Francia

FRANCIA: MOBILITAZIONE IN DIFESA DELL’ACQUA

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Durata 7m 41s

E’ in corso in Francia la settimana di mobilitazione in difesa dell’acqua, contro i megabacini e i loro terminali portuali agro-industriali, per esigere il fermo dei cantieri ed una moratoria contro tutti i progetti di bacini. Il “villaggio dell’acqua”, dove si stanno svolgendo assemblee, feste, dibattiti e seminari di formazione con la presenza di alcune migliaia di persone che aumenteranno nel fine settimana, si trova vicino alla città di Melle; nella stessa zona si era svolta la grande manifestazione di Sainte Soline del marzo 2023 contro il megabacino, durante la quale vi furono durissimi scontri con la polizia che ferì, anche molto gravemente, molti manifestanti.

La nostra corrispondenza con un compagno della redazione

Francia: un commento dopo le elezioni

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Durata 49m 23s

Con una compagna francese proviamo a capire e a commentare quanto sta accadendo in Francia a seguito delle elezioni europee e della decisione di Macron di sciogliere le camere convocando elezioni anticipate al 30 giugno.

La marea nera nella scuola

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La scuola è finita, almeno le lezioni, ma l'Oradibuco va avanti.

Marina Boscaino lancia il presidio davanti a Montecitorio giovedì 13 giugno, ore 17, per contrastare l'approvazione del disegno di legge Calderoli sull'autonomia differenziata.

Corrispondenza poi con una docente di Parigi che descrive le proteste liceali contro il genocidio palestinese e la repressione della polizia francese.

 

Non idonei alla metropolitana

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Il comune di Roma intende mettere telecamere "intelligenti" nella metropolitana. Un generico appello alla sicurezza, la previsioni di sistemi meravigliosi atti a riconoscere "chi in passato ha avuto comportamenti non idonei", e olé. Un sistema del genere non è nemmeno legale, ma il fatto che è stato nominato tradisce la concreta volontà di farlo ugualmente.

Se vi viene in mente che il colonialismo sia finito 70 anni fa, pensateci meglio: la Francia blocca l'uso di TikTok in Nuova Caledonia, una sua colonia, per rallentare le proteste contro una misura unilaterale del governo francese che cerca di bloccare l'indipendenza dell'isola. Il blocco utilizza il copione di scuse ormai affinate contro TikTok, scuse che non funzionano mai quando invece si parla dei social media a guida statunitense.

Teniamo d'occhio quanto avviene in Israele, con la collaborazione di Google con tutto l'apparato statale israeliano; il blockout, un boicottaggio a mezzo social network delle celebrità che non prendono posizione contro il genocidio in corso.

Infine, torniamo in casa nostra parlando di copyright, aggiornando sugli ultimi decreti dell'AGCOM, ormai sempre più attiva contro lo scambio di prodotti culturali.

Le dita nella presa si prende una (non tanto) piccola pausa: ci si risente Domenica 23 Giugno!

Sciences Po e gli altri atenei, Parigi e le altre città. La Francia per Gaza

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Durata 34m 33s

Con una compagna tracciamo un quadro delle mobilitazioni in Francia per la Palestina: dalle manifestazioni e occupazioni studentesche nelle università di Parigi e di altre città della Francia, ai cortei cittadini organizzati settimanalmente, alla lettura anticolonialista che assume in Francia.

Diamo poi uno sguardo alla repressione fortissima che in questo momento si scatena soprattutto contro nelle università ma che sta colpendo tutti i livelli fino a sindacalist* e parlamentari con l'accusa di apologia del terrorismo.

Sabato 13 gennaio: La logica della ferocia a Quarticciolo

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Durata 12m 12s

Dalla pagina di Quarticciolo ribelle:

“Forza a tutti coloro che lottano” è l’epiteto finale di uno dei libri di Mathieu Rigouste che facciamo nostro per affrontare un tema che riguarda la nostra quotidianità ed è il presupposto che ci serve per fuggire da una visione fatalista o
eroica nel confronto con le forze dell’ordine. Se si guarda, infatti, alla storia della polizia e all’organizzazione scientifica della sua azione  si può comporre un’opera di disincanto di uno degli strumenti di dominio più
efficaci delle nostre società.

La logica della ferocia attraverso
la quale le forze dell’ordine si abbattono sui nostri territori va monitorata, documentata, esplorata perché la strage del carcere di Modena, i gravi abusi di Santa Maria Capua Vetere, le
violenze, gli omicidi di Aldrovandi, Cucchi, Russo, Dal Corso - solo per nominare i più recenti - non siano avvenute invano ma
uno dei terreni di ricomposizione possibile.

Come ci riporta Rigouste, quello che caratterizza le forze dell’ordine in Francia è una mentalità forgiata dall’esperienza coloniale alla base dello stato moderno e un terreno d’azione rappresentato dallo spazio urbano. Nel suo complesso l’obiettivo è il contenimento e il disciplinamento fino all’annientamento.
Il movimento Black lives Matter e le rivolte in Francia degli ultimi vent’anni ci parlano di una logica patriarcale, razzista, fascista e di classe che caratterizza il corpo militare tanto quello poliziesco. Ci parlano di rivendicazioni chiare: de-finanziare
il corpo di polizia e sottrargli il potere e la legittimità di uccidere.

Il bisogno di sicurezza è diventato
non solo un pretesto per rafforzare lo status quo - attorno al quale la destra di Lega e Fratelli d'Italia hanno costruito consenso - ma anche un business remunerativo fatto di armi, sistemi penitenziari privati e corpi speciali.


Sabato 13 gennaio insieme a Mathieue Rigouste e Afa Paris Banlieu parleremo di tutto questo alla luce delle rivolte partite da Nanterre la scorsa estate. Le periferie della Francia si sono infiammate dopo l'omicidio di un ragazzo di 17 anni. Nahel muore il 27 giugno 2023 ucciso durante un fermo di polizia: poteva essere un nostro amico, un nostro vicino di casa, un ragazzo che si allenava in palestra
o che frequentava la nostra scuola.

Abbiamo pensato questo incontro per approfondire il dibattito dopo mesi di mobilitazione del nostro territorio a
causa del peggioramento della vivibilità del quartiere e del moltiplicarsi della presenza della polizia e delle retate notturne e diurne con elicotteri, mezzi corazzati e cani al guinzaglio.

Abbiamo ragione di credere che la polizia e il carcere siano protagonisti nel nostro
quartiere, tanto quanto in tutte le periferie delle metropoli, nel mantenere un certo equilibrio che perpetua il dominio
sistemico. La loro presenza non diminuisce la criminalità ma la consolida, non c’è nessuna corrispondenza, infatti,
tra detenzione e operazioni di polizia e diminuzione della criminalità. La polizia si muove per ristabilire un equilibrio
che vede sostanzialmente la riproduzione perpetua di una città divisa in abitanti di serie A e abitanti di serie B.

Vi aspettiamo alle 18 alla @palestrapopolarequarticciolo via trani 1 Quarticciolo Roma

 

Francia: femminismo e palestina

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E' ormai polarizzato totalmente in dibattito in Francia sul colonialismo di Israele della Palestina. Ad una politica istituzionalizzata islamofobica si sono aggiunte il 25 novembre alcune femmismo che hanno sottoscritto un manifesto che chieda di condannare il 7 ottobre come il giorno dei femminicidio di massa. Ne parliamo con una compagna. 

Per approfondire: 

La femminista palestinese Mariam Abudaqa era in Francia quando Israele ha distrutto la sua casa. Il governo francese ha cercato di espellerla, lei non smette di denunciare i crimini di guerra 

Dall'Algeria alla Palestina, la falsa equivalenza tra il colonizzato e il colonizzatore di 

 

Israele, Palestina e la Francia Cinque nodi da sciogliere di Houria Bouteldja

Il conflitto che fa impazzire di fronte alla catastrofe in Israele-Palestina di Mona Chollet 

 

 

Politicizzare la radiofonia

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Durata 1h 24m 6s

Nella puntata di oggi insieme a due ospiti in studio e ad una intervista registrata in precedenza parliamo di radio comunitarie, concentrandoci sui casi Argentini (e in parte anche del Latino America), italiani e francesi.

  • Le radio comunitarie e il panorama radiofonico generale; se in Italia vediamo un enorme accentramento  (i primi 4 gruppi hanno ben più del 50% del mercato), in altri paesi esistono leggi per limitarla... non sempre efficaci
  • Le lotte per un'informazione meno centralizzata
  • L'autogestione tecnica

 

Nuh call the police

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Trentaduesima puntata, della Stagione 22/23, di Militant Dub Area sul 87.9 di Radio Onda Rossa.

Nella prima metà abbiamo parlato sulla repressione e la violenza dello Stato a partire del caso di Nahel, il ragazzo francese ucciso dalla polizia durante un posto di blocco a Nanterre.

Durante la seconda ora abbiamo ospitato in regia a Luca Roots, con il quale abbiamo chiacchierato su i suoi inizi e del suo percorso nella scena sound system italiana. Certo che Luca non ci ha salutato senza prima regalarci delle bellissime selections piene di good vibes.

Buon ascolto!

 

La Playlist:

BARABBAS INTRO

Isha Bel & OBF - Nuh call the police
Wareika Hill Sound - Mass mogration
Vibronics meets Miniman feat. Murray Man - From creation

Horace Andy - Stalag riddim
Naggo Morris - Flour power
Yellowman - Nobody move

LUCA ROOTS SELECTIONZ

Rothadam - Rebel
Luca Roots Dubplate
Boom & Vault Song - Stepping up to Zion

Nohel Mc Koy - Rule the world
Youthie - Rebel horse
Dohoko - Let's unite on time

Uni-Rock Movement - Music Man
Luca Roots Dubplate
Stephane Samuels - Africa we want to go
Voice Royce - Jericho
Frankie Jones - Time is the master
Cedric Williams - Something to say
Palemina - Living on sky juice
Tony Scott - Freedom