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lago di nemi

Presidio per la difesa del lago di Nemi

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In comunicazione telefonica con un compagno del Comitato per la Protezione dei Boschi dei Colli Albani abbiamo parlato del presidio per dire no al progetto in corso presso la spiaggetta della Spiaggetta della Fiocina e a tutti gli altri progetti turistici sul lago di Nemi, e per chiedere che venga finalmente resa pubblica e accessibile ogni documentazione. 

A continuazione il loro comunicato:

Domenica 16 novembre ore 11:00 -- Piazza Umberto I, Nemi

Il "Comitato per la Protezione dei Boschi dei Colli Albani" invita la cittadinanza a partecipare al presidio per dire NO al progetto in corso presso la spiaggetta della Spiaggetta della Fiocina e a tutti gli altri progetti turistici sul lago di Nemi, e per chiedere che venga finalmente resa pubblica e accessibile ogni documentazione.

Ma non ci basta solo conoscere come e in che modo l'amministrazione comunale intenda trasformare uno dei luoghi più belli d'Italia, un angolo naturale del lago di Nemi che sarà ridotto a "parco giochi artificiale" per turisti.

Riteniamo invece che vada preservato nella fauna, nella flora, nell'acqua, nell'equilibrio ecosistemico.

Chiediamo:

* che il progetto venga mostrato alla cittadinanza: planimetrie, costi, materiali, tempistiche, fondi utilizzati, iter autorizzativo.

* che vengano spiegati gli impatti: quali specie saranno disturbate, se la falda acquifera sarà coinvolta, che traffico e che uso turistico si prevede.

* che vengano messe in atto soluzioni per contrastare il prosciugamento del lago - invece di interventi estemporanei, "di facciata", che rischiano di peggiorare la situazione.

Perché è urgente ?

* E' iniziato un cantiere alla spiaggetta della Fiocina che fa parte di un progetto molto grande che cambierà il volto del lungolago con lo scopo di attrarre turisti da Roma,

* Lo specchio d'acqua del lago si è abbassato drasticamente: oltre quattro metri sotto il livello dell'emissario, e circa 9 milioni di metri cubi in meno di acqua - cifre indicate dallo stesso sindaco Bertucci. In un anno siamo già ad oltre 40 cm di differenza e non si vedono soluzioni all'orizzonte.

* Il lago è poi inserito in un contesto più ampio di sfruttamento della falda acquifera, turismo impattante, rischi di inquinamento e operazioni edilizie che suscitano forte opposizione da parte di comitati e associazioni ambientali.

* Il sindaco Bertucci è lui stesso oggetto di indagini per presunti abusi edilizi legati al Superbonus 110% su un immobile del centro storico di cui è comproprietario. La misura cautelare è confermata dalla Corte di Cassazione a quanto riportato dagli organi di informazione. Non solo, ma se la mobilitazione popolare di gennaio 2024 non avesse fatto rimuovere il cantiere irregolare alla ex-Fiocina, costato comunque quasi 30.000 euro di soldi pubblici, avremmo avuto mezza spiaggia in meno ed un abuso in più. Anch'esso fu difeso dal sindaco che parlò di una "pedana per disabili" quando invece si trattava di una "terrazza per il distanziamento sociale per il Covid19" (con tale emergenza conclusa ben 2 anni prima!!!). Discorso simile per il "Centro Canoa Comunale", che è più simile ad un'area commerciale a fin di movida, costato oltre 200 mila euro di fondi pubblici e dal quale il comune di Nemi ricava la "stratosferica" cifra di 20 euro di affitto giornaliero.

Cosa chiediamo all'amministrazione comunale ?

* Partecipazione cittadina: che venga convocato un'assemblea pubblica, un incontro aperto, un forum di ascolto prima di portare avanti opere che toccano l'ecosistema lacustre.

* Priorità all'acqua, al lago, alla fauna: stop a nuovi pozzi abusivi, perdite idriche, sfruttamento della falda, tagli boschivi, cementificazioni lungo le rive - già evidenziate nei documenti di comitato.

* Un piano serio di recupero ambientale del lago, non interventi "di facciata" per turismo mordi-e-fuggi o servizi che comportano traffico, rumore e disturbo della fauna.

Con la speranza di essere numerosi/e, difendiamo il nostro lago, il nostro ambiente, il nostro futuro e rilanciamo l'invito a partecipare anche al corteo contro l'inceneritore ad Albano, sabato 22 novembre.

7 dicemre di nuovo in piazza contro il sindaco Gualtieri e il suo giubileo di devastazioni

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Questa settimana due corrispondenze ,una per parlare del presidio in campidoglio a Roma del prossimo 7 dicembre,l'altra per un aggiornamento sulle mobilitazioni in difesa dei laghi e dei boschi dei castelli romani.

Laghi in lotta: domenica 17 novembre presidio a Nemi

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Un compagno del Comitato protezione boschi colli albani racconta la manifestazione di sabato scorso e lancia il presidio di domenica 17 novembre.

I LAGHI IN LOTTA:

PRESIDIO PER SALVARE I LAGHI DI NEMI E ALBANO

DOMENICA 17 NOVEMBRE

ORE 11.00 - PIAZZA "UMBERTO I" - NEMI

_PORTIAMO DI NUOVO IN PIAZZA I SECCHI CON GLI SLOGAN !_

Il "Comitato per la protezione dei boschi dei Colli Albani" invita la popolazione a scendere di nuovo in piazza, stavolta a Nemi, per
continuare la battaglia a difesa dei laghi le cui acque stanno diminuendo pericolosamente e per contrastare i progetti di speculazione
che incidono pesantemente all'interno del "Parco dei Castelli Romani".

Le riuscitissime "secchiate" hanno simbolicamente iniziato a far capire alle istituzioni che la cittadinanza non tollera più il disinteresse
verso i laghi che si stanno prosciugando.

Oltre a non far nulla per salvare lo Specchio di Diana, l'amministrazione sta iniziando progetti di attività commerciali per
attrarre turismo di consumo che nuocciono gravemente al mantenimento del delicato ecosistema del lago di Nemi, così come purtroppo già avvenuto
per quello di Albano.

Si è sbandierato orgogliosamente sui giornali locali la volontà di creare "Il parco urbano della conca del lago" con "Centro Canoa" (piu
che altro uno stabilimento con annesso pub e movida), area ristorazione, attrezzi ginnici e pedane a bordo lago.

Noi vogliamo che il lago di Nemi resti naturale e che i soldi pubblici vengano investiti per non farlo sparire anziché regalarli ai privati
che creano attività altamente impattanti.

E' significativo che, anche stavolta, il sindaco di Nemi Bertucci sia intervenuto a mezzo stampa poche ore prima della prima "secchiata"
indicendo un tavolo tecnico con responsabili politici ed - alcuni - enti specifici.

Riteniamo incredibile che solo ora sia stata fatta la convocazione di un tavolo tecnico che, in altri ambiti, spesso si è anche rivelato poco
concreto, e ci sembra assurdo che sia stato indetto per individuare "le cause del progressivo abbassamento del lago e la pianificazione di
interventi immediati per arginare il fenomeno".

Le cause dell'abbassamento della falda sono note a tutti gli enti preposti.

Il sindaco di Nemi ricopre questo ruolo dal 2012: se 12 anni non sono serviti per comprendere quali sono i motivi principali dell'abbassamento
del livello delle acque, bastava andare sui siti ISTAT ed ACEA che parlano per il comune lacustre di una dispersione del 77% dei prelievi
idrici, di un consumo di 110 mc l'anno di acqua per abitante e di prelievi al 100% effettuati da fonti locali (quelle che alimentano il
lago).

Si potrebbe cominciare dal capire perché nulla è stato fatto per evitare tale situazione.

Risalta l'assenza dell'Ente Parco, neanche invitato dal sindaco e comunque silente in merito.

VOGLIAMO CHIEDERE DI ESSERE ASCOLTATI DURANTE IL TAVOLO TECNICO, IN QUANTO DA TEMPO CI STIAMO OCCUPANDO DELLA SITUAZIONE e siamo molto preoccupati.

Andremo anche a chiedere conto della mancata attuazione del tanto sbandierato "Contratto di falda" che impegnava le amministrazioni
locali, comune di Nemi ed Ente Parco inclusi, ad attivarsi per la tutela dei laghi.

Chiediamo la DICHIARAZIONE DELLO STATO DI EMERGENZA AMBIENTALE DEI LAGHI ed azioni immediate che si possono fare già applicando alcune direttive
regionali esistenti.

Pretendiamo il blocco di progetti speculativi turistici, il controllo e il fermo degli emungimenti idrici irregolari.
I piani edilizi comunali, la perdita del 65% delle acque prelevate dall'unica falda dei Castelli, il disboscamento degli 8.000 ettari di
Parco, il disinteresse delle amministrazioni e dell'Ente Parco sono i veri problemi.

E' inutile appellarsi, in questo caso, al cambiamento climatico: sicuramente la siccità e il caldo aggravano la situazione, ma i motivi principali sono molto evidenti e già studiati.

In questo quadro già terribile, non c'è alcuna giustificazione per il disboscamento per una nuova conduttura idrica dal lago di Albano ad Ariccia, né tanto meno si può immaginare che ACEA prelevi ulteriori centinaia di migliaia di metri cubi di acqua l'anno per i sistemi interni all'inceneritore di S.Palomba che vorrebbe costruire.

Per questo e per molto altro, compresa la vergognosa variante al PRG che trasforma un vivaio di un'area boscata in un benzinaio "di pubblica utilità" su via dei Laghi, invitiamo tutti/e a scendere in piazza a Nemi domenica 17 novembre.

Contiunano le mobilitazioni in difesa dei territori a Roma e provincia.

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Questa settimana due collegamenti telefonici per parlare delle mobilitazioni del fine settimana ,in opposizione al progetto di inceneritore e alla gestione scellerata e criminale di un bene vitale come l'acqua da parte di A.C.E.A.