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Mapuche

Claudia Nahuelan, le parole del werkèn Miguel Angel Maliqueo

Data di trasmissione
Durata 12m 51s

Abbiamo ricevuto due audio da parte del werken, il portavoce di Claudia Nahuelan, prigioniera politica mapuche detenuta nel carcre di Arauco e appartenente al Lov Pocuno, comunità in resistenza del territorio Mapuche Lafkenche che oltre al recupero territoriale, controlla l'espandersi della forestale. Ve li riproponiamo con la traduzione anticipati da una piccola introduzione sulla militarizzazione nel territorio mapuche. 

 

Giornale Radio

Data di trasmissione

COMUNICATO STAMPA Arrestano i movimenti

Alle ore 12.00 di oggi (giovedì 22 giugno) in via Cesare De Lollis 6 c'e' stata una conferenza stampa

Vengono applicate misure cautelari nei confronti di 16 attivisti/e per una iniziativa organizzata il 6 novembre del 2004 contro la precarietà e per il reddito sociale: siamo a più di un anno e mezzo di distanza e il senso giuridico di questa operazione non c’è. Su quei fatti è ormai stato istruito un vero e proprio maxi processo con più di cento imputati che si aprirà in ottobre e che si svolgerà nell’aula bunker di Rebibbia. Qual è il senso degli arresti di oggi? Difficile non cogliere l’intento di intimidire, perseguitare e colpire la libertà di espressione dei movimenti accusandoli di reati pesantissimi (come rapina aggravata) che non hanno alcuna attinenza con i fatti accaduti quel giorno sotto gli occhi di decine di giornalisti e di funzionari di polizia. Mentre l’Italia è sommersa dagli scandali, dal malcostume e dalla corruzione degli ambienti politici ed economici avviene il paradosso che arrestano chi si batte da anni contro tutto questo e per affermare nuovi diritti. Un brutto segnale agli inizi di una stagione politica densa di aspettative suscitate dal recente cambio di governo e che getta un ombra sinistra sul prossimo autunno.

CORRISPONDENZA

BRESCIA, INIZIATIVA NO-TAV

"No tav...ernello Sì Lugana!" questo lo striscione esposto in piazza della Loggia a Brescia durante il presidio che accoglie gli assessori ai trasporti delle regioni del nord coinvolte dalle grandi opere riuniti in Loggia per un vertice sulle grandi opere. Sul tavolo della discussione la priorità dovrebbe essere la costruzione della linea ad alta Velocità, oltre che delle autostrade come la BreBeMi e quella della Valtrompia. Per ricordare agli assessori che devono tener conto delle posizioni della popolazione che dovrà subire le nefaste conseguenze delle grandi ed inutili opere, oltre che a portare proposte alternative meno dispendiose e più efficaci, i comitati che si oppongono alla Tav hanno indetto un presidio in concomitanza alla riunione, con appuntamento alle 10 in Piazza Loggia; in sostegno alle realtà bresciane sono giunte delegazioni dalla Val Susa, dal Veneto e dal Friuli.

CORRIPONDENZA

BOLOGNA: PIAZZA VERDI; OTTO CONTUSI TRA FORZE ORDINE

Cinque poliziotti e tre vigili urbani sono rimasti feriti o contusi negli scontri avvenuti la notte scorsa in piazza Verdi, nel cuore della zona universitaria di Bologna, per le conseguenze del tentativo da parte degli agenti della polizia municipale di sanzionare un giovane sorpreso a orinare contro una porta nella vicina via dei Bibbiena. Il ragazzo e' stato poi arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, minacce e violenza a pubblico ufficiale, lesioni, ed e' anche accusato di essersi rifiutato di declinare le proprie generalita'. Arrestata anche una ragazza accorsa e che aveva ingaggiato a sua volta un animato alterco con le forze dell' ordine (scatenando anche in questo caso la reazione delle circa 2-300 persone che c'erano in piazza) e' stata invece sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio all' ospedale Sant' Orsola. La Digos sta lavorando all'identificazione delle persone che nella notte si sono rese responsabili di lanci di bottiglie contro gli agenti, di lesioni, del danneggiamento di un'auto dei vigili urbani e di resistenza a pubblico ufficiale. Alcuni sono gia' stati identificati, mentre la polizia sta procedendo all' esame dei filmati realizzati dalla polizia scientifica intervenuta nella piazza. Dell' accaduto, e dei reati connessi, la Digos stilera' un'informativa che verra' inoltrata alla Procura di Bologna.

CORRISPONDENZA DA RADIOFUJIco

Verso la Street Rave antiproibizionista di bologna

la città ha il cervello in fumo? Dopo la totale chiusura del sindaco Cofferati sullo svolgimento della Street Rave Parade e i documenti bipartisan in Consiglio Comunale, si muovono le forze dell'ordine. dopo che Giovedì 25 Maggio scorso quando un centinaio tra carabinieri e forze dell'ordine hanno perquisito le due sedi del Livello 57, promotore della parata antiproibizionista prevista per l'inizio di luglio con il Risultato di due arresti, 35 perquisizioni e 4 denunce per aver ritrovato 514 grammi di hashish e qualche pasticca di ecstasy. "Una diretta conseguenza dell'applicazioen della legge Giovanardi-Fini sulle droghe e del clima politico in città" secondo Rosario Picciolo. Sentiamo uno stralcio della conferenza stampa per annunciare che "la Street Rave a questo punto si farà e sarà anche contro la repressione". E intanto 11 deputati del PRC fanno UNA interrrogazione parlamentare

CORRISPONDENZA DELLA CONFERENZA STAMPA

ESTERI

mapuche perdono causa contro benetton

Un giudice della provincia di Chubut si è pronunciato contro una coppia mapuche che aveva occupato la proprietà nel 2002 assieme ai loro quattro figli. Gli indigeni devono rinunciare a quelle terre perché appartengono alla Compagnia Terre del Sud Argentino, proprietaria di 970.000 ettari nella zona e gestita dalla famiglia Benetton. La famiglia mapuche aveva presentato una richiesta al Instituto Autárquico de Colonización (IAC) di Chubut per poter occupare il terreno fiscale nell'area dove avevano vissuto i loro antenati, nella zona di Leleque. Dopo sei mesi di pratiche senza una risposta ufficiale, occuparono il fondo, ararono e seminarono, sistemarono i recinti, iniziarono ad allevare bestiame e costruirono un'abitazione precaria. L'azienda benetton fece causa penale alla famiglia per aver fatto resistenza allo sgombero, e iniziò un'altra causa per definire la questione della proprietà della terra. I Curiñanco-Rúa Nahuelquir rifiutarono le proposte di accordi extragiudiziali iniziati dall'impresa. Nonostante fossero assolti nella causa penale, persero la causa per l'occupazione del fondo. E adesso il tribunale concede la "restituzione definitiva" delle terre a Benetton, prendendo come base per la sentenza un registro catastale del 1896, quando i mapuche di quella regione resistevano contro una campagna militare conosciuta come "la conquista del deserto".

congo: INDAGINE SU PRESUNTE VIOLENZE CASCHI BLU CONTRO CIVILI

Un’indagine per accertare il ruolo di soldati dell’Onu nell’uccisione di civili durante un’operazione armata nella regione nord-orientale dell’Ituri è stata annunciata dalla stessa missione di pace in ex-Zaire, conosciuta come Monuc. Nei giorni scorsi un quotidiano britannico ha scritto che i ‘caschi blu’ dell’Onu hanno contribuito alla distruzione di un villaggio durante un’operazione congiunta con i soldati governativi, che in passato sono stati più volte accusati - e in almeno un caso anche condannati – di crimini contro la popolazione civile. “Abbiamo avviato un’inchiesta e terremo informato il pubblico sui suoi sviluppi” ha detto ai giornalisti Kemal Saiki, portavoce della Monuc a Kinshasa. Secondo l’articolo, i soldati del contingente internazionale avrebbero violato le regole d’ingaggio dell’Onu aprendo il fuoco con obici e armi pesanti malgrado la presenza di donne e bambini nel villaggio lo scorso 22 aprile nella zona di Kazana. Stando alla stessa fonte, avrebbero assistito senza intervenire mentre i soldati governativi incendiavano alcune capanne.

l'ESERCITO ISRAELIANO prima ammazza poi ORDINA INCHIESTA

Un’inchiesta è stata ordinata dalle Forze armate israeliane dopo il quarto raid in pochi giorni che – con le vittime di ieri sera – ha provocato in totale la morte di 14 civili palestinesi e decine di feriti nella Striscia di Gaza. lo riferisce stamani il quotidiano israeliano ‘Haaretz’, al quale il capo dell’aviazione dello Stato ebraico ha detto che i raid aerei “sono quasi l’unica possibilità di operare nella Striscia di Gaza”, in alternativa a operazioni militari sul terreno. Malgrado le proteste per l’uccisione di civili – ieri anche il segretario generale dell’Onu Kofi Annan ha deplorato la morte di tre bambini uccisi martedì in un altro raid delle forze israeliane che aveva per obiettivo miliziani dell’ala militare di al-Fatah – il comandante dell’aviazione tuttavia continua a dire: “Continueremo la lotta ai terroristi, che include anche gli attacchi aerei. È il nostro compito”. Il ministro della Difesa Amir Peretz, laburista, ha detto che i militari hanno l’ordine di evitare gli attacchi se c’è il rischio di colpire civili. Ma questo non risulta applicato alla realtà.

intanto continua il giochetto del valico di rafah, tra la striscia di Gaza e l' Egitto, e' stato riaperto al traffico. Il valico era stato chiuso ieri in seguito ad uno stato di allerta terrorismo deciso dalle autorita' israeliane che aveva impedito agli osservatori europei di raggiungere la stazione di confine, l'unica esistente tra la Striscia e il resto del mondo.

Baghdad, Australia chieda scusa per la sparatoria di ieri

Oggi e' stata una giornata di annunci letali per le forze Usa: uccisi 8 soldati americani in Afghanistan e Iraq. 4 sono morti ieri in combattimenti nel nordest dell'Afghanistan. Gli altri 4 sono stati uccisi da insorti martedi' a ovest di Baghdad. Intanto il governo iracheno minaccia di riconsiderare gli accordi commerciali con l'Australia se non si scusera' per l'incidente di ieri, quando alcune guardie del corpo hanno sparato per errore e ucciso un iracheno.

Saddam Hussein inizia lo sciopero della fame

L'ex rais, insieme ad altri coimputati nel processo in corso a Baghdad, ha intrapreso il digiuno per protestare contro l'assassinio dell'avvocato della difesa Khamis al-Obeidi e per ottenere garanzie dagli Stati Uniti

ITALIA

Dichiarato inammissibile il ricorso della brigatista

Confermato il carcere duro per Nadia Desdemona Lioce. La Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso della brigatista che si era opposta alla pronuncia del tribunale di sorveglianza di Firenze con la quale era stato rigettato il reclamo presentato dalla detenuta contro il provvedimento del ministro della Giustizia che aveva disposto il 'carcere duro' previsto dall'articolo 41 Bis.

Guardia di finanza in sedi societa' Cogim, 3 indagati

La Guardia di finanza di Milano ha perquisito le sedi della societa' Cogim, a Milano e anche a Piacenza e a Roma.L'operazione e' nell'ambito di un nuovo filone dell'inchiesta della Procura di Milano 'Oil for food', che riguarda un traffico di container negli aiuti umanitari in Iraq. Dopo le perquisizioni sono indagati per corruzione internazionale Leopoldo e Filippo Braghieri, amministratori della Cogim, e il funzionario Onu russo Alexander Yakovlev, gia' rimosso.

Esercitazione a Lecce: un ragazzo muore per le esalazioni.

un caporale dell’Esercito, è morto e altri tre militari sono rimasti feriti in un incidente avvenuto durante esercitazioni che truppe dell' sercito stavano facendo in località Torre Veneri, sulla costa a pochi chilometri da Lecce. il ragazzo morto aveva 22 anni.

Colombia, la proprietà terriera. Cile il voltafaccia dei Mapuche della convenzione costituente

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Apriamo di nuovo alle trasmissioni sulla Colombia con il tema della proprietà terriera, una questione centrale e molto complessa che abbiamo infatti deciso di affrontare in almeno due trasmissioni cominciando da questa.

Abbiamo poi parlato al telefono con Marcelo Garay dal Santiago del Cile che ci ha raccontato della spaccatura storica che si è creata martedì scorso quando 27 comunità Mapuche in resistenza si sono recate sotto il Palazzo del COngresso per porre i mapuche che partecipano alla convenzione costituente davanti alle loro responsabilità. Non solo non sono stati ricevuti ma nessuno di questi è neanche sceso a parlare con il suo popolo che torna ai propri territroi con la testa alta, pronto, come già sapeva che sarebbe accaduto, a tornare alla prria lotta di resistenza in autonomia. . 

Di musica abbiamo ascoltato:

Santa Feria

Rocìo Quiroz

Feocci de Caraccioli

La esquina del Soul

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In questa puntata abbiamo ascoltato gli Audio della Portavoce di Facundo Jones Huala sul nuovo rifiuto alle misure cautelari di cui aveva fatto ennesma richiesta, econ la presenza in aula di esponenti di spicco della politica Cilena, cosa che ha evidenziato il processo politico più che giudiziario di cui è vittima e il razzismo che permea e guida la giustizia argentina e cilena verso i Mapuche. 

il secondo audio è il consueto bollettino settimanale n5 della Coordinadora 18 de octubre sulle condizioni dei PP della Rivolta Anarchici e Mapuche. 

La puntata del 18 febbbraio 2021

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In questa puntata abbiamo Parlato di:

L'omicidio di Elisabet detta Bau, donna trans del Lof Llazkawe ni recupero territoriale.

La denuncia a tre carabineros per la violentissia agressione a Mario Acuña

In collegamento da San Antonio per focalizzare sulla situazione dei prgionieri di San Antonio che hanno dato segni di contagio e sono risutati positivi al tampone per il Covid 19 come moltissimi detenuti nello stesso carcere. 

 

A un anno dall'inizio della Rivolta in Cile

Data di trasmissione
Durata 1h 10m 13s

I diversi collettivi italiani che compongono la Red Internacional en Defensa del Pueblo Mapuche sono arrivati a Roma per il presidio stotto l'ambasciata Cilena a Roma ed hanno poi portato in radio il contributo delle specifiche lotte.  Mentre a un anno dall'inizio della rivolta Piazza de la Dignidad a Santiago è di nuovo stracolma, non ci si dimentica dei prigionieri politici della rivolta e mapuche, vittime della stessa ingiustizia.

Bari: presidio in solidarietà con i/le prigionierx politici mapuche e cileni

Data di trasmissione
Durata 6m 15s

PRESIDIO SOLIDALE CON I/LE PRIGIONIER* POLITIC* MAPUCHE E CILEN*

Programma:
-ore 16:30, presidio nei pressi del Consolato Cileno, P.zza Garibbaldi, 58
-ore 18, spostamento verso la Prefettura.
Sia al Console che al Prefetto sarà consegnato un documento con le seguenti richieste:
LIBERTÁ PER I/LE PRIGIONIER* POLITIC* MAPUCHE E CILEN* STOP VENDITA ARMI AL CILE STOP RAPPORTI COMMERCIALI COL CILE STOP GENOCIDIO MAPUCHE

Vogliamo manifestare la nostra preoccupazione per la situazione sanitaria In questo periodo di pandemia mondiale a causa del Covid 19, da molte settimane siamo attent* alla situazione sanitaria all’interno dei differenti carceri del Cile.
Ci siamo attivati fortemente attraverso campagne di solidarietà anticarceraria per richiamare l’attenzione del governo di Sebastián Piñera, perché risponda alle richieste urgenti espresse dagli stessi e dalle stesse detenut, giustamente preoccupat per la loro integrità fisica e mentale davanti al contagio del Covid-19, per il quale il governo cileno non ha applicato nessun protocollo per la loro libertà. Esprimiamo la nostra indignazione per l’operato negligente, nefasto e inesistente del governo cileno nei recinti penitenziari che non hanno applicato le misure sanitarie minime per affrontare questa situazione critica che sta colpendo la salute di tutt* i/le prigionier. Dal 4 maggio 2020 i prigionieri politici Mapuche assumono lo sciopero della fame come forma di lotta dignitosa per la Vita. Per tutte queste motivazioni reali e significative a livello umano , noi e tutt i firmatari sotto, solidal* del popolo Mapuche e Cileno in Europa e in altri continenti, collettivi e reti internazionalisti e anticapitalisti in difesa della terra e contro l’oppressione carceraria, esigiamo:

il rispetto totale per la Convenzione (ILO) 169 e la applicazione degli articoli 7, 8, 9 e 10.
per il Machi Celestino Córdova, chiediamo che gli venga concesso l’adempimento della propria condanna nel suo spazio territoriale.

Modifica delle misure di esecuzione per tutt* i/le prigionier* politic* Mapuche e non Mapuche. Che questi si possano compiere nelle rispettive comunità o nel proprio domicilio.
Modifica delle misure cautelari per tutti i/le prigionier* politic* Mapuche e i/le prigionier* politic* accusat* della rivolta sociale (ottobre 2019).

Libertà per Lonko Facundo Huala !! Il Lonko Facundo Huala, ha vissuto anni di persecuzione politica, di falsa criminalizzazione e privazione della libertà per aver difeso il territorio Mapuche dall’intromissione delle multinazionali come Benetton che si appropriano della terre ancestrali per la realizzazione di diversi progetti estrattivisti, progetti in totale contraddizione con la cosmovisione e il” buen vivir” dei popoli originari, come quello Mapuche. È importante ricordare per coloro che non sanno che il LONKO FACUNDO HUALA, detenuto nella prigione di Temuco, non si trova nel suo territorio con la sua comunità o famiglia, il che gli impedisce di ricevere visite, cibo e comunicazione con la sua gente, neanche con la sua famiglia, che a causa della distanza geografica e delle difficoltà economiche non è in grado di visitarlo. Pertanto, riteniamo che in questa specifica situazione di Covid19, sia ancora più complesso per il LONKO FACUNDO HUALA, per la sua comunità di Cushamen e la sua famiglia poter avere una comunicazione diretta e immediata per informarsi sulla situazione carceraria e sulle condizioni di salute, essere vicino a lui e chiedere il rispetto dei diritti umani e dei diritti dei membri delle popolazioni indigeni. –

La cessazione immediata della fornitura e vendita di armi allo stato cileno e la cessazione di rapporti commerciali tra lo stato del Cile e la città di Bari. Non ci si può permettere dal punto di vista umano e politico di considerare amico uno stato che pratica il genocidio dei Mapuche, un popolo ancestrale che da oltre cinquemila anni vive in Patagonia, considerare amico uno stato che utilizza come arma repressiva stupri di massa, sparizioni forzate ed esecuzioni sommarie, più volte condannato da organi internazionali per le suddette pratiche. L’indifferenza o la non presa di posizione a riguardo sarà ritenuta una macchia d’infamia per la città di Bari e per tutta la Puglia.

Riteniamo, inoltre, che queste misure siano necessarie per prevenire la diffusione della pandemia di COVID-19 per motivi umanitari.

LIBERTÁ PER I/LE PRIGIONIER* POLITIC* MAPUCHE E CILEN* STOP VENDITA ARMI AL CILE, STOP RAPPORTI COMMERCIALI COL CILE, STOP GENOCIDIO MAPUCHE

Firmatari:
Brigate Poeti Rivoluzionari
Ex Caserma Liberata Bari
Rete Internazionale in Difesa Del Popolo Mapuche: Roma, Milano,
Bari, Padova.
Asamblea Chilena NorCal
Wallmapu Support Commitee
Rete Kurdistan Puglia
Cobas
Movimento NoTap Della Provincia Di Brindisi
Sportello Sociosanitario Autogestito, Bari
GramignArci
Circolo Arci Resilenzia
Osservatorio Repressione
Casa Del Popolo Teramo
Eco Mapuche
Collettivo Exit
Potere Al Popolo Bari e Provincia
Collettivo Entopìa
Alternativa Comunista Bari – Bat – Lecce
Alternativa Libertaria/FDCA
Comitato Solidale Grup Yorum
Movimento Libertario 13 Gennaio
CICA Italia
Comitato Non Terza Corsia Monselice – Padova
Casa Occupata di Taranto
Alauda Associazione Culturale
EHL Milano – Euskal Herriaren Lagunak
Associazione Sherwood