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CSOAT Auro e Marco: Centro di ricerca donne curde Suleymanyiah

Data di trasmissione
Durata 7m 15s

Con una compagna del CSOAT Auro e Marco invitiamo le ascoltatrici e gli ascoltatori a partecipare all'iniziativa di domani 25/01 a Spinaceto, iniziativa non separata. Di seguito il testo di presentazione:

Negli spazi della Biblioteca transfemminista del Csoat Auro e Marco, il 25 gennaio ospiteremo con lə compagnə di Jineolojî un incontro con la compagna curda Necibe Qeredaxi, per presentare il progetto della biblioteca Sulaymaniyah, Archivio e Centro di ricerca delle donne curde, nato in memoria di Nagihan Akarsel, assassinata su istigazione del governo t√rco il 4 ottobre 2022.
“La Biblioteca delle donne curde è stata costruita con l’obiettivo di avere un luogo in cui le donne possano continuare a ricercare e condividere le conoscenze. L’obiettivo è quello di essere un ponte per tutte le donne e di unire le diverse lotte.”
Si tratterà di un momento di confronto e scambio tra realtà che, attraverso la creazione di biblioteche archivi e centri di ricerca, sono accomunate dalla volontà di creare uno spazio di lotta in cui far emergere esperienze invisibilizzate dalla narrazione maschile della storia.
Vi aspettiamo giovedì 25 gennaio alle h18:30, in viale dei Caduti della Resistenza 270!

Divieti di dimora a 3 studenti di Bologna per la battaglia dei tornelli

Data di trasmissione
Durata 9m 1s

Lunedì mattina a Bologna 3 studenti sono stati raggiunti dal divieto di dimora, altri 30 da denunce per le giornate di lotta e resistenza contro i tornelli. Abbiamo contattato una compagna del Collettivo Universitario Autonomo di Bologna per farci raccontare la risposta degli studenti e delle studentesse. Giriamo anche il loro comunicato: 

3 misure cautelari per la “battaglia dei tornelli”. Il tempo del riscatto è iniziato, qui nessuno arretra!

“Se chiudono gli spazi noi li riapriamo. Se la polizia attacca noi rispondiamo. Avanti fino alla vittoria!”.

C’è anche questa frase, tra le altre, citata nel fascicolo della Digos che su ordine della procura di Bologna ha consegnato questa mattina a 30 studenti diverse denunce per danneggiamento pluriaggravato, resistenza, lesioni plurime e pluriaggravate, ordinando anche il divieto di dimora da Bologna per tre nostri compagni Angelo, Morgan ed Emiliano. Il gip ha rifiutato la richiesta di altre tre misure cautelari per altrettanti militanti. Introduciamo con questa frase il nostro comunicato perché riteniamo che meglio interpreta la tensione collettiva che ha coinvolto e continua a coinvolgere centinaia e centinaia di studenti e studentesse che senza mai farsi intimidire anche da ripetute provocazioni poliziesche e gravi aggressioni della celere di Bologna stanno portando avanti una lotta molto importante passata alle cronache come “la battaglia dei tornelli”.
Le denunce e il dispositivo che ha ordinato le misure cautelari, dove Angelo, Morgan ed Emiliano sono descritti come capi e organizzatori della rivolta, ripercorrono la fase più recente dell’articolazione della lotta: dallo smontaggio delle porte e dei tornelli, fino alle memorabili ore e giornate di rivolta in zona universitaria. Come ovvio l’inchiesta non menziona le numerose assemblee partecipate da più di un migliaio di studenti e studentesse e nel parlare della riapertura della biblioteca di discipline umanistiche di via Zamboni 36 considera “doveroso” l’intervento della celere, chiamata dal rettore, che si avventò sui numerosi studenti e studentesse che a pomeriggio inoltrato studiavano tranquillamente nella loro biblioteca frequentata da sempre.
Per quanto ci riguarda riteniamo l’iniziativa repressiva, per altro ben sotto tono rispetto alle dichiarazioni di vendetta strillate a squarciagola sui quotidiani da tutte le istituzioni cittadine, un tentativo artificioso e pretestuoso di narrare un fatto sociale e politico collettivo e di massa con il solo scopo di colpire alcuni compagni e compagne più attivi nelle lotte sociali della città. Angelo, Morgan ed Emiliano, leggiamo nel dispositivo, vengono attaccati con il divieto di dimora per le loro capacità organizzative legate alla permanente mobilitazione studentesca lontana dal rifluire.
Rispediamo al mittente l’aggressione giudiziaria e cogliamo l’occasione per rivendicare pubblicamente come giusto e legittimo tutto il percorso di lotta che si è concentrato sulla “vertenza tornelli” e che ha dovuto fronteggiare un dispiegamento di celere molto consistente proteggendo efficacemente centinaia e centinaia di studenti e studentesse dalla furia dei celerini con tutto ciò che era a portata di mano. Abbiamo fatto bene, siamo nel giusto e con serenità siamo pronti a rifarlo nel caso in cui dovessero esserci nuove aggressioni poliziesche. Ribaltiamo quindi l’intero dispositivo repressivo denunciando le responsabilità dei vertici dell’Alma Mater e la questura di Bologna per aver osato inviare decine e decine di celerini dentro la biblioteca di via Zamboni 36. Riteniamo questo fatto di inaudita gravità e continuiamo a fare appello alla mobilitazione perché ciò non avvenga mai più. In caso contrario non staremo a guardare mentre dei celerini manganellano studenti dentro una biblioteca pubblica. Questo fatto d’altronde non è isolato e si inscrive all’interno di un clima politico che per mezzo della giunta Merola e del Partito Democratico sta determinando una vera crociata repressiva e criminalizzatrice contro le fasce più giovani degli abitanti della città. Non ci si stupisca più se a tante provocazioni, umiliazioni, e repressione corrisponde la rivolta!

Il tempo del riscatto è iniziato, qui nessuno arretra!

Angelo, Morgan ed Emiliano liberi subito! Liberi tutti e tutte!

Conferenza stampa ore 15:30 in Piazza Verdi

Presidio di solidarietà e comunicazione ore 19 in Piazza Verdi

Collettivo Universitario Autonomo Bologna

Corrispondenza con una studentessa di Bologna verso la mobilitazione contro il Career Day

Data di trasmissione
Durata 6m 32s

Corrispondenza radio con una stuentessa di Bologna, il giorno della contestazione al Career Day dell'università. Giornata in cui la governance universitaria invita società, privati, multinazionali per mostrare le "grandi opportunità" che questo paese offre ai giovani. Gli studenti e le studentesse che dalla mobilitazione contro i tornelli hanno criticato l'intera gestione dell'università da parte del rettore Ubertini, oggi si ritroveranno in piazza Verdi alle ore 12.

Bologna - Sgombero e cariche alla biblioteca di Via Zamboni

Data di trasmissione
Durata 16m 8s

Sgombero stasera alla biblioteca rioccupata di Via Zamboni. La direzione dell'università aveva fatto mettere i tornelli all'ingresso della biblioteca, impedendo così a molti e molte l'accesso a questo servizio universitario. Riuniti in assemblea gli studenti hanno deciso per la sua rioccupazione. In diretta momenti di tensione e una carica che gli studenti hanno saputo respigere.

Trasmissione Sapienza Clandestina 25/01/2017

Data di trasmissione
Durata 2h 11m 58s

-Corrispondenza con uno studente di Caserta sulla mobilitazione delle ultime settimane nei licei e negli istituti tecnici casertani, in particolare del sit-in con migliaia di studenti contro le provocazioni delle forze dell'ordine;
-Presentazione iniziative DeLollisUnderground, spettacolo teatrale "Umanità in saldo" e aperitivi artistici "DeRoom";
-Corrispondenza con uno studente del Cua di Bologna, dove negli ultimi giorni c'è una mobilitazione contro i tornelli nella biblioteca universitaria in via Zamboni 36;
-Collegamenti dal corteo "La scossa dei terremotati" partito da ss.Apostoli e arrivato a Montecitorio; racconto della giornata e diretta di alcuni interventi dal microfono della piazza;
-Collegamento con uno studente di Sapienza Calndestina dall'iniziativa in ricordo di Giulio Regeni alla Sapienza.