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Catania: sgomberato il consultorio

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Ieri è stato sgomberato un consultorio a Catania, sentiamo la voce di una compagna e riportiamo il comunicato

Questa mattina all’alba il Consultorio Autogestito Mi cuerpo es mio è stato sgomberato, senza nessun preavviso.
Un presidio fondamentale per la nostra città: luogo attraversato da migliaia di donne, dagli studenti universitari che vivevano nello studentato annesso e frequentavano gli spazi sociali, da studenti medi e giovanissim3 che animavano i bassi, sede dell'asp 0 - ambulatorio popolare, e della nostra assemblea NUDM.
Oggi siamo in presidio permanente di fronte alla struttura, mentre assistiamo a un dispiegamento di forze dell'ordine inaudito, soprattutto in una città come la nostra dove la criminalità organizzata fa da padrona, nel silenzio totale delle istituzioni.
Questa è la risposta istituzionale alla violenza di genere: chiudere uno spazio delle donne, per le donne e per tutt3 le soggettività che lì hanno trovato accoglienza, ascolto, supporto.
Ancora una volta gridiamo: CI PROTEGGONO LE NOSTRE SORELLE, NON LA POLIZIA! La polizia sgombera sotto mandato della politica.
Oggi resteremo in presidio permanente in Via Sant’Elena 28. Questa sera alle 20.30 assemblea pubblica presso la Palestra Lupo.
Accorrete numeros3, difendiamo la nostra città.
NUDM CATANIA

Assemblea a L38squat contro sgombero e riqualificazione del quartiere

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Durata 18m 37s

APPELLO DAL LAURENTINO 38 AI QUARTIERI POPOLARI E AI COLLETTIVI CHE LOTTANO PER RIBALTARE L’ESISTENTE:
organizziamo insieme un appuntamento in strada.

Il Laurentino 38 sta vivendo un’ennesima trasformazione in nome della riqualificazione. Il quartiere, per chi governa, è solo un corridoio tra un centro commerciale e l’altro con un’umanità da sfruttare o da spazzare via se in esubero.

I calcoli gelidi di politici, tecnici, architetti e funzionari legati al Dio denaro incontrano però il sapere condiviso, la storia di relazioni, l’amore per ogni angolo del quartiere, anche per i muri brutti.

In questi tempi di guerra, miseria, sfratti, stragi in mare, violenza, carcere e controllo sociale, l’avvilimento potrebbe vincere su tutto, eppure, in questa lunga estate, abbiamo rinnovato quel ghigno che ci fa sentire vivx: che sia un’occasione per la quale i nodi vengano al pettine.

Ce lo dobbiamo dopo la gestione della pandemia a colpi di pacchi alimentari distribuiti dall’esercito per sedare la rabbia. Ce lo dobbiamo con una sanità pubblica che uccide i poveri. Ce lo dobbiamo perché la violenza sulle donne, da parte di uomini e da parte dello stato, non è una novità su cui fare propaganda di regime o rastrellamenti nei quartieri, è la base su cui poggia l’intera società, quella che vogliamo ribaltare a qualsiasi latitudine. Ce lo dobbiamo perché non abbiamo governi amici e tuttx possono capire esattamente la guerra che ci stanno facendo.

L38Squat, il centro sociale del sesto ponte, è sotto sgombero ma crediamo sia importante che tutte le relazioni che abbiamo costruito in 32 anni di occupazione possano essere considerate una forza per chi vive in quartiere.

Facciamo appello a chi conosciamo e a chi ancora non abbiamo incontrato nelle lotte a partecipare ad un momento di confronto per lanciare un appuntamento in strada a fine ottobre, proprio nel nostro quartiere.

Crediamo che in vista del giubileo e del possibile Expo 2030, i quartieri popolari abbiano molto da dirsi e molto da gridare.

CHE SIA IL GRIDO DELLE PERIFERIE A TUONARE IN CITTÀ !

Assemblea aperta a tuttx con invito al passaparola
Venerdì 29 settembre alle ore 19.30

A L38SQUAT via Domenico Giuliotti 8x – Sesto ponte del Laurentino 38

(L’incontro si terrà all’aperto e non ci sarà alcun problema in caso di pioggia)

Sgombero in corso di una palazzina a Milano a Via Estrerle

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Durata 14m 30s

Oggi, martedì 29 agosto, dalle prime luci del giorno sono iniziate le operazioni di sgombero degli ex bagni pubblici di Via delle Estrerle a Milano, in zona Via Padova.

Occupazione della rete ciSiamo, che da tempo ospitava famiglia che faticano a sostenere le spese che impone il selvaggio mercato degli affitti, in una città come Milano che negli ultimi mesi ha fatto parlare di sè per l'aumento vertiginoso dei prezzi del mercato immobiliare. Una città dove è sempre più difficile per molte e molti sostenere i costi della vita.

Non è il primo sgombero avvenuto nel 2023, infatti il governo Meloni ha dichiarato guerra alle occupazioni, senza però intervenire in nessun modo sulle politiche abitative, a fronte di un'edilizia residenziale pubblica che non riesce a rappresentare una soluzione per tutte le persone che non hanno un reddito sufficiente a permettersi un affitto o un mutuo.

E' in corso ancora la resistenza di 6 fra compagne e compagni sul tetto dell'occupazione, mentre un presidio di solidali si è radunato di fronte all'occupazione. 

Ne parliamo con un compagno presente sul posto.

Sgombero dello Spazio 20092 a Cinisello

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Durata 17m 36s

Questa mattina, dalle 7.00, è iniziata l'operazione di sgombero dello Spazio 2002 a Cinisello Balsamo (Mi).

Uni spazio occupato da 8 anni, che oltre ad ospitare a livello abitativo 20 persone, ha visto crescere al suo interno diverse attività sociali e di mutualismo attive sul territorio di Cinisello, nell'hinterland milanese.

Uno sgombero che non cancella la presenza sul territorio delle compagne e dei compagni del Collettivo 20092, e che soprattutto non può bastare a mettere in secondo piano la questione abitativa, al centro delle attività dello Spazio, che è un problema sempre più pressante nel territorio milanese.

Insieme ad un compagno dello Spazio ragioniamo di queste tematiche e ci facciamo raccontare la dinamica dello sgombero.

Per questo pomeriggio, alle 18, di fronte alo Spazio 20092 in Via Cremona 10, a Cinisello, ci sarà il concentramento di un corteo cittadino in risposta allo sgombero, per arrivare in presidio sotto al comune.

Lo sgombero della LEA Berta Caceres

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Durata 21m 37s

Insieme ad un compagno della LEA Berta Caceres ragioniamo sulle dichiarazione apparse sui quotidiani il giorno dopo il secondo sgombero della laboratoria. Sempre oggi, Mercoledì 6 Luglio 2022, sui quotidiani ha molto spazio il crollo del ghiacciaio della Marmolada, che ha portato a morti e dispersi, segnale tangibile delle conseguenze devastanti del cambiamenti climatico.