Macron

Francia: dalle pensioni allo scontro con il governo

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Durata 41m 5s

In Francia da mesi prosegue un movimento di massa, che a partire dall'opposizione alla riforma sulle pensioni, si sta scontrando con il governo francese, con forme e pratiche differenti, portando in piazza numeri importanti e pratiche radicali.

Insieme ad un redattore di Radio Onda Rossa facciamo un breve racconto delle ultime giornate di mobilitazione, e un'introduzione all'intervista che ha fatto ad un compagno di Rennes, che potete riascoltare nell'audio.

L'intervista parla soprattutto dello strumento repressivo della "dissoluzione", che il governo ha minacciato contro il Defense Collective di Rennes e usato contro l'organizzazione ambientalista Soulement de la tere, attiva nella lotta di Saint Soline. Uno strumento per sciogliere le organizzazioni politiche, nato per eliminare le realtà fasciste, ma che come spesso accade con i dispositivi giudiziari, viene poi ulteriormente utilizzata contro le realtà di compagne e compagni in lotta. Un aspetto particolarmente interessante che emerge da questa intervista è come entrambe i collettivi, come anche il movimento delle pensioni più in generale, si formano e si radicalizzano su una saturazione del diritto. Le forme legali non bastano più, si consumano e le pratiche si radicalizzano

Arresti in Francia: il commento Jérôme Gautheret di Le Monde

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Durata 14m 19s

Con Jérôme Gautheret, corrispondente dall'Italia del quotidiano francese  Le Monde torniamo sugli arresti, poi tramutati in obbligo di firma per ex Brigatisti Rossi e Pietrostefani ex di Lotta Continua, motivati dalla richiesta di estradizione inoltrata dalla Francia all'Italia.

Si parla della ricezione del fatto sulla stampa francese, delle motivazioni di Macron e delle sue relazioni con Mattarella e Draghi con un giornalista di una testata, Le Monde, pesantemente attaccata dalla stampa di destra italiana perchè avrebbe "coperto" gli arresti

Macron razzista

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Durata 34m 15s

In Francia da settimane il dibattito sull'islamo-gauchisme ha coinvolto un pezzo della società e del mondo accademico. Una parte della sinistra, supportata dal governo Macron, si riscopre razzista e va oltre la destra di Marine Le Pen.
Ne parliamo con Guido Caldiron, giornalista de Il Manifesto.

Prosegue il movimento dei Gilet Jaunes

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Durata 22m 11s

Un altro Sabato di cortei e blocchi in tutta la Francia. Siamo al 9o di seguito, con numeri anche maggiori a quello precedente. Ma come è stato dalla nascita di questo movimento la provincia è protagonista delle giornate di mobilitazione in maniera più forte delle grandi città come Parigi, storicamente unici centri nevralgici dei movimenti di protesta in Francia, come fu qualche anno fa con l'opposizione alla Loi Travail. Insieme alla crescita del movimento, cresce anche la violenza delle forze dell'ordine in piazza, che d'altro canto sono in seria difficoltà. Centinaia ormai gli arresti, non si contano i feriti, mentre i morti dall'inizio del movimento sono 12. Un elemento che ha unito le piazze di questo Sabato è stata la solidarietà al pugile che il Sabato precedente è stato arrestato dopo aver picchiato un poliziotto, ripreso in un video che è diventato virale in rete. Il presidente Macron ha lanciato un suo appello lanciato domenica sera attraverso in una "lettera aperta ai francesi", tenta di calmare le proteste dei gilet gialli. Dopo aver precisato che non si tratta "né di un'elezione né di un referendum" Macron ha posto nella lettera 35 domande ai cittadini francesi che riguardano la democrazia, l’ambiente, la questione dei migranti e la tassazione . Tra le domande più significative ci sono quelle in cui si chiede quali tasse dovrebbero essere abbassate per prime, quali servizi pubblici sono troppo costosi e dovrebbero essere eliminati, quali proposte concrete faciliterebbero la transizione verso un'economia più sostenibile e se ci dovrebbero essere più referendum. Ma per ora questi tentativi non sembrano però far vacillare il movimento, che prosegue da settimane andando ad attaccare in particolari i flussi economici delle grandi imprese, con blocchi stradali e di interi stabilimenti industriali, oltre alle più note giornate di manifestazione che si ripetono ogni sabato. Ne parliamo con una compagna di Parigi.

VIII atto: prosegue il movimento dei gilet jaunes

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L'VIII atto dei gilet jaunes Sabato scorso ha di nuovo visto migliaia di persone in tutta la Francia impegnate in manifestazioni, blocchi e scontri con la polizia. Nonostante le promesse di Macron il movimento continua a scendere regolarmente in piazza ogni Sabato, mentre durante la settimana si susseguono assemblee, blocchi e occupazioni. Ne parliamo insieme ad un compagno francese che vive nella zona di Nantes, anch'essa protagonista delle proteste.

Edouard Philippe nuovo primo ministro un commento su nomina e mobilitazioni con una compagna residente a Parigi.

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Durata 12m 47s

Il primo ministro nominato da neo presidente della Repubblica francese Macron è Edouard Philippè, sindaco di Le Havre ed esponente del partito dei repubblicani.

Una scelta che mira a minare la stabilità del centro destra francese e che mostra la direzione intrapresa dal nuovo presidente che mira a gestire un esecutivo di centro che si ponga in continuità con le politiche adottate negli ultimi anni.

Abbiamo contattato una compagna italiana residente a Parigi per studi, per commentare le mobilitazioni che dal primo turno elettorale si sono sviluppate nella capitale e nei maggiori centri urbani francesi. 

 

Francia: Macron nuovo presidente ma astensione record. Analisi del voto e aggiornamenti da Parigi

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Emmanuel Macron vince al ballottagio contro Marine Le Pen (65,7% contro 34,3%) e diventa il più giovane presidente della Repubblica francese.

Con Marta Fana analizziamo la composizione del voto francese e le prossime, imminenti politiche del neo-presidente, che non è un homo novus come certa stampa nostrana ce lo vuole presentare. La legge sul lavoro Loi Travail è una sua filiazione politica e Macron è pronto addirittura ad irrigidire alcune norme in materia di politiche sul lavoro. Previsti anche tagli alla sanità.

Con un compagno della nostra redazione ragioniamo invece sul livello della repressione a Parigi, dove, tra l'altro, sabato notte è stato ucciso dalla polizia un ragazzo 17enne. Ma i media erano troppo impegnati a monitorare il duello Le Pen-Macron.

Infine, nell'ultimo audio, un estratto dalla nostra rassegna stampa, per vedere come i nostri principali giornali presentano l'elezione di Macron in Francia.

Elezioni in Francia: al ballottaggio vanno Macron e Le Pen

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Durata 22m 50s

La vittoria di Macron e Le Pen segna una discontinuità politica storica nella Quinta Repubblica francese. Per la prima volta nella storia i gollisti (rappresentati da Fillon) non vanno al ballottaggio del secondo turno previsto per il 7 maggio. Crollo rovinoso anche per i socialisti di Hamon. Tiene Jean-Luc Mélenchon, che raggiunge quasi il 20 dei voti.

Intanto, ieri, a Parigi ci sono state manifestazioni contro il Front National di Le Pen. Il bilancio è di diversi feriti tra i manifestanti e tre fermati dalla polizia.

Analizziamo il voto francese con Guido Caldiron, collaboratore de il manifesto e già autore del libro "I fantasmi della République. La Francia al tempo di Sarkozy" (manifestolibri).