Sono già oltre tremila gli accademici e le accademiche italiane che hanno aderito all’appello inviato al ministro degli Esteri, alla ministra dell’Università e alla Conferenza dei rettori delle università, per chiedere un’azione urgente per un cessate il fuoco immediato nella Striscia e il rispetto del diritto umanitario internazionale.
Ne parliamo con Paola Rivetti, professoressa associata presso la Dublin City University.
In apertura un compagno dell'assemblea Scuola pubblica presenta in studio il convegno "Scuola 4.0, escludere i corpi per controllare il pensiero" che si terrà sabato 11 novembre dalle ore 9 alle 13:30 al liceo Tasso di via Sicilia, 168, Roma. Il corso rientra nell'ambito della formazione docente (Sofia 88618).
Poi abbiamo sentito una compagna del Comitato Mammuth per parlare della mobilitazione iniziata dalla comunità educante di Casal de' pazzi contro il dimensionamento delle scuole: domenica 12 novembre si svolgerà una assemblea a Casale Alba 2 (parco di Aguzzano) e il 21 novembre un presidio sotto la Corte costituzionale.
Chiudiamo con la corrispondenza di una studente dell'Orientale di Napoli che ci racconta l'occupazione iniziata ieri all'Università in sostegno della Palestina.
Corrispondenza con la Sapienza di Roma, alla facoltà di Giurisprudenza, che ieri ha occupato in seguito ad un atto vandalico di fascismo. I fascisti di Azione Universitaria hanno operato atti di minacce e intimidazioni, fino a devastare l'aula occupata e autogestita di Giurisprudenza. Sempre contro ogni forma di fascismo!
Continua la mobilitazione al fianco di Alfredo e ne prendono parte anche gli/le studenti della Statale di Milano occupando la propria università. Sabato sempre a Milano ci sarà un corteo cittadino da piazza 24 maggio alle ore 16
A quasi due mesi dall’inizio dello sciopero della fame di Alfredo Cospito e di Anna Beniamino, continua la campagna all’interno del primo ateneo romano. Il prossimo obiettivo far esprimere la Rettrice Antonella Polimeni, che ancora tace di fronte alle richieste di una presa di posizione coerente con quelle precedenti manifestate dagli striscioni “verità e giustizia per Giulio Regeni”. La lettera aperta al corpo docenti continua a circolare e gli studenti e le studentesse continuano a battere il chiodo, affinché di 41 bis si parli per quello che è : una tortura.
L’intento dei collettivi è quello di costruire una visione critica con la quale interpretare la narrazione dominante dei fenomeni del nostro tempo, per emanciparsene, nonché capire di quali strumenti si ha a disposizione. Si aprirà con un dibattito di presentazione delle iniziative, si continuerà provando a mettere a critica i diversi modi in cui vengono presentate rivoluzioni, resistenze e forme di antiimperialismo dai media occidentali, partendo dagli esempi di Rojava, Palestina e Iran. Uno dei temi che toccherà la riflessione sarà la fornitura di armi in Ucraina, ingombrante nelle narrazioni dominanti, tanto da togliere totalmente spazio agli ambiti di autonomia dal basso che provano a rispondere alla guerra. Si proseguirà con un’analisi del mondo dei social dalla prospettiva diretta di chi prova a confrontarsi con quell’ambito, necessario per comunicare e aprire spazi di informazione alternativa ma che incontra problemi rispetto alla semplificazione dei temi politici o che comunque incontra l’ostacolo di un algoritmo che risponde ad un meccanismo di viralità e profitto.
Il grande tema dell’ecologia politica, grazie alla collaborazione con diversi collettivi, verrà affrontato in una maniera diversa, pratica, attraverso la costruzione di laboratori artistici per reinventarsi pratiche quotidiane collettive di autorecupero.
In questa corrispondenza andiamo in California dove un dottorando ci fa una panoramica del sistema universitario californiano anche a fronte dello sciopero indetto dal sindacato UAW (United Auto Workers). Si parla delle rivendicazioni avanzate in particolare sui quattro punti chiave che hanno portato dottorande, dottorandi e tutte le altre categorie di lavoratori e lavoratrici presenti nelle università a scioperare.
Corrispondenza con una compagna di Scienze Politiche che lancia la mobilitazione per assemblea pubblica al pratone della Sapienza mercoledì 2 novembre 2022 e corteo interno alla città universitaria venerdì 4 novembre.