi stamani all’alba in un’incursione dell’esercito israeliano nei pressi di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Secondo il quotidiano ‘Haaretz’, 5 vittime appartenevano alla stessa famiglia: 3 erano membri del movimento di Hamas, gli altri due sarebbero rimasti coinvolti loro malgrado negli scontri tra miliziani e militari dello Stato ebraico. Truppe israeliane sono entrate nel villaggio di Abassan con l’appoggio di elicotteri da guerra. Fonti militari di Israele hanno confermato l’attacco, finalizzato – a detta di un portavoce – a individuare tunnel usati per il contrabbando di armi. In risposta all’incursione, l’ala armata di Hamas ha lanciato sei ordigni artigianali in territorio israeliano. Un sesto palestinese, un militante di 23 anni, è stato ucciso alcune ore dopo a Barakha. Secondo il dottor Hassinen Mouawia, direttore generale dei servizi di pronto soccorso nella Striscia di Gaza presso il ministero della Sanità dell'Autorità nazionale palestinese (Anp), dall’inizio della violenta offensiva israeliana nella Striscia di Gaza lo scorso 25 giugno – in seguito al rapimento di un sottufficiale, tuttora sequestrato - sono stati uccisi 292 palestinesi e oltre 4.200 feriti.

Peru.INDIGENI ACHUAR PROTESTANO CONTRO AZIENDA PETROLIFERA ARGENTINA

Un gruppo di indigeni di etnia Achuar ha occupato tre pozzi petroliferi nelle selve settentrionali del paese appartenenti alla società petrolifera argentina ‘Pluspetrol’, accusata di aver contaminato le acque del fiume Corrientes, provocando danni alla salute delle comunità che abitano lungo le sue rive.

Da oggi chi in Francia nega il genocidio armeno è perseguibile per legge

L'Assemblea nazionale ha approvato, con 106 voti a favore e 19 contrari, la norma che dichiara punibile chi nega che tra il 1915 e il 1923 il governo turco Ottomano perseguitò la minoranza armena e sterminò un milione e mezzo di persone. Nonostante le pressioni e le proteste del governo di Ankara, e le paure espresse dai mercati nazionali, il Parlamento francese ha dunque approvato la legge, che ora deve essere ratificata dal Senato. La Turchia ha già fatto sapere che la decisione di Parigi minerà i rapporti con gli alleati della Nato. Ankara respinge infatti l'accusa di genocidio sostenendo che gli armeni furono vittime della guerra civile che si scatenò in conseguenza della disgregazione dell'Impero Ottomano durante la Prima Guerra Mondiale. In un comunicato ufficiale, il ministero degli Esteri turco ha dichiarato che la legge provoca "un danno grave" alle relazioni tra i due paesi.

Omicidi di ceceni, Mosca condannata a risarcire i familiari con 250 mila euro

La Corte europea per i diritti degli essere umani ha condannato il governo russo a risarcire i famigliari di cinque ceceni uccisi dai militari russi a Grozny nel 2000. Mosca dovrà versare oltre 250mila dollari di indennizzo per quello che è stato definitio come un abuso di violenza. Le vittime, di età compresa fra i dieci e i 72 anni, facevano parte della stessa famiglia.

ITALIA

Tredici cittadini del Bangladesh e cinque afgani, tra cui due minori, sono stati intercettati e fermati oggi dai Carabinieri e dalla Guardia di Finanza a Santa Maria di Leuca (Lecce). È probabile che i clandestini abbiano viaggiato lungo la rotta che passa per il Mare Egeo, alternativa a quella usata di solito dalla Libia per raggiungere le coste italiane in direzione della Sicilia. Da gennaio circa 20.000 migranti irregolari sono sbarcati sui litorali italiani, 18.000 dei quali a Lampedusa.

dopo anni proprietario vuole sfrattare senegalesi dal pigneto

era stato fissato per oggi un presidio in via CAMPOBASSO AL PIGNETO per impedire lo sfratto di decine e decine di ragazzi e ragazze senegalesi. Una comunita' immigrata con regolare permesso di soggiorno vive da molti anni in una palazzina di via campobasso al pigneto.Da qualche anno hanno cominciato a chiedere al proprietario un regolare contratto locativo e di fare alcuni lavori dato che gli appartamenti cadono a pezzi e c' è muffa ovunque,CI SONO cavi elettrici scoperti e servizi igienici insufficienti che creano malattie. MA il proprietario INTASCANDO OGNI MESE I SOLDI IN CONTANTI DA ORMAI ANNI SI RIFIUTA DI FARE TUTTO CIO.INOLTRE VUOLE AUMENTARE L'AFFITTO. ALCUNI DEI RAGAZZI ALLORA HANNO DECISO DI NON PAGARE L'AUMENTO IMPOSTO DAL PROPRIETARIO, CHE DI CORSA HA SUBITO IMPOSTO LO SFRATTO IMMEDIATO PER MOROSITA'. IERI POMERIGGIO LA GUARDIA DI FINANZA SENZA UN REGOLARE PERMESSO E' ENTRATA NELL'INTERNO 18 E HA SEQUESTRATO MATERIALE E SOLDI DEI RAGAZZI.NELL'INTERNO 16 NON E RIUSCITA AD ENTRARE.

CORRISPONDEZA

domani al cs la torre una inziativa sulla colombia

non si muore di sola coca cola: multinazionali assassine

CORRISPONDENZA

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Notizie del gr

- Turbo gas: in 3000 da Aprilia sotto la regione di Marrazzo

- Domani sciopero canili comunali di Roma

- Albertelli occupato ancora reporessione contro studenti

- Iraq - Attentato suicida a Mossul. Bush ammette Iraq come il Vietnam 

- Aghanistan - Attacco suicida contro la Nato

- Cile - Pinochet risponde non mi ricordo

- Brasile chiude radio comunitarie

- Messico

- UK - scuole prendono impronte studenti dalle elementari

- Cannabis come antidolorifico

- Indymedia a Incontrotempo (festa delle precarie e precari) per parlare di google

Tregua a Shengal

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Durata 18m 13s

Nell’agosto 2014 iniziava la brutale occupazione dell’Isis. Sette anni dopo la comunità ezida usa l’autogoverno contro l’assedio degli Stati e gli ostacoli interni: «All’inizio l’interesse per il confederalismo democratico è stato acritico, più per sopravvivenza che per consapevolezza politica. Oggi quel modello è in fieri». In questi giorni è iniziata un’offensiva su larga scala dell’esercito iracheno contro l’autogoverno ezida con l'obiettivo di smantellarne il progetto politico e riportare la zona sotto il controllo dello Stato.

Ne parliamo con Chiara Cruciati giornalista del manifesto

25 aprile: la lotta per l'autodeterminazione Yazida a Shengal

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Chiara Cruciati, giornalista de Il manifesto ci aggiorna sulla lotta per l'autodeterminazione teriitoriale degli Ezidi, la popolazione più colpita nel 2014 dall'Isis. Da allora dopo la liberazione delle unità curde Ypg e Ypj della popolaziona Ezida attaccata dall'Isis, tanto lavoro è stato fatto per l'autodifesa e l'autodeterminazione territoriale a Shengal. Applicare il Confederalismo democratico è stato possibile in questi anni perchè nessun esercito di nessun stato era presente nella zona visto che erano tutti scappati dopo l'arrivo dell'Isis. Oggi l'esercito iracheno di Baghdad vuole far tornare Shengal sotto il loro controllo, ma la popolazione Ezida resiste fortemente.

Iraq: Shengal un laboratorio politico

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Durata 21m 31s

Nell’agosto 2014 iniziava la brutale occupazione dell’Isis. Sette anni dopo la comunità ezida usa l’autogoverno contro l’assedio degli Stati e gli ostacoli interni: «All’inizio l’interesse per il confederalismo democratico è stato acritico, più per sopravvivenza che per consapevolezza politica. Oggi quel modello è in fieri»

Ne parliamo con Chiara Cruciati giornalista del manifesto che così ne scriveva ad agosto 2021 dopo essere entrata a Shengal.

Iraq: vince l'astensione

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Durata 26m 22s

Dalle elezioni che si sono tenute domenica 10 ottobre i gruppi, che manu militari gestiscono il paese, crollano nei consensi. Non fanno autocritica sulla repressione delle proteste, ma accusano il vincitore relativo, al-Sadr, di complotto. E l’ex premier al Maliki porta i capi miliziani a casa sua per decidere le prossime mosse.

Ne parliamo con Chiara Cruciati giornalista del Manifesto